Toro: Ventura studia le soluzioni tattiche per sfatare la tradizione negativa contro la Samp

281

È un quasi tabù da sfatare quello della vittoria del Torino in serie A sulla Sampdoria perché manca dal 7 marzo 1993, ventinove anni. Allora fu Poggi al 72’ a segnare il gol partita e in panchina sedeva Mondonico, il presidente era Goveani e in quell’anno i granata vinsero l’ultimo trofeo, la Coppa Italia, mentre in campionato si piazzarono al nono posto. All’epoca la vittoria valeva due punti, oggi quei ricordi sembrano lontanissimi non tanto perché sono appunto passati ventinove anni, ma piuttosto perché tante vicissitudini hanno tormentato la squadra e il popolo granata. Tornando al presente o meglio al recentissimo passato bisogna risalire solo al 30 settembre dell’anno scorso per trovare l’ultima vittoria del Torino ai danni dei blucerchiati in serie B allo stadio Luigi Ferraris: 2 a 1 segnarono Costa (20’) Suciu (41’) Bianchi (76’) e in panchina c’era come c’è tuttora Ventura. Chissà se questo precedente sarà un buon auspicio.

Sicuramente non sono tanto di buon auspicio le dichiarazioni di Maxi Lopez intervistato da Giulia Zonca e riportate sul quotidiano La Stampa di oggi. Infatti, l’attaccante argentino – che in estate era stato uno dei giocatori che la società granata aveva pensato di prendere per rinforzare il reparto offensivo e che poi, invece, è approdato alla corte di Ferrara – alla domanda “Il presente poteva essere granata. Quanto vicino è stato al Toro?” Maxi Lopez ha risposto “Mi hanno corteggiato, ma la Samp ha fatto sul serio. Il progetto di Cairo sembrava interessante, solo che hanno aspettato troppo e io ho trovato una squadra in cui credo. Ora penso solo a segnare e vorrei farlo anche domenica, proprio contro il Toro”. Parole sincere e pacate quelle del blucerchiato, ma che suonano quasi come una minaccia poiché l’argentino nelle prime tre partite di questa stagione ha segnato tre gol, con una media di uno a gara.

Cosa studierà Ventura per ripetere le due vittorie dello scorso campionato ai danni della Sampdoria? Potrebbe, come fece lo scorso anno, schierare la squadra con il 4-3-3, in mediana c’erano Vives (dal 24 st Basha), Iori e Suciu (dal 7’ st Ebagua) oppure potrebbe, come ha fatto con l’Inter, continuare con il 4-2-4. Difficile da dirsi perché sia nel Torino sia nella Sampdoria molti giocatori sono cambiati. Il Torino si schierò con Coppola, Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi, Vives (24’ st Basha), Iori, Stevanovic (29’ st Surraco), Bianchi, Antenucci, Suciu (7’ st Ebagua) e a disposizione c’erano: Morello, D’Ambrosio, Glik e Sgrigna. La Sampdoria andò in campo con: Da Costa, Padalino, Costa, Accardi, Castellini, Foggia (18’ st Koman), Palombo, Obiang (37’ st Bentivoglio), Semioli, Bertani, Maccarone (29’ st Piovaccari) e in panchina c’erano: Fiorillo, Volta, Dessena, Rispoli. Dei diciotto granata ne restano undici, ma Suciu che sta recuperando dall’infortunio non è disponibile, mentre dei blucerchiati cinque. Anche se si vanno a vedere le formazioni della gara di ritorno, sempre vinta dal Torino per 2 a 1 con gol di Antenucci (20’), Meggiorini (86’) e per la Samp Juan Antonio (67’), del Torino ne restano sempre undici e della Sampdoria dodici, infatti i granata erano Benussi, D’Ambrosio, Di Cesare, Ogbonna, Parisi, Basha, Iori, Stevanovic (16’ st Surraco), Bianchi (33’ st Meggiorini), Antenucci, Oduamadi (34’ st Sgrigna) e a disposizione Morello, Darmian, Glik, e Vives; mentre i blucerchiati Romero, Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa (25’ st Laczko), Munari, Obiang (44’ st Fornaroli), Renan, Foggia (15’ st Juan Antonio), Pozzi, Bertani e in panchina Da Costa, Volta, Krsticic e Rispoli. Oltre ad esserci oggi rose differenti c’è da considerare che sulla panchina della Sampdoria c’è un allenatore nuovo Ferrara, che finora non ha sbagliato una mossa e che avendo dei trascorsi juventini avvertirà un po’ il sapore del derby nella sfida di domenica. L’anno scorso all’andata Atzori schierò la Sampdoria con il 4-4-2 e Iachini al ritorno con il 4-3-1-2, mentre Ferrara potrebbe adottare o il 4-4-1-1 oppure il 4-3-3. Quindi è ancor più difficile ipotizzare come scenderà in campo il Torino, perché Ventura potrebbe utilizzare anche la carta del trequartista schierato più o meno largo in modo che s’inserisca fra centrocampisti e punte. Fra Sampdoria e Torino ci sono cinque punti di differenza in classifica starà a Ventura e a Bianchi e compagni dimostrare che non c’è tutta questa distanza fra le due squadre.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]