Catania: ecco Rolin, il “Thiago Silva” uruguayano

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CATANIA – Nei progetti della dirigenza etnea dovrà esser l’erede che prenderà l’esperienza di Legrottaglie ed il posto di Spolli, destinato prima o poi a trovar altrove nuovi stimoli per la sua carriera. Alexis Rolin è un centrale difensivo uruguayano classe 1989, la stessa età di Bellusci, e non è un caso, con l’espressione da “cattivo” che ricorda tanto le occhiate torve di Lucio, Stam o per citare un connazionale, Paolo Iglesias Montero.

Per soffiarlo alla Lazio, che lo teneva in caldo come alternativa a Granqvist, è stata compiuta una manovra di mercato niente male, strutturata nel concludere l’affare prima con la società detentrice del cartellino del giocatore, il Nacional de Montevideo, per far quindi pressione sul ridimensionare le pretese economiche più che del giocatore, del suo entourage, come sempre in Sudamerica piuttosto ampio ed ancora più venale. Ne è nato un dissidio tra agenti e presidente del Nacional, ricondotto in fretta alla ragione per il bene, economico, d’entrambe le parti. Alla fine, nonostante le alternative italiane (Lazio, Parma, Inter) ed europee mulinate dagli agenti, la scelta comune ha premiato la strategia del Catania.

Rolin firma un contratto quadriennale, al Nacional di Montevideo andrà una cifra vicina ai 3mln di euro con annessa percentuale sull’eventuale futura vendita del giocatore. Tutto è stato formalizzato via fax. Il giocatore, a meno di mancato arrivo del transfer, potrà già esser contato tra i disponibili per l’esordio stagionale contro la Roma. Un segnale importante, quello dato dalla società che, dichiarando apertamente una carenza numerica nel settore arretrato, ha provveduto a colmarla prima dell’inizio del campionato, contemperando le esigenze tecniche alle opportunità del mercato, come da programmi insomma.

A facilitare l’approdo in rossazzurro anche lo status di extracomunitario ed il posto libero lasciato ad hoc dalla società rossazzurra proprio per contrattualizzarne ancora uno, come da regolamento UEFA. Condizioni che hanno invece messo in difficoltà l’Inter, costretto a scomodare il Parma per un “parcheggio” temporaneo. Alle vie cavillose dei nerazzurri sono state preferite quelle chiare indicate dal Catania.

Già nel giro della nazionale uruguayana, reduce dall’impegno nell’Olmpiade di Londra, il difensore ha collezionato 30 presenze e segnato 3 goal nello scorso campionato della massima divisione nazionale. La carriera inizia nel 1997, con le giovanili del Danubio, ma già nel 1999 iniziano i suoi 12 anni di militanza nel Nacional de Montevideo che lo porta fino alla consacrazione in prima squadra, che lo tiene a battesimo nel Gennaio 2011, nella finale di Copa Bimbo vinta contro il Libertad. Con l’avvento della stagione successiva prende il posto di Coates, passato al Liverpool. In breve stupisce tecnico ed osservatori, tanto da valere l’interesse di mezza europa ed una cifra importante considerando l’esordio nel massimo campionato avvenuto l’8 Maggio 2011, poco più d’un anno fa.

C’è chi lo definisce il “Thiago Silva” uruguayano, chi “la muraglia”, sicuramente è un difensore roccioso.. di pietra, una pietra sulla quale costruire il futuro, quindi un Rolin “Stone”, passateci il gioco di parole, che ci auguriamo sia anche musica per le orecchie del Catania e dei suoi tifosi.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]