Brescia, Corioni: “La Roma agli stranieri? Bene per il calcio italiano”

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Il presidente del Brescia, Gino Corioni, è intervenuto ai microfoni di Vocegiallorossa.it per analizzare la sfida che si giocherà questa sera all’Olimpico tra la Roma e le rondinelle.

Presidente come arriva il Brescia alla partita contro la Roma?
“Arriva con la una grandissima voglia di vincere. Basta vedere dove siamo in classifica per capire che abbiamo tanto bisogno di punti. Per una realtà come quella di Brescia abbiamo fatto un buon mercato invernale, ci siamo rafforzati davvero tanto e speriamo che questo possa cambiare le carte in tavola per la lotta salvezza. Sarebbe bello finisse come al Rigamonti, speriamo che la Roma ci porti fortuna”.

La decisione di richiamare Iachini sulla panchina del Brescia a cosa è dovuta?
“La motivazione è molto semplice: avevamo scelto Iachini per il bellissimo gioco che ha espresso in passato ma nonostante questo continuavamo a perdere. Con Beretta continuavamo a perdere giocando malissimo, a quel punto abbiamo deciso di richiamare il tecnico scelto in estate sperando che il bel gioco porti qualche punticino in più”.

Che idea si è fatto dell’imminente passaggio di proprietà del’As Roma? E’ favorevole all’ingresso di capitali stranieri nel calcio italiano?
“Indubbiamente questo interesse di fondi stranieri per la Roma dimostra che nonostante in ambito europeo l’Italia non riesca a raggiungere risultati importanti, il nostro calcio è ancora appetibile all’estero. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che Roma ha un fascino particolare, è una città che ha grande storia ed è da tutti riconosciuta come la culla della cività nonché la più bella città del mondo dal punto di vista architettonico. Questo conta tantissimo. Se in Italia non riusciremo a capire l’importanza di avere gli stadi di proprietà, non andremo da nessuna parte. Siamo la nazione che ha gli stadi più brutti di tutta Europa ed è una cosa vergognosa. Gli impianti sono sempre stati mantenuti dal Comune e sarebbe un grandissimo passo in avanti farli gestire dalle società per cercare di valorizzarli. Quella sugli stadi è una legge che non si può non approvare. Chi comanda deve capire che in Italia non organizzeranno più tornei internazionali se continueremo ad avere questo squallore di stadi”.

[Emanuele Melfi – Fonte: www.vocegiallorossa.it]