Lodi tiene a galla il Catania

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TORINO – Al Catania bastano dieci minuti più recupero di coraggio e cattiveria per rimediare agli errori ed ai timori perpetrati per 80′.

Accade tutto in coda ad una partita che pareva segnata dopo il 2-0 col quale la Juventus aveva chiuso, legittimamente, il primo tempo, pur aiutata nello sbloccare il risultato da un fantasioso rigore concesso (al 20′) dall’arbitro Bergonzi per un tocco di mano assolutamente fortuito di Alvarez. Del Piero segna così la sua prima rete, seguita sul finale di tempo, al 38′, quando Silvestre devia fortuitamente un pallone che carambola sul petto del capitano juventino per finire in fondo al sacco.

C’è davvero poco Catania nella prima frazione. La scelta di Izco non paga, e Simeone non riesce a veder la propria squadra far quanto programmato in allenamento. Sin dalle prime battute è Gomez l’unico tassello etneo a mandare ai matti gli equilibri bianconeri, ma l’argentino non può trascinare da solo l’intera squadra, lo dimostra la traversa colta al 39′ su di una sassata dalla distanza che supera l’opposizione alta di Buffon.

Nel secondo tempo gli equilibri vengono subito turbati da due cambi importantissimi. Simeone toglie Izco ed inserisce Bergessio a sinistra; al contempo Del Neri toglie Motta, beccato dal pubblico di casa, per mettere Sorensen proprio sul neo-entrato argentino.

Il Catania, con una rinnovata propulsione offensiva sin dal primo minuto, costruisce proprio grazie agli sfondamenti di Bergessio a sinistra, le prime occasioni goal, al 51′ ed al 54′ prima Lopez, poi Carboni, falliscono due conclusioni potenzialmente pericolose.

Al 58′ il cambio decisivo operato da Simeone. Entra Lodi, esce Ledesma. Il Catania sale ancora di tono ed al 66′ Gomez impegna Buffon in una parata a mano aperta che Spolli, in fuorigioco, manda alle stelle. Al 74′ esce Del Piero, al quale Del Neri regala la passerella, e la Juventus di lì a poco si spegne.

Al 76′ stacco in area di Toni, bloccato provvidenzialmente da Andujar. Sul rivolgimento di fronte, percussione a sinistra di Bergessio, palla al centro, Lopez lascia sfilare, Gomez la raccoglie sul palo opposto depositandola in rete. E’ un Catania più spigliato e convinto adesso, persino aggressivo e sfrontato, tale da costringere nella propria metà campo i bianconeri, e fuori dalla propria area tecnica Del Neri, vivamente preoccupato per il risultato, tornato in bilico, quanto per gli sbandamenti di Sorensen sulla sinistra.

I visi distesi della panchina bianconera divengono tirati, ma su di un’ingenuità di Carboni, che svirgola un tentativo di tiro regalando palla a Krasic, è proprio la Juventus, in difficoltà, a poter sfruttare il 3 vs 1, ma un tentennamento di Pepe, unito al provvidenziale recupero di Capuano, vanificano la più ghiotta occasione goal creata dai padroni di casa, che all’82° avrebbero potuto così chiudere l’incontro nel miglior momento del Catania.

Goal sbagliato, goal subito. Non è così nell’immediatezza ma il Catania, dopo lo scampato pericolo, crede sempre più nel colpaccio ed all’88°, sfruttando una punizione calciata da Lodi, sfiora il pareggio con un tocco involontario, ravvicinato, di Schelotto, che Buffon si ritrova tra le mani proprio sulla linea di porta.

Nonostante il tempo scorra inesorabile, le speranze del Catania non si estinguono ed al 91′ Gomez è caparbio a scippar un pallone a Melo e guadagnarsi un fallo dai 28 metri, andando a urlare sul petto di Aquilani (troppo minuto per arrivare al volto del bianconero, ndr) tutta la sua rabbia. Sulla mattonella va lo specialista Lodi quando il recupero di 3′ è già esaurito e l’arbitro Bergonzi lo aumenta di un ulteriore giro di lancette (a seguito dell’ingresso in campo dei sanitari per soccorrere Marchisio). Calcio e tocco di mano di Melo, ammonizione e conseguenti altri 30” di recupero. E’ il 94′:15” quando, adesso dal limite dell’area, Lodi sistema il pallone in modalità cecchino e lascia partire un sinistro a giro di scuola Del Piero che fulmina Buffon, polverizzato sul posto, regalando un punto importantissimo per la corsa salvezza degli etnei.

Non c’è tempo nemmeno per metter il pallone al centro. Il Catania conferma la propria imbattibilità all’Olimpico, contro la Juventus; per i bianconeri musi lunghi ed aperte contestazioni a Bergonzi.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]