Torino: ore decisive per Almiron, arriva Jonathas, in partenza Bianchi?

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L’arrivo o la partenza di un calciatore può determinare ugualmente una svolta più o meno positiva per la squadra. Le ultime ore di questa sessione di calciomercato per il Torino potrebbero essere cruciali in tal senso. Il vero oggetto del desiderio è stato e resta Almiron, che alla fine approdi in granata non solo non è scontato, ma è sempre più improbabile, però lui farebbe sicuramente fare alla squadra quel salto di qualità ulteriore che già ha iniziato a concretizzarsi con l’arrivo di Barreto. Se l’ingresso di un giocatore funzionale al sistema di gioco di Ventura è auspicabile, discorso differente, per molti aspetti, sarebbe da farsi per la cessione di Bianchi. Il capitano così come la società potrebbe prendere in considerazione le offerte che in queste ore arrivano da squadre, come ad esempio il Palermo che è in cerca di un attaccante.

Nelle due prime apparizioni la coppia Barreto-Meggiorini ha dimostrato di essere affiatata e di giocare a memoria, nessun duo d’attacco negli ultimi anni aveva impressionato in granata positivamente come loro, è chiaro quindi che se continueranno così per gli altri attaccanti la possibilità di trovare spazio è ridotta di molto. Di conseguenza è facile ipotizzare che Bianchi non voglia passare i prossimi mesi ad accomodarsi in panchina sperando di disputare uno spezzone di gara quando Barreto o Meggiorini hanno bisogno di rifiatare o attendere di poter giocare titolare in caso di squalifica o infortunio di uno dei compagni.

Non c’è da stupirsi se anche la dirigenza prendesse, come non mai avvenuto prima, in seria considerazione la cessione del capitano: l’attacco sembra aver trovato la quadra; il contratto di Bianchi scadrà a giugno e darlo via adesso significa poter monetizzare un po’ il suo addio e anche risparmiare sugli emolumenti che gli dovrebbero essere dati fino al termine della stagione; il tenere un giocatore scontento perché non gioca con continuità non è il massimo per lo spogliatoio e l’ambiente; la squadra è molto vicina alla salvezza e quindi non ci sarebbero grossi rischi di non centrare l’obiettivo se il calciatore simbolo non indossasse più la maglia granata. Alla luce di tutto ciò la logica mercatara dice che ci sono le condizioni per cedere Bianchi, una parte della tifoseria ci rimarrebbe male, magari anche molto male, ma se ne farebbe una ragione soprattutto se il gioco e i risultati continuassero a essere l’uno convincente e gli altri positivi.

L’arrivo di Jonathas, che ha caratteristiche similari a quelle di Bianchi, aggiungerebbe un altro motivo alla cessione del capitano, seppur si dica che arriva in sostituzione di Sansone. Bisognerà vedere se e in quanto tempo il brasiliano imparerà il metodo di gioco di Ventura, ma non è da sottovalutare il fatto che il procuratore dell’attaccante è Mino Raiola che se lo porta in granata è perché vuole dare maggiore visibilità al suo assistito e quindi avrà valutato attentamente quante possibilità ha di andare in campo. Finora il ragazzo ha disputato con il Pescara dodici partite in campionato per un totale di 774 minuti segnando uno sfortunato autogol in favore del Milan e una rete alla Fiorentina; che arrivi come riserva è un conto, ma è poco credibile che approdi in granata per starsene più che altro in tribuna o in panchina, altrimenti verrebbe meno la possibilità per lui di mettersi in mostra.

Sono tanti e tutti fondati su una base logica i ragionamenti che si possono fare sull’attacco del Torino e sulle gerarchie che si possono creare, ma una cosa sembra sempre più certa, perché gli indizi portano in questa direzione: se non adesso sicuramente a giugno le strade di Bianchi e del Torino si separeranno.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]