Campedelli: “In cambio di Nagatomo arriveranno anche giovani neroazzurri”

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Riportiamo di seguito una lunga intervista realizzata in esclusiva da Alessio Alaimo per Tuttomercatoweb a Igor Campedelli.

Presidente, quali sono le sue sensazioni dopo aver ottenuto la salvezza?
“Abbiamo vinto una sfida veramente difficile, uno scudetto. Affrontare per la prima volta la serie A che mancava da tempo in questa piazza, rende difficile l’adattamento e l’approccio. Quindi è stata una salvezza che sento come la vittoria di un campionato. Sentivo forte il dovere di restare in questa categoria, è stato un torneo intenso. Sono state settimane molto forti e quindi è inevitabile che quando i giorni sono così, il peso del risultato diventi sempre più sostanziale. Questa salvezza è costata sangue e sudore. È stato un anno meraviglioso, esco da questi sforzi molto più soddisfatto perché ho tenuto duro e sono stato in grado di condurre il progetto anche quando era difficile farlo”.

È stato bravo a resistere e non esonerare Ficcadenti.
“Quello che andavo a cercare erano le prestazioni e il lavoro. Quindi abbiamo messo da parte il risultato e fatto un’analisi sul lavoro e le sensazioni dei giocatori. È stato fatto un bilancio con molta lucidità, cercando di isolarsi dalle pressioni. Le pressioni le recepisci, cerchi di capire se l’insoddisfazione è concreta oppure no e questo lo puoi provare vedendo le prestazioni della squadra e il suo lavoro. In serie A devi mettere in conto che puoi perdere, ma dipende come perdi. Se perdi male, perché manca qualcosa, allora il problema è serio. Ma se perdi per la qualità dell’avversario e per le giocate dei singoli, ci può stare.

Abbiamo fatto tante sconfitte, ma penso che la squadra non abbia mai perso un’identità di gioco nella quale si è spesso ritrovata. Questo valore l’ho messo davanti al risultato, perché cambiare significava rimettere tutto in discussione. Quando cambi può esserci la scintilla, ma se non scatta è peggio. Ad inizio stagione ero convinto che la salvezza passasse attraverso il gioco piuttosto che sul furore. E il Cesena in rosa ha dei giocatori di qualità, che hanno dimostrato e fatto bene. Come Parolo e Giaccherini, che hanno giocato molto bene. Per me i giocatori confermati erano un’assoluta garanzia. Le scommesse invece quelle che abbiamo fatto andando anche fuori. Perché portare certi giocatori in una neopromossa non è facile”.

A proposito di Giaccherini e Parolo: il loro futuro sembra lontano da Cesena.
“Oggi Giaccherini ha un contratto di un altro anno con noi, mentre per Parolo poi affronteremo la comproprietà con il Chievo e se la spunto io ha altri due anni. Non date tutto per scontato. Per quanto riguarda Giaccherini sono propenso a rinnovargli il contratto e lui sta valutando la mia proposta. Si è preso un po’ di tempo come è giusto che sia. Per ciò che concerne Parolo il discorso è più complicato perché è a metà con il Chievo. Le opportunità sono totali, ma di cose certe e non ce n’è nessuna perché si parte da un presupposto: prima si fa la scelta tecnica, si decide con che modulo giocare e poi vengono scelti gli interpreti. Noi vogliamo che chi resta qui condivida le nostre scelte. L’Atalanta, per Giaccherini, a giugno scorso, ha messo sul tavolo 4.200.000 euro, ma io non avevo un giocatore in grado di sostituirlo e quindi abbiamo deciso di tenerlo. Anche perché lui era contento di rimanere.
Il Cesena sa quello che vuole”.

L’Inter riscatterà Nagatomo.
“Si, noi investiremo e prenderemo qualche giovane anche dai nerazzurri”.

A giugno tornerete su Mutu?
“Ha un contratto con la Fiorentina, mi piace molto però è difficile. A gennaio eravamo vicini”.

[Daniele Mazzari – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]