Bologna, Luca Cecconi: “Bisoli? Sono ottimista”

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Il campionato è finito da quasi un mese e mezzo e il Bologna è rimasto tutto sommato senza difficoltà nella massima serie. Visto quanto accaduto durante l’anno a livello societario può considerarsi un miracolo? A mio parere sì, è stato un miracolo, con le situazioni societarie
che si  sono succedute la normalità era che la squadra andasse allo sbando. La tenuta che avuto la squadra ha fatto sì che la tifoseria rimanesse positiva e che il Bologna FC trovasse degli acquirenti.

Come vedi la figura di Salvatore Bagni come nuovo consulente di mercato? Non posso giudicare ora, saranno i fatti e il prosieguo della stagione a dare delle risposte visto che non ci sono precedenti di Bagni in un ruolo così definito in una società, come quest’anno nel Bologna. Se la società ha optato per questa scelta avrà avuto dei validi motivi.

Bisoli (biennale per lui) è la scelta giusta? Anche qui sarà il futuro a rispondere però sarei ottimista. La  generazione dei giovani allenatori che hanno già allenato e dimostrato delle  qualità ( e Bisoli è uno di questi) sono tutti preparati e questo è già  molto importante. L’aspetto che conosciamo meno di Bisoli ( ma anche di altri allenatori ) che risulterà determinante sarà la gestione da parte sua dei momenti difficili ( risultati negativi ) che inevitabilmente ci saranno, insieme ai dirigenti  e a volte da solo quando i dirigenti o alcuni di essi vengono presi ( o gli vengono fatti prendere ) da dubbi sull’allenatore.

Il modulo con il quale giocheranno i rossoblu sarà il 4-3-1-2. Spiegacene pregi e difetti? Nei pregi c’è senz’altro la possibilità di avere praticamente tutte le soluzioni offensive del calcio: 2 punte, un trequartista, le mezz’ali con i  suoi inserimenti, il gioco sulle fasce tramite la spinta dei terzini e la costruzione bassa del gioco tramite il centrocampista basso centrale. Il limite di queste possibilità e predisposizione offensiva del modulo può essere il bisogno di avere giocatori bravi per poter incidere e non rischiare di scoprirsi troppo senza realizzare. Questo potrebbe diventare il difetto. L’altro aspetto da considerare è che per avere equilibrio nella fase difensiva bisogna che il trequartista dopo aver attaccato si ricordi che è un centrocampista, se pur avanzato, e che deve legarsi ai 3 centrocampisti per partecipare al recupero palla. Anche le 2 punte devono avere predisposizione a partecipare alla fase difensiva  nella loro zona, tramite disponibiltà a correre e attenzione tattica,  2 qualità difensive che per gli attaccanti vengono chiamate “sacrificio”. E’ un modulo che se funziona è bello e efficace, se non funziona lascia spazi per gli avversari rischiosi.

Sul mercato per ora il Bologna ha fatto poco, l’unico colpo importante è stato Gillet e in ottica futura Rodriguez, ma fatica a mettere a segno innesti di livello, la piazza al momento non è soddisfatta. Sappiamo degli equilibri economici e l’attenzione al bilancio da mantenere. La moglie ubriaca e la botte piena non si può avere. Credo che per quest’anno non ci possa aspettare grandi innesti ma sotto questo aspetto credo che nessuno della società avesse fatto promesse.

Meglio D’Agostino-Floro Flores o Diamanti-Caracciolo e soprattutto li vedi raggiungibili? Non so, ognuno ha delle caratteristiche che vanno poi abbinate agli altri  giocatori della squadra e dentro il sistema di gioco o modulo. Flores mi  sembra un attaccanta più completo e più forte fisicamente di Caracciolo ( a  parte l’altezza ), D’Agostino è molto bravo tecnicamente e a costruire ma difetta un pò nel dinamismo e nel recupero palla ( è un pò l’opposto di Mudy ), Diamanti potrebbe essere l’uomo giusto per sostituire Ramirez nel ruolo di mezza punta di destra.

Un acquisto che consiglieresti al Bologna, magari dall’estero o dalle serie inferiori? Non saprei, ce ne sono tanti, dipende dal budget a disposizione e dalle  aspettative, e dal tempo a disposizione per poter aspettare la crescita per  quanto riguarda i giovani. Mi piace Neymar..

Antonsson è adatto per il campionato italiano? Sinceramente non lo conosco.

Se potessi dare un consiglio a questa società quale sarebbe? Di fare il possibile per evitare il rischio che ci possano essere  opinioni discordanti. Al di là dei fatti extra-calcistici, per altro  condannati, quando sentivi parlare su aspetti calcistici pubblicamente  Giraudo, Moggi, Bettega e Lippi o Capello sembrava che i discorsi nascessero  sempre dalla stessa mente.

[Mario SacchiFonte: www.zerocinquantuno.it]