Catania: Giampaolo prova il 4-4-2

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Come scenderà in campo il Catania del prossimo anno, quale modulo, quali giocatori? Ed in funzione di ciò, cosa servirebbe reperire sul mercato per rendere la rosa di Giampaolo talmente competitiva da sopperire al trasferimento di Martinez e battere addirittura il record di punti stabilito quest’anno, mirando decisa al 10° posto?

Abbiamo già analizzato tutti gli scenari possibili adottando il 4-3-3, adesso concentriamoci su cosa potrebbe accadere con un centrocampo schierato a quattro, con in avanti un tandem offensivo, soluzione che a Catania manca dai tempi di Silvio Baldini. Primo dato significativo.

Nulla cambierebbe nell’assetto difensivo rispetto al modulo precedentemente analizzato; Giampaolo ha adottato il 4-4-2 anche a Siena, nell’ultima stagione trascorsa coi bianconeri, ma solo in casi d’emergenza, quando l’assenza del trequartista di ruolo rendeva complicato l’impostazione del 4-3-1-2. I risultati non sono stati molto incoraggianti, tanto da spingere lo stesso allenatore a definire il 4-4-2 come “modulo morto, che non ripaga degli sforzi fatti”.

Complicato immaginare il Catania dentro le vesti del 4-4-2, che da sempre penalizzano la fantasia a vantaggio della concretezza. Giocatori come Mascara e Barrientos, ad esempio, vedrebbero limitarsi, e di molto, la possibilità di stazionare in avanti con conseguente maggior freschezza da sfoderare negli ultimi 20 metri. Un po’ quello che lo stesso Mascara lamentava fargli difetto nel Catania di Baldini.

In un modulo del genere parecchio spazio in più troverebbero invece le seconde punte, vedi Antenucci e Morimoto, che scaricate da compiti difensivi, appannaggio dei due esterni di centrocampo, aumenterebbero la potenza “statica” di fuoco all’interno dell’area avversaria, a costo però di rischiare di rompere la squadra in due tronconi nei momenti di difficoltà.

Con un “cannoniere” come Maxi Lopez tuttavia, in grado di far reparto da solo, la presenza di una spalla fissa al suo fianco appare ad una prima analisi superflua, altro dato che non depone a favore dell’opzione 4-4-2. Come se non bastasse ciò, Trattando di esterni in mediana, Mascara, Ricchiuti e Llama avrebbero molte più chance per ritagliarsi un posto da titolare rispetto a Barrientos, poco avvezzo al gioco difensivo e, dei tre, senza dubbio quello maggiormente dotato di fantasia.

Nella zona centrale si sentirebbe inoltre la necessità di un giocatore in grado di lanciare il pallone ai compagni piuttosto che accompagnare la manovra palla al piede, affiancato da uno dotato di buone capacità in interdizione; l’unico giocatore con capacità di regista a disposizione del Catania è Federico Moretti; Ledesma, Biagianti e Carboni si troverebbero a lottare in tre per un ruolo al quale solo il biondo argentino è avvezzo, risultando così probabilmente esclusi e scontenti.

Se in avanti ci sarebbe davvero poco da chiedere al mercato, solo il vice-Lopez, una vera e propria ristrutturazione andrebbe compiuta a centrocampo, volendo adottare simile modulo; preludio di esclusioni eccellenti ed un cambio radicale di mentalità, che passerebbe dallo spumeggiante e fantasioso attacco a tre punte al più ordinato e pragmatico centrocampo a quattro a supporto di due punte.

L’ipotesi formulata non alletta già sulla carta, ed i precedenti confortano la sensazione che tra tutti i moduli possibili il 4-4-2 sia davvero quello più complesso da realizzare ed il meno adatto alle caratteristiche della squadra, sia tecniche che ormai di indole, abituata com’è a giocare con tre punte e tanta fantasia.

Probabile Formazione: Andujar, Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Capuano; Llama, Carboni, Moretti, Mascara, Antenucci, Lopez.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]