Alberto Brandi: “Il Cagliari ha un gruppo solido”

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TuttoCagliari.net ha raggiunto in esclusiva ai suo microfoni il giornalista sportivo e conduttore della maggiore trasmissione sportiva di Mediaset, Controcampo, Alberto Brandi, con il quale abbiamo analizzato l’ottima stagione del Cagliari.

Finora il Cagliari ha ancora una volta superato le aspettative e si trova a ridosso della zona Europa League. Come giudica la stagione dei rossoblù?

Impossibile non giudicarla positivamente. Il Cagliari ha un organico inferiore ad alcune squadre che attualmente si trovano alle sue spalle in classifica. Si è privato a gennaio di Matri, il suo giocatore più forte, ma in pochi se ne sono accorti. Significa che il gruppo è solido, che il lavoro del tecnico prescinde dai nomi più o meno importanti.

Cosa è cambiato, secondo lei, con l’arrivo del nuovo tecnico Donadoni e in cosa ha sbagliato Bisoli?

La squadra è più tranquilla, rema in un’unica direzione. Bisoli, che ritengo un tecnico preparatissimo, non ha saputo gestire il rapporto con i senatori dello spogliatoio. Per questo poi la situazione gli è sfuggita di mano.

Pensa che la pesante sconfitta contro l’Udinese possa aver ridimensionato le speranze europee dei sardi?

L’Udinese è la squadra più in forma del momento in Italia. Batterebbe chiunque. Il destino più o meno europeo del Cagliari non dipenderà dal risultato di domenica scorsa.

Fronte mercato. Come giudica il caso Marchetti e la cessione a gennaio di Matri? Chi è destinato a fare il salto di qualità a giugno?

Il caso-Marchetti è tristissimo. Una sconfitta per tutti: per il giocatore e per il Cagliari. Temo che questa stagione di inattività rallenterà il suo percorso di crescita. La cessione di Matri era inevitabile, prima o poi. Gli uomini-mercato nel Cagliari non mancano. Tutti parlano di Lazzari e Cossu. A me piace molto Nainggolan.

Cagliari e Juventus sono le prime che hanno progettato e stanno realizzando lo stadio di proprietà. Pensa che sia questo il futuro del calcio italiano?

Assolutamente. Siamo indietro rispetto alle nazioni più calcisticamente avanzate soprattutto per questo.

[Claudio Piredda – Fonte: www.tuttocagliari.net]