Tim Cup, Lazio: 4-2-3-1 bocciato alla prima

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logo-lazioIl 4-2-3-1 con Ledesma-Biglia-Hernanes esordisce e muore al suo primo vagito ufficiale? É ancora presto per dirlo: Petkovic ci ha lavorato tanto quest’estate, prima di accantonarlo cercherà di studiarci sopra. L’insolazione notturna contro la Juventus facilita però i detrattori di questa soluzione tattica. Troppa poca consistenza in mediana, contro un avversario che del centrocampo fa da sempre la propria forza. E allora ti vengono in mente le débacle dello scorso anno, contro Napoli e Catania. Progenitrici della Waterloo di Supercoppa. Nessun mediano di ruolo neanche in quelle due occasioni. E giù a subire gol, uno dopo l’altro. “Gonzalez e Onazi sono tornati da poco e non hanno fatto l’intera preparazione. Altri giocatori hanno meritato di iniziare la partita. Per il futuro si vedrà…“. Inevitabile la domanda in conferenza stampa, onesta la risposta di mister Petkovic. Ma la sensazione è che il tecnico di Sarajevo abbia creduto veramente di poter mettere in difficoltà la Juve con la coppia di registi.

DUE REGISTI… ANCHE TRE – Il problema è che di registi in campo – volenti o nolenti – ce ne sono stati tre. Hernanes può giocare anche a ridosso di Klose, ma cercherà costantemente di arretrare il baricentro, ricevere palla e smistare ai lati. E se lo fa lui, Biglia rimane con le mani in mano. E’ una legge fisica. Poi succede che perdi palla su calcio d’angolo e i bianconeri partono in contropiede. Senza un Gonzalez o un Onazi che inseriscono il turbo, riprendere le frecce juventine è praticamente impensabile. Tutto il castello difensivo si sfalda, anche due difensori praticamente impeccabili nell’uno contro uno, come Biava e Dias, vanno in bambola e smarriscono la retta via. La lezione a caldo è che, quando c’è da fare la partita, un centrocampo più leggero può essere efficace. Quando bisogna prima difendere che attaccare – le ultime uscite con la Juve insegnano questo – essere più solidi è la ricetta migliore.

SOLUZIONI D’ATTACCO, PLEASE – La sostanza non è mancata solo in fase di contenimento. Quante occasioni nitide ha avuto la Lazio nel corso dei 90 minuti? Se non fosse stato per il tiro di Radu, Buffon sarebbe uscito dal campo asciutto e profumato. Per gran parte dell’incontro, i biancocelesti hanno insistito su un’unica e sola via d’attacco: palla a Candreva o Lulic, cross dalla fascia e… nulla di fatto. Troppo solo Klose lì in mezzo, se vuoi affondare dagli esterni. La questione della seconda punta torna prepotentemente alla ribalta, la penuria di opportunità da gol è stata impietosa. Alla chiusura del mercato mancano due settimane, la Supercoppa può rendere ancora più evidente una necessità mai messa in discussione.

[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]