Cagliari-Napoli 0-1: la “maledizione partenopea” colpisce ancora

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Basta un golletto di Hamsik al 72′ alla squadra di Mazzarri per portar via i tre punti da Is Arenas: punito un Cagliari mai concreto e non certo aiutato dalla buona sorte, come dimostrano i due legni colpiti. Questa volta non è bastata la spinta dei tifosi, che hanno affollato gli spalti dello stadio quartese: il maggior cinismo dei partenopei ha avuto la meglio, nonostante le assenze pesanti nel reparto offensivo. I padroni di casa, pur disputando una buona gara dal punto di vista dell’agonismo e della manovra, hanno però indubbiamente patito il forfait all’ultimo di Andrea Cossu, la cui fantasia avrebbe potuto mettere in maggiore difficoltà la compassata retroguardia azzurra. Contro l’Udinese sarà importante per Pulga e Lopez tentare di recuperare gli infortunati Cossu e Pinilla, stante il rientro di Astori dalla squalifica.

LA CRONACA – Le tante assenze costringono i tecnici a schierare due formazioni diverse da quelle tipo: Thiago Ribeiro sostituisce Cossu sulla trequarti, mentre Ariaudo rileva in difesa Astori. L’attacco napoletano, retto dal solo Insigne, punta tutto sulla velocità per mettere in difficoltà la retroguardia di casa, dove Avelar continua a mostrare progressi in fase difensiva. Intorno al 20′ il furetto azzurro mette due volte i brividi ad Agazzi: prima tenta l’eurogol dalla distanza, poi colpisce un clamoroso palo dal limite dell’area, dopo aver scherzato un difensore rossoblù. Passato lo spavento, il Cagliari cerca di riorganizzarsi: Ribeiro si muove bene, ma le sue conclusioni non sono mai potenti come ci si aspettterebbe da lui, con De Sanctis sempre sicuro. Al 28′ episodio più che dubbio: Gamberini colpisce Conti in area napoletana, ma la caduta accentuata del capitano rossoblù convince Giannoccaro a non fischiare nulla. Sau non riesce a mettersi in mostra come vorrebbero i tifosi, che lo sostengono ad ogni pallone toccato: la caduta in area al 33′ gli costa un giallo, comminatogli con eccessiva severità dal fischietto pugliese. Quattro minuti dopo un corner dalla destra di Avelar induce Gamberini all’anticipo su Conti, con il pallone che finisce sulla parte alta del palo, con Behrami immobile. Un minuto prima dell’intervallo è ancora il terzino brasiliano protagonista: De Sanctis scivola nel rinvio, Avelar intercetta e tenta il pallonetto da 40 metri, con la palla che finisce alta di pochissimo.

Nella ripresa il Cagliari rientra per vincere la gara, stante l’accortezza degli ospiti, con Mazzarri che non può certo fare miracoli con due sole punte a disposizione. Al 48′ Cannavaro entra in scivolata sul cross del solito Conti, con la palla che va a colpire la traversa a De Sanctis battuto. La pressione dei rossoblù si fa costante, come al 54′ con la gran botta da fuori di un ottimo Nainggolan, che va a morire a pochi centimetri dal palo destro. Mazzarri inserisce Mesto e Vargas per Maggio e Dzemaili, poco pimpanti: l’ingresso del cileno è decisivo per le sorti della gara. Al 68′ il suo colpo di testa diretto all’angolino viene contratto da Pisano sulla linea di porta, mentre al 72′ una sua iniziativa viene deviata da Ekdal, che in area libera Hamsik che fredda Agazzi all’altezza dell’area piccola. La rete subita gela Is Arenas, che a fatica riprende a incoraggiare i rossoblù: Pulga e Lopez inseriscono Ibarbo, il redivivo Ceppelini e Dessena per modificare l’andazzo della gara, invano. I tiri di Conti e Avelar non impensieriscono granché De Sanctis, anzi è Agazzi a salvare su Vargas lanciato a rete a tempo scaduto. Il triplice fischio di Giannoccaro, che nega l’ultimo corner ai padroni di casa, punisce il Cagliari in maniera eccessiva: vince il Napoli, che ha avuto il merito di credere alla vittoria e di sfruttare una delle poche occasioni avute. La gara di domenica, contro l’Udinese al Friuli, sarà un altro bel banco di prova per la truppa di Pulga e Lopez: la classifica non preoccupa, così come la qualità del gioco mostrato anche oggi. Manca ancora un pizzico di cinismo e concretezza: ecco perché il recupero del miglior Pinilla è necessario, insieme a quello di Cossu.

[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]