Allegri: “Gara non decisiva, nella seconda parte abbiamo fatto gli stessi punti della Juve”

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Ultima complicatissima sfida del trittico terribile Fiorentina-Napoli-Juventus per i ragazzi di mister Massimiliano Allegri. Il tecnico rossonero, consapevole delle mille insidie della sfida di Torino, ha così parlato in conferenza stampa dalla sala stampa “Claudio Lippi” del big-match di domani sera:

Sul rientro di Ambrosini: “Massimo è un giocatore di grande esperienza che in certi momenti della partita è molto importante averlo in campo. Tra Napoli e Fiorentina sono due partite completamente diverse. Sul 2-0 abbiamo commesso questi due errori nei calci di rigore, mentre con i campani non abbiamo tenuto il gol del vantaggio giocando una partita più ragionata. In questo momento dobbiamo pensare di fare più punti possibili cercando di arrivare ad ottenere l’accesso alla Champions League”.

Sugli stimoli della Juventus: “La Juventus interpreta le gare sempre con grande aggressività, oltre che con ottima tecnica. Domani sarà sempre Juventus-Milan. É una partita che a loro serve per ottenere dei punti che servirebbero per avvicinare lo scudetto. A noi, invece, i punti servono per allontanare la Fiorentina cercando di rimanere in scia al Napoli. Qualunque risultato venga fuori domani non sancirà un secondo-terzo-quarto posto in campionato”.

Sull’assenza di El Shaarawy contro il Napoli:Era un’assenza già annunciata sabato in conferenza stampa alla vigilia. Non ricordo il passaggio, ma io credo di aver detto tra le righe che Robinho era in forma e che El Shaa non stava tanto bene. Credo che sia stata una cosa. Domani El Shaarawy gioca. Non è che gli ha fatto bene la panchina: è stata una scelta tecnica che ho fatto e rifarei. Sta facendo una grande annata con numeri importanti. Credo che una panchina non cambi assolutamente il giudizio e il valore del ragazzo da parte mia. El Shaa è stato sostituito da un giocatore come Robinho che è un campione. Parlare ancora di questa esclusione dove non c’è e dove non è mai iniziato nulla è ridicolo. Domenica è stato fuori De Sciglio e ha giocato Constant. Stephan è un calciatore del Milan e un patrimonio del calcio italiano“.

Sulla scelta di Balotelli di non andare a New York: “É stata la decisione di Mario che credo abbia dimostrato grande responsabilità. La squadra si sta giocando un accesso alla Champions League. A lui servirà allenarsi per poter giocare al meglio la partita di Milano contro il Catania. Da quando è arrivato al Milan, Balo, ha sempre avuto un comportamento buono. É sempre un personaggio a livello mediatico e dunque qualsiasi cosa faccia fa sempre notizia“.

Sulle parole di Andrea Pirlo:Ha giocato da mezzala facendo ottime partite. Eravamo un’ottima squadra strutturata bene. Andrea ha fatto stagioni importanti qui“.

Sul gap tra Milan e Juventus:Galliani prendendo i numeri delle ultime 24 partite fa si che noi e la Juve abbiamo fatto gli stessi punti. Noi all’inizio abbiamo fatto male. Questi punti di ritardo che abbiamo avuto contano tanto. La Juve è la squadra più forte del campionato“.

Su un possibile Allegri sulla panchina della Juventus: “Io faccio fatica ad allenare il Milan… No, con i se e con i ma non si va da nessuna parte”.

Su Pirlo e sulle sue parole verso il Milan: “Io non ho rimpianti. Quella è stata una decisione di Andrea: ha parlato con la società e ha sancito la sua situazione. Ormai è passato troppo tempo”.

Sull’infermeria rossonera: “Noi lo scorso anno abbiamo avuto il calo con una partita: Fiorentina in casa. Là abbiamo sbagliato partita andando pure in vantaggio. Quest’anno la squadra sta bene fisicamente. Siamo stati un po’ più fortunati con gli infortuni grazie al lavoro di tutte le persone che ci stanno vicini in quest’ambito. Dobbiamo cercare di arrivare terzi. Abbiamo 4 punti di vantaggio sulla Fiorentina. Credo che le stesse possibilità di raggiungerci della Fiorentina le abbiamo noi con il Napoli. Pensiamo partita dopo partita”.

Sul futuro di Allegri: “Sono legato al Presidente e a Galliani, come al Milan. La cosa più importante adesso è la partita di domani sera e poi quella con il Catania. Galliani ha fatto un lavoro pazzesco quest’anno: ha costruito la squadra dal nulla”.

Sull’effetto “curativo” del Milan sugli avversari: “Fortunatamente noi il miracolo in infermeria non ne dobbiamo fare. Per il calcolo delle probabilità visto che mancano sei partita dovremmo arrivare in fondo con un numero di giocatori decenti”.

Su Allegri più bravo di Capello: “Sicuramente è un obiettivo che mi sono posto come lo era lo scorso anno di rivincere lo scudetto per la seconda volta. Quest’anno per esigenze la società, un po’ per bisogni econimici, un po’ per bisogni tattici ha cambiato. Raggiungere i grandi che hanno allenato il Milan è un motivo d’orgoglio”.

Sul possibile ritorno di Ibra in Italia: “Chi è che non lo vorrebbe… Con i numeri che ha, però, è difficile rivederlo qui in Italia. E’ stato un giocatore fondamentale: quando cercavamo di assomigliare ad una squadra di calcio c’era lui a trascinarci. Balotelli ha tutte le qualità per diventare il nostro Ibra”.

[Carmine D’Avino – Fonte: www.ilveromilanista.it]