Balotelli-Puggioni: sfida nella sfida su punizione

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A un certo momento, nella serata di Verona, il duello tra Balotelli e Puggioni ha assunto contorni irreali. il Milan premeva sulla trequarti costringendo il reparto arretrato clivense a fermare gli attacchi con il fallo sistematico. 25, 30, 35 metri dalla porta. Calci piazzati dalla distanza a profusione. Senza uno specialista in grado di trasformarli in qualcosa di pericoloso, sarebbero stati buoni solo per mantenere alta la pressione nei confronti dell’avversario, ma niente di più.

SuperMario invece ha fatto 8 su 8. Non reti, ovviamente, ma conclusioni nello specchio e, per giunta, in nessun caso bloccate dal portiere. Una pioggia di occasioni che ha letteralmente allarmato l’estremo difensore gialloblu, costretto ad intervenire con i pugni anche su palloni apparentemente controllabili.

Avere uno specialista nelle situazioni da fermo può essere decisivo. Sabato il Milan ha giocato una gara nella quale, per larghi tratti, è stato in grado di dominare l’avversario. Al fischio finale però i tre punti sono arrivati soltanto sugli sviluppi di una punizione di Balotelli. Con il Parma, sul punteggio di 1-0, Mario ha messo in ghiaccio una partita che pericolosamente poteva riaprirsi nel finale. Monta il rammarico ripensando a quelle prime partite, soprattutto in casa, andate storte tra le altre cose per la troppa fatica mostrata in fase realizzativa.

Una vera e propria arma capace di spostare perfino l’equilibrio tattico di una partita. Prima di SuperMario ci aveva provato Montolivo. Riccardo, pur essendo dotato di un gran calcio, non è però mai riuscito a trafiggere i portieri su calcio piazzato.

[Elia Lavelli – Fonte: www.ilveromilanista.it]