Catania e Chievo attendisti, Bologna rivoluzionario

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Qui Bologna, si fa la rivoluzione!

A Bologna l’avvento come consulente di mercato dell’ex telecronista Bagni sta provocando una vera ed autentica rivoluzione. Considerando che non siamo neanche a metà del calciomercato le operazioni completate da Bagni e Co. sono state ben 14 (8 volti nuovi, 6 partenti, ma c’è da aggiungere anche i vari riscatti di comproprietà), quasi un record. In più, il nuovo Bologna partirà da un allenatore emergente: Bisoli.

La rosa ed i punti di forza

Il nuovo Bologna di Bisoli si presenterà per la prima di campionato con un mix di giocatori giovani ed esperti. Un mix si spera, per i rossoblu, davvero vincente. Dopo il fattaccio-Viviano (mancato riscatto per qualche firma, ma la motivazione “ufficiosa” ha contorni di giallo) la porta rossoblu sarà difesa dall’ex bandiera del Bari Gillet, giocatore molto cercato anche dal Catania. Anche in difesa ci saranno volti nuovi: il danese Antonsson, l’ex primavera dell’Inter Mitrovic e la promessa Rickler. Sempre in maglia rossoblu i difensori Morleo, Garics, Armada, Cherubin e Portanova. A centrocampo le vere novità sono l’ex napoletano Vitale e l’ex livornese Pulzetti (altro pallino lomonachiano). Presi pure Caidi del Cesena e Rodriguez del Genoa. Il reparto mediano bolognese potrà sempre disporre di Krhin, Pisanu, Mudingayi, Perez, Della Rocca e Casarini. Incerta la conferma di Ramirez, tentato dall’Udinese. L’attacco girerà ancora una volta sulla condizione fisica di Marco Di Vaio ed Henry Gimenez. Attaccanti “minori” gli altri: Coda, Paponi e Gavilan.

Il mercato prossimo venturo o sperato

La rivoluzione rossoblu non si è certo fermata agli acquisti effettuati fino ad ora. A giorni, Bagni dovrebbe chiudere per i due “padovani” Angel Crespo e Vantaggiato per poi buttarsi alla ricerca di due difensori, due centrocampisti, una punta e una mezza punta (data la probabile partenza di Ramirez). In difesa sono monitorati Frey del Chievo, Cuadrado dell’Udinese, Sorensen della Juventus e Pellegrino dell’Atalanta. A centrocampo “in rosso” i nomi di Parra (seguito anche dal Catania), Bogliacino del Napoli, Viola della Reggina e Donati del Bari. Come mezza punta si fanno i nomi di Castaignos dell’Inter (con cui Bagni ha una corsia preferenziale), Diamanti del Brescia e Ghezzal del Bari. Il nuovo partner di Di Vaio dovrebbe essere Caracciolo, a meno che l’ex rosanero non venga tentato dai rubli russi.

Parola di tifoso…

Non c’è entusiasmo per i tifosi bolognesi per il mercato targato Bagni. La partenza di Britos, il caso Viviano, l’incertezza sul futuro di Ramirez sono tra i principali argomenti di dissenso tra i tifosi e la società. I commenti, quindi, sono laconici: “Un mercato, fino ad ora da tre”, “abbiamo un presidente che ogni intervista che rilascia mette armonia ,sicurezza, prospettive, esempio l’altra sera ha detto non abbiamo un euro dobbiamo vendere per fare cassa e poi se rimane qualche euro compriamo qualcuno. Andiamo bene…”, “Vediamo se dopo aver venduto Britos riusciremo a comprare qualche nocciolina”, “Per ora ci siamo indeboliti, e non poco…”.

Squadra che vince, non si cambia (molto): il Chievo

Se a Bologna fanno la rivoluzione, in quel di Verona tutto sembra votato alla cristallizzazione di ciò che c’è ed ad un ritorno al passato. Certo sono andati via alcuni big come Marcolini, Costant e Mantovani, ma la squadra, alla fine del mercato, non verrà stravolta. Il segnale di continuità è espresso anche dalla scelta del ritorno in panchina di Mimmo Di Carlo, pronto a riscattare la brutta stagione vissuta a Genova ed a tornare protagonista tra i gialloblu.

La rosa ed i punti di forza

Partiti Mantovani e Costant, il nuovo Chievo di Di Carlo sembra orientato a trovare i sostituti in “casa”. Ci sentiamo di azzardare che sarà la stagione di Jokic e Rigoni, lo scorso anno relegati in panchina per fare spazio proprio ai due partenti. Ma non è da escludere anche che i nuovi “Mantovani e Costant” possano essere Acerbi ed Hetemaj, giocatori recentemente acquistati dal presidente Campedelli. Ma analizziamo per bene il Chievo: i legni saranno ancora difesi da Sorrentino, con vice Squizzi. In difesa ci saranno le solite buone prestazioni di Mandelli, Cesar, Malagò, Andreolli, Morero, Fatic e l’ex “catanese” Sardo. Centrocampo di quantità con Luciano, Bentivoglio (ma non è detto che resti), Rincon, Pinares, Grippo e i già citati Hetemaj e Rigoni. In avanti si attende una buona stagione da Pablo Granoche, il colombiano Uribe, l’ex triestino Moscardelli e il francese Thereau. Da valutare la condizione “mentale” di Pellissier: l’attaccante è stato “toccato” dallo scandalo calcio-scommesse, dunque, bisognerà vedere come ne uscirà fuori.

Il mercato prossimo venturo o sperato

Non sono tantissimi gli obiettivi del Chievo di Campedelli. Come già detto, la rosa era già abbastanza ampia lo scorso anno, e, probabilmente, si sopperirà alle partenze con giocatori “interni” (in ritiro anche qualche giovane interessante come Memushaj, Djengoue, Carretta, Dettori e Samb). In generale, però, si cerca almeno un giocatore per ogni ruolo. In difesa potrebbero arrivare Zammuto del Piacenza ed Olivi del Pescara. Tanto “rumore” a centrocampo: piacciono il peruviano Cruzado, il catanese Ricchiuti, il barese Gazzi e il reggino Sy. In avanti tutto ruota alla situazione di Pellissier: se il bomber tornerà con la testa serena allora poco si muoverà in questo reparto, in caso contrario saranno monitorati Mendicino della Lazio e Feczesin dell’Ascoli.

Parola di tifoso…

A Verona fanno parlare di se le riconferme più che gli arrivi. Se Hetemaj e Acerbi sono “in giudizio sospeso”, grande soddisfazione si ha per le riconferme di Sardo (“Un altro anno con noi, buono!”), Pellissier (“Ogni anno deve andare via, ma poi rimane”) e Sorrentino (“Altro partente di fantasia che poi rimane”). Qualche rammarico per i partenti: “Dovevamo riscattare Fernandes”, “che ce ne facciamo di Gazzi quando a quella cifra potevamo avere Fernandes?”, “Rivorrei Tiribocchi!”, “Mantovani è giusto che segua le sue ambizioni, ma a Palermo si brucerà. Scommetto che già a Gennaio torna da noi”.

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]