Al San Paolo di scena il Genoa «gasseta e pumello»

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Miei cari amici genoani presenti con me nella piovosa notte del San Paolo o seduti davanti a tv e radio, la sconfitta di ieri sera è la fotografia della stagione del Grifone.

Un’annata che somiglia tanto al gilet di Gilberto Govi ne “I manezzi pa maja ‘na figgia”: manca sempre la gasseta oppure il pumello (ossia l’asola oppure il bottone). In pratica: se non mancano gli uomini per le squalifiche sono invece assenti per infortuni, se si gioca bene il primo tempo va male il secondo e viceversa. Insomma, manca sempre quel “qualcosa” che consente di fare risultato: ma non bisogna trovare un “imputato” per tutto questo. Purtroppo è la stagione che va così e c’è poco da fare: non sono però mancati i momenti di fulgore (vedi il derby di andata oppure la vittoria sulla Roma). Ieri sera a Napoli il Genoa ha disputato un discreto primo tempo, pur non brillando in lucidità a centrocampo: c’è poco da fare, se manca Milanetto non c’è un faro di scorta.

Era anche assente Palacio che con i suoi veloci cambi di posizione da sinistra a destra del fronte d’attacco mette in difficoltà le difese avversarie. Sono proprio la “gasseta” e il “pumelu” del gilet rossoblù: però, pur mancando di lucidità e di incisività, Ballardini è riuscito a imbrigliare il Napoli con lo schema “gran confusione” per un tempo e un quarto, complice anche la scarsa lucidità dei partenopei sul terreno inzuppato dall’acqua. Quando la gara sembrava che terminasse sul pari, c’è stata la reazione tutta orgoglio e nervi degli azzurri. E’ poi arrivato l’errore di Criscito che ha “bucato” su Hamsik che, come accadde al Ferraris, ha realizzato il gol vittoria. Peccato, la squadra ha lottato, ma è andata così. C’è una cosa poco chiara nella notte di Fuorigrotta: sostituire Konko con Destro. Questo cambio non ha fatto altro che sbilanciare in avanti la squadra senza dare risultati apprezzabili.

Il Genoa ha adesso però un obiettivo che non può fallire: il derby di domenica prossima. Sarà la gara che consacrerà la supremazia cittadina: sarebbe importante eguagliare il doppio successo come nel 2008/09, anno di grazia del Principe Milito. Rientrerà oltre a Milanetto e Palacio anche Dainellli: Ballardini potrà giocarsi dunque tutte le sue carte per puntare all’eventuale riconferma.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net ]