Bologna, Antonsson: “Abbiamo il morale alto ed una difesa solida”

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Riprendono gli allenamenti a Casteldebole dopo la meritata vittoria per 3a0 contro il Palermo e conseguente miglioramento dell’umore sia all’interno della squadra che tra i tifosi. Una vittoria non determina un cambiamento radicale della situazione negativa vissuta fino ad oggi ma l’importante per il Bologna è cercare adesso di dare continuità a questo risultato positivo. Lo sa bene Mikael Antonsson, che senza Natali e Portanova è il giocatore con più esperienza nella linea difensiva titolare: “Ora il nostro morale è alto e faremo il massimo per dare alla vittoria contro il Palermo un seguito perché vincere aiuta a vincere” – afferma in conferenza stampa – “Dopo il 4 a 0 contro il Catania abbiamo ottenuto un punto solo ma ora lavoriamo per arrivare a Natale con più punti possibili”.

Si avvicina dicembre e con esso il rientro del leader Portanova che finirà di scontare la squalifica proprio il mese prossimo: “Non so se quando tornerà in campo Daniele giocheremo di nuovo con la difesa a 4 ma sono sicuro che il mister ci sta già pensando” – sottolinea lo svedese – “Siamo quattro difensori centrali e così crescerà la competizione per il posto da titolare. Ê un bene il suo ritorno, con lui si alzerà la qualità della squadra”. Una difesa quella di quest’anno totalmente stravolta anche a causa degli infortuni che hanno costretto Natali e De Carvalho ai box: “Ci sono tanti giocatori nuovi ed è cambiata soprattutto la difesa però ultimamente stiamo trovando l’intesa giusta. Cresciamo allenamento dopo allenamento e io mi trovo bene con Sorensen e Cherubin, spero che anche loro si trovino bene con me”. Antonsson fa un bilancio personale del suo inizio stagione, probabilmente non ancora ai livelli dell’anno passato: “Fino adesso non sono al massimo, ma sono contento della gara contro il Palermo. Sarei felice se avessimo vinto tutte le partite: non guardo le mie prestazioni personali se non per capire gli errori, ma preferirei giocare sempre male e vedere vincere il Bologna piuttosto che il contrario. So per certo però che se faccio una bella gara è anche più probabile che arrivi la vittoria”.

Lo svedese, che nonostante un anno di lezioni di italiano parla ancora l’inglese in conferenza stampa, fa autocritica: “Abbiamo perso tutte le partite per errori personali e ci si è messa di mezzo anche un po’ la sfortuna: abbiamo fatto delle buone prestazioni ma ad esempio a Siena il gol subito è colpa mia. Deviando pensavo di fermare il tiro ma non è stato così: quando riguardiamo gli errori ci arrabbiamo perché non rischi per quasi tutta la partita e poi il minimo sbaglio lo paghi”. Per questo, la migliore medicina per Antonsson è: “Lavorare sul campo. La nostra è una difesa solida”. Lo svedese ha parole di stima anche per i due portieri del Bologna, valutati spesso inaffidabili: su due partite, Curci è uscito per un problema muscolare prima della fine del primo tempo. Lo svedese afferma: “Agliardi e Curci sono entrambi decisamente validi: è vero che non c’è più Gillet ma il primo l’anno scorso ha dimostrato di essere capace di grandi parate e la stessa cosa sta facendo anche in questo avvio di stagione”.

Il numero 5 del Bologna ha legato tantissimo con Frederik Sorensen: “Mi trovo molto bene, riusciamo a comunicare al meglio anche perché lui parla molte lingue. Mi sta insegnando anche l’italiano perché lo sa meglio di me: ha tecnica e potenza, per lui vedo un grande futuro”. Antonsson si sofferma a parlare anche di un altro biondo della squadra, Uros Radakovic: “E’ un buon giocatore, è il capitano dell’under 21 serba: credo che diventerà un campione, è molto giovane e per ora ha trovato poco spazio in prima squadra ma ha molta tecnica e qualità”. Domenica il Bologna affronterà la Sampdoria in trasferta, reduce anche lei da un’importante vittoria nel derby contro il Genoa: “Ho visto la partita e l’atmosfera è stata fantastica: loro hanno un centrocampo forte e noi dobbiamo assolutamente prendere punti. Da oggi studieremo la gara per essere pronti a dare il massimo”.

Infine, l’ultimo argomento trattato è quello del contratto perché lo svedese è in scadenza nel 2013: “Non dipenderà solo da me ma io qui mi trovo molto bene e anche la mia famiglia: ho 31 anni, sto bene fisicamente e gioco in una squadra importante. Voglio continuare a dare il massimo con questa maglia e grazie alle mie prestazioni nel campionato italiano giocare poi in Nazionale”.

[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]