Udinese-Napoli 2-2: missione terzo posto fallita

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Il Napoli fallisce l’aggancio al terzo posto, ma il pareggio rimediato ad Udine è di quelli pesanti. La squadra di Mazzarri parte all’assalto e favorisce il gioco dei friulani che in campo aperto riescono a far male. La squadra di Guidolin arriva addirittura sul doppio vantaggio ma, nel momento di controllare la gara, una ingenuità di Fabbrini concede la superiorità ai partenopei che prima sprecano un rigore con Cavani e poi vengono trascinati proprio dall’uruguayano con una doppietta. Una partita molto intensa, combattuta, che regala fino agli ultimi istanti grandi emozioni visto che gli uomini di Mazzarri rischiano anche ribaltarla clamorosamente con una potentissima conclusione di Zuniga smanacciata da Handanovic con un prodigio al novantesimo.

Tante assenze nell’Udinese che deve fare a meno di Basta, Ferronetti, Isla e Benatia. Francesco Guidolin, considerando anche la stanchezza per il match con l’Az Alkmaar, manda in campo una formazione molto coperta con una difesa a tre composta da Coda, Danilo e Domizzi ma che diventa a cinque con la copertura sugli esterni di Pereyra e Pasquale. In mezzo al campo Asamoah, Pazienza e Pinzi ed in attacco Fabbrini alle spalle di Di Natale. Anche Mazzarri è costretto a rivoluzionare il suo undici tipo per gli infortuni rimediati da Maggio e Lavezzi a Stamford Bridge. In difesa c’è Britos, al posto di Aronica, con Cannavaro e Campagnaro. A centrocampo scelte obbligate con Gargano e Inler al centro e Zuniga a destra e Dossena a sinistra. In attacco Dzemaili, che concede riposo ad Hamsik, nel tridente con Pandev e Cavani.

E’ il Napoli a fare la partita sin dall’inizio. Dopo dieci minuti ghiotta occasione per i partenopei con Cavani che però conclude la ripartenza calciando debolmente e fuori misura verso Handanovic. Passano centoventi secondi e stavolta è Dzemaili a provare il tiro, ma Handanovic stavolta può bloccare in sicurezza. Al quarto d’ora si vede anche l’Udinese: anche se soltanto con un tiro all’apparenza senza troppe pretese di Pasquale che però una deviazione manda di poco a lato dalla porta di De Sanctis. Passano dieci minuti e Dzemaili manda di poco a lato una punizione dal limite dell’area, sul capovogimento di fronte la squadra di Guidolin passa in vantaggio: Fabbrini dalla testa mette in mezzo trovando Campagnaro fuori posizione e quindi Pinzi a porta praticamente sguarnita può mettere in rete. Dopo il gol però la pressione del Napoli cresce ma trova di fronte un avversario che chiude ancora di più tutti gli spazi con autorevolezza. La squadra di Mazzarri, però, è costretta a lasciare più spazio dove l’Udinese può affondare e alla mezz’ora Fabbrini ha spazio sulla destra, rientra sul destro ma il tentativo termina a lato. E’ difficile scardinare la difesa bianconera e il Napoli ci prova dalla distanza a cinque dalla fine con Gargano, ma Handanovic riesce ad allontanare in tuffo e sulla ribattuta nessun partenopei si fa trovare pronto, e poi con Dzemaili che però non riesce ad angolare il tentativo.

Nella ripresa entra in campo un Napoli più convinto che sin dai primi minuti chiude l’Udinese nella propria metà campo ma Cavani e Dzemaili non trovano la zampata vincente. Dopo sette minuti i partenopei, però, vengono puniti nuovamente: i friulani raddoppiano con Di Natale che ribadisce in rete da due passi dopo un palo su colpo di testa di Pinzi. Mazzarri tenta il tutto per tutto e manda in campo Hamsik, al posto di Gargano, abbassando Dzemaili sulla linea di centrocampo. I partenopei sono ancora più offensivi e, di conseguenza, lasciano ancora più spazio in contropiede ma al quarto d’ora grave l’ingenuità di Fabbrini che già ammonito allunga il piede su Campagnaro che stava ripartendo e lascia quindi la squadra in dieci. Mazzarri tenta il tutto per tutto lanciando nella mischia anche Vargas, al posto di Britos, e passando ad uno spregiudicato 4-3-3. Lo sforzo offensivo degli ospiti continua, però, a non produrre brividi ad Handanovic. I padroni di casa però si fanno male nuovamente da soli. Domizzi in area ad un quarto d’ora dalla fine alza il braccio e Rocchi non ha dubbi nel concedere il rigore. Dal dischetto, però, Cavani calcia centralmente trovando la respinta di Handanovic. L’uruguayano però si fa perdonare dagli oltre 5mila tifosi partenopei giunti al Friuli con una punizione da fuori area che batte stavolta il portiere bianconero. L’attaccante si scatena e a cinque dalla fine riceve palla sul secondo palo e batte Handanovic con un tiro rabbioso rasoterra. Il finale è tutto del Napoli che manovra ripetutamente al limite dell’area per poi trovare una soluzione offensiva, come nel finale del tempo regolamentare quando Zuniga lascia partire un tiro violentissimo ma Handanovic salva i suoi dalla beffa.

[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]