Udinese: Corradi a tutto campo sulla sfida al San Paolo

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Bernardo Corradi è pronto a raccogliere il guanto di sfida. Napoli-Udinese sarà una gara crocevia per le speranze e le ambizioni di entrambe, che si parli di scudetto o di Champions League.

Bernardo, è solo un impressione oppure sei l’attaccante più in forma di tutto il reparto offensivo bianconero in questo momento? “Il mister decide gli undici da mandare in campo e dall’inizio del campionato ad oggi ha sempre fatto le scelte più giuste. Se adesso l’Udinese occupa il quinto posto in classifica è merito delle qualità dei giocatori e del tecnico. Io mi sento bene fisicamente e il dovere di un calciatore in un momento così delicato della stagione è quello di accettare qualsiasi decisione. Bisogna dare il proprio contributo anche se si gioca solo 5 o 10 minuti”.

Dovesse mancare Sanchez aumenterebbero le possibilità di vederti in campo al San Paolo? “Non conosco le condizioni del Nino: fa fisioterapia e cure dalla mattina al pomeriggio. L’auspicio di tutti è che possa recuperare in tempo per domenica. Per noi è un elemento importante, ma se vogliamo pensare in grande dobbiamo dare fiducia a più di undici giocatori, soprattutto se entriamo nell’ottica di affrontare tre competizioni l’anno”.

Quanto è forte lo spirito di rivalsa dopo la beffa arrivata al 94’? “Non veniamo da un periodo fallimentare, abbiamo perso due partite e abbiamo sbagliato l’approccio nella gara di Lecce. Ma fino ad allora avevamo inanellato una serie di risultati positivi senza precedenti nella storia dell’Udinese. Nessuno è infallibile, ma la squadra si è ripresa con la Roma pur senza Sanchez. Potevamo vincere contro i capitolini, ma abbiamo commesso un’ingenuità che ci è costata cara. Questo è il calcio e alle grandi squadre non puoi concedere nulla. Peccato, perché avremmo meritato almeno un punto”.

Al “San Paolo” il clima sarà rovente…“Senza dubbio, ma credo che nonostante la giovane età della rosa ci sia anche molta esperienza. Un calciatore adora giocare davanti ad 80 mila persone. Non servono motivazioni o stimoli particolari in settimana, chiunque vorrebbe disputare una partita del genere. Affrontiamo una squadra forte e in forma con un grande seguito di tifosi”.

I rumors delle settimana vi hanno distratto? “Personalmente non mi hanno toccato. L’Udinese deve solo pensare a fare bene la propria parte. Abbiamo dimostrato che quando prepariamo bene la gara e siamo in forma dal punto di vista fisico diamo filo da torcere a chiunque. Non pensiamo agli altri e concentriamoci sulla partita”.

E’ la difesa il punto debole del Napoli? “Ci può essere qualche leggera disparità tra reparto avanzato e arretrato, ma parliamo di una squadra che si trova al secondo posto in classifica. Hanno vitalità, forza e capacità di schiacciare l’avversario. Dispongono di giocatori fortissimi davanti, ma anche in difesa stanno bene”.

Si può ancora credere nel terzo posto? “Credo che chiunque avrebbe messo la firma per ritrovarsi quinto in classifica a questo punto della stagione dopo le prime quattro sconfitte. Adesso lottiamo per un posto nell’Europa che conta. Non abbiamo un calendario semplice, ma gli scontri diretti ci danno la possibilità di essere arbitri del nostro destino. Giocheremo contro Napoli e Lazio: facendo risultato in queste gare possiamo tagliare un traguardo grandioso”.

Vi spaventa questo Napoli? “Tutti gli avversari vanno affrontati con rispetto, non con paura. Il mister saprà preparare molto bene questo match”.

Nel posticipo di domenica sera si troveranno di fronte i due migliori allenatori della Seria A? “Credo che per gran parte del campionato l’Udinese sia stata la squadra che ha giocato meglio. Dall’anno scorso abbiamo perso Pepe e D’Agostino e sono arrivati giocatori semisconosciuti che si sono rivelati importanti. Nel complesso, però, la squadra non è cambiata più di tanto. Ritengo quindi che il lavoro del mister abbia inciso tantissimo. Anche il Napoli sta facendo un campionato egregio e Mazzarri ha sicuramente grandi meriti”.

Con l’inserimento delle punte di peso cambia il modo di giocare dell’Udinese? “La soluzione adottata per quasi tutto il campionato è stata quella dei due attaccanti piccoli afruttando la capacità di Sanchez di creare superiorità numerica. Cambiando gli interpreti, però, si può cambiare il tipo di gioco. Sia io che German abbiamo caratteristiche diverse”.

Oltre alle qualità tecniche il Napoli punta molto sulla corsa. Come sta l’Udinese? “Se la partita di Lecce ha suscitato qualche perplessità, credo che la gara contro la Roma le abbia spazzate via. Siamo in salute e abbiamo terminato il match contro i giallorossi attaccando”.

Quanto pesano i due stop consecutivi con Lecce e Roma? “Mi viene da sorridere se penso ad un’Udinese in crisi dopo due risultati negativi. L’ambiente ci sta dando una grossa mano. Di ritorno da Lecce abbiamo trovato i tifosi ad accoglierci all’aeroporto. Si tratta di episodi da evidenziare. Qui si può fare calcio in maniera serena”.