Ci abbiamo provato in tutti i modi, abbiamo provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo ma se giochi contro l’Udinese, indemoniata, e contro un Damato che non vede almeno due rigori netti poco puoi fare. Il Napoli è sembrato reattivo, impreciso, ma reattivo. Gli azzurri lavorano ai fianchi la formazione friulana, che si difende in 10 e mezzo. L’unico a dare fastidio è Di Natale ma il suo contributo all’attacco è veramente minimo. Guidolin ha pensato a non prenderle e ha imbrigliato la formazione di Mazzarri che con Armero e Mesto non è riuscita a trovare i varchi giusti. Cavani e Hamsik si sono dannati l’anima con il solito Behrami, che ha cercato di dare spessore al centrocampo azzurro che lottava con le tante maglie bianconere. Insigne ci ha provato ma non ha trovato mai lo spazio giusto. Guardando il tabellino ai punti questa partita è stravinta ma purtroppo nel calcio bisogna buttarla dentro e il Napoli ancora una volta non ci è riuscito.
Hamsik ci va vicinissimo al gol nel finale di primo tempo ma Padelli si supera. Nella ripresa la palla buona capita ad Armero che la mette dentro per Cavani solo di qualche centimetro troppo indietro. Insomma il rammarico cresce, ma non mancano le preoccupazioni per un Napoli che non segna da troppo tempo ormai e che fisicamente sembra non essere al top in alcuni uomini chiave. Il finale è per Damato: vergognoso. La doppia D, Doveri e Damato fanno la stessa cosa, in due partite diverse. Hanno fatto si che finisse 0-0. Damato però ci ha messo del suo maggiormente, non vedendo due rigori solari. Prima su Cavani e poi su Armero ammonendo anche l’ex Udinese. Il gioco è fatto: il Napoli arriva a meno sei dalla Juve a distanza di sicurezza. La settimana di passione è iniziata ora manca solo che arbitri Rizzoli e possiamo anche scendere in campo con la primavera e nessuno ora faccia il buonista, la regolarità di questo campionato diventa poco credibile.
[Francesco Molaro – Fonte: www.tuttonapoli.net]
