Tattica: il nuovo Milan targato Inzaghi

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logo-milanPippo Inzaghi ha avuto le idee chiare sin da subito quando, appena insediatosi da allenatore della Primavera del Milan  l’anno scorso, partì subito adottando lo stesso modulo dei “grandi” di Massimiliano Allegri per favorire il futuro inserimento dei sui giovani in prima squadra. I moduli piu’ utilizzati da Allegri e, successivamente e con le dovute varianti da Clarence Seedorf, sono stati il 4-3-1-2 (passato alla storia come suggerimento societario e soprattutto presidenziale) e il 4-3-3 con gli esterni larghi e l’ unica punta centrale. E’ passato un anno e Pippo Inzaghi, da buon perfezionista e cultore del lavoro, proseguirà da dove aveva lasciato cercando di dare un’ identità al suo Milan partendo dalle idee che ha perfezionato lo scorso anno adattandole al materiale umano che avrà a disposizione dopo un calciomercato si spera orientato a fornirgli una rosa adeguata al blasone della squadra rossonera.

Per come si sta muovendo il Milan sul difficilissimo terreno del mercato nelle ultime settimana pare si stia dando una priorità aggiuntiva al modulo con gli esterni offensivi larghi; quel 4-3-3 che presuppone anche la presenza di una centravanti d’area puro che, con lavoro offensivo di tutti diventerebbe il terminale e finalizzatore principe della squadra. I nomi di Juan Iturbe, Alessio Cerci e Sofiane Feghouli rispondono perfettamente all’ identikit dell’ attaccante esterno destro perfetto per quel modulo con i primi due più orientati al classico movimento a rientrare per andare alla conclusione o aprire la difesa avversaria e il terzo più propenso a cercare il fondo per scodellare palloni in area per una punta dotata di un buon gioco aereo (caratteristica per la quale Mario Balotelli non brilla di certo mentre ci andrebbe a nozze Giampaolo Pazzini). Per il posto di esterno offensivo a sinistra Stephan El Shaarawy non ha praticamente concorrenza al di là della possibilità di adattare Jeremy Menez su quel lato del campo.

Jeremy Menez pare infatti in pole position per l’ eventuale ruolo del trequartista centrale in quel 4-3-1-2 di Berlusconiana predilezione che potrebbe essere l’ iniziale modulo di partenza della stagione 2014/2015 in attesa di valutare le condizioni definitive dello stesso El Shaarawy e di sapere se, alla fine, quell’ esterno destro di livello richiesto da Pippo Inzaghi arriverà o meno. Al momento sarebbe sicuramente più semplice schierare un’ ipotetica formazione del Milan col 4-3-1-2 con Mario Balotelli e Giampaolo Pazzini là davanti e Keisuke Honda ancora nelle retrovie ma finalmente nel suo ruolo pur da seconda scelta dietro Menez per il ruolo di regista avanzato. Ma su questo Milan continua ad aleggiare un punto di domanda gigantesco che sta tenendo in scacco da troppo tempo decisioni importanti sia sul mercato che per quanto riguarda il modulo di base di Pippo Inzaghi; al solito riguarda Mario Balotelli e quanto sia veramente fondamentale o “scaricabile” in caso di buone offerte(vedi recenti dichiarazioni dello stesso Berlusconi in merito). Questo nodo va sciolto subito perchè influenza al momento troppe variabili del Milan che verrà a partire dal budget di mercato per finire alle scelte tattiche e agli equilibri di spogliatoio e quando nasce una nuova creatura è fondamentale dissipare dubbi e controversie varie per facilitare e accelerare il processo di crescita di una squadra che deve tornare semplicemente a fare le cose per bene per riconquistare, come prima cosa, gli stessi tifosi del Milan.

[Matteo Tordi – Fonte: www.ilveromilanista.it]