Atalanta, il punto: a Cagliari partenza con il piede sbagliato

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logo-atalantaZERO AZIONI – L’Atalanta parte decisamente con il piede sbagliato nel risultato (2-1), nell’approccio alla partita, nell’atteggiamento tattico e sul piano del gioco. Aldilà delle poche occasioni mancate, due fulmini (più scoregge), di Denis e Livaja, e il gol su palla inattiva di Stendardo, i nerazzurri non hanno fatto. La squadra ha dato la sensazione di non saper bene ciò che dovevano fare, sempre palla alta o lunga per i tre la davanti che non ne hanno presa una per 45’ di gioco. Nella ripresa, 10’ di risveglio dopo che il Cagliari aveva fatto la partita a ritmi altissimi per 70’ (che bella squadra il Cagliari!) e aveva ribaltato con stra merito il vantaggio iniziale dei nerazzurri.

COLANTUONO/CONSIGLI – Un palo e due gol divorati da Denis e Livaja, non possono far dire al tecnico di essere soddisfatto e che il risultato di parità del primo tempo era bugiardo. Dai, mister… Per favore, si riguardi la partita con calma, e offra una cena a Consigli se dopo 45’ la squadra non era sotto di 2-3 gol. Non solo, in panchina, mi è sembrato un mister decisamente compassato, passivo e impotente vedendo una squadra ferma sulle gambe e inesistente sul piano del gioco. Non il solito leone Colantuono insomma. E Già, proprio quel  Consigli che una buona fetta di tifosi continua a criticare, ha salvato più volte l’Atalanta da un passivo più rotondo. Vi lamentate di Consigli? Chiedete ai tifosi dell’Udinese e Fiorentina, come ci si sente a giocare a porta vuota con Kelava e Neto. Suvvia, bravo Consigli!

DIFESA 131 – Parlando dei singoli reparti, al di la di Consigli, la linea a 4 schierata ieri sera, mi sembra un po’ precaria sotto tutti i punti di vista o quasi. Presi in velocità, Stendardo e Yepes sono stati tirati matti da Sau e Pinilla. E’ vero che sulle palle alte, hanno vinto molti duelli, ma ormai, a palla alta, non si gioca nemmeno più nei cortili. Presa in velocità, questa difesa, è da segno della croce ogni volta. E poi le scelte tattiche: vorrei capire come mai, dopo il bel pre campionato di Nica sulla fascia, è stato preferito Raimondi o Del Grosso (per altro già in non perfette condizioni). E’ stata schierata una difesa di 131 anni in 4, è l’anello debole da rinforzare assolutamente.

CENTROCAMPO – Mamma mia che elogio alla lentezza il signor Cigarini! Tecnicamente bravo, per carità, ma va a 2 all’ora lanciato in velocità. A questi ritmi, farà una fatica immane se gli avversari gli metteranno addosso un marcatore fisso a stoppargli il gioco. Kone è presto per giudicarlo ma fisicamente è un bel torello, mentre Carmona, pure lui, ha peccato per poca precisione e dinamismo

TRIDENTE INESISTENTE – La davanti, pochi palloni nel primo tempo, ma quei pochi sono stati giocati malissimo. Livaja è la brutta copia di Ibrahimovic, pensa di essere un fenomeno come lo è l’originale, ma il croato non lo è affatto. Denis, dopo l’errore sotto porta, è scomparso totalmente. Si, lui si sbatte, il linguaggio del corpo è di quelli di chi ci tiene, ma nel complesso passeggia, prigioniero di se stesso, del peso che ha sulle spalle di dover segnare per tenere in piedi l’attacco. Non è il caso di cercagli un’alternativa? E Jack Bonaventura? Distratto da qualche voce silente di mercato? Se qualcuno l’ha visto, i tifosi potranno dormire sonni tranquilli, resterà qui anche il prossimo anno. Il bello è che qualcuno ha avuto il coraggio di scrivermi che se NaingGolan lo valutano 12 milioni, Bonaventura allora dovrebbero valutarlo 20. Dai, non bestemmiamo per favore, stiamo parlando di due giocatori di categorie diverse. Bonaventura ieri sera non ha fatto niente. In alto a sinistra, ai margini da tutto. Le qualità ci sono, si tratta di un caso sporadico, capita.

MERCATO – A questo punto, da oggi, si entra nell’ultima settimana di mercato. Dopo 4 mesi di palle al sole, ora, si impazzirà per dover fare tutto in 7 giorni (classico no?). Certo, se non si vende non si può comprare, ma chi ha portato qui giocatori come fossero clandestini in cerca di lavoro quando il lavoro non c’era? Fuor di metafora, chi ha portato qui una vagonata di giocatori inutili a gennaio? Colui che ha dormito per 4 mesi e ora si accorge che manca qualcosa in difesa, un centrocampista (Donati era li fuori da Zingonia gratis), che in attacco, manca un’alternativa a Denis. Possono avere mille scusanti in società, ma la cosa fa parecchio arrabbiare. L’Atalanta aveva un mese di vantaggio per fare mercato rispetto ad altri club, ma non l’ha sfruttato nemmeno quest’anno esattamente come l’anno scorso. Chi paga tutto ciò? Non solo, la partita contro il Cagliari ha dimostrato che senza qualità, non si va da nessuna parte. I sardi ne hanno da vendere, mentre l’Atalanta? Oltre a Bonaventura, chi c’è? Cigarini se gioca in modalità replay, sennò addio. Ma servono giocatori in grado da soli di poter risolvere la partita.

FRASI DA COPIONE – Concludo dopo aver ascoltato un secondo d’intervista a Colantuono. Il solito copione degli allenatori e giocatori è sempre lo stesso. Ad inizio campionato, non c’è da “preoccuparsi perché siamo all’inizio”, dopo qualche giornata “Piano piano stiamo trovando un equilibrio” (nei 2 mesi estivi cosa fate?), a metà campionato:”C’è ancora tempo per recuperare, dobbiamo cominciare a fare risultati”, verso la fine:”La situazione è difficile, ma ci proveremo fino alla fine, non ci diamo per vinti”, alla fine del campionato poi tre saranno retrocesse… Occhio al copione!

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]