Catania, il punto: i top e flop dopo la 27esima giornata

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Non dev’essere stato facile per i giornalisti presenti al Massimino, decifrare ed assegnare i voti ai giocatori di Catania ed Inter vista la notevole differenza espressa dalle due squadre nei due tempi di gara. Nella maggiorparte dei casi si è optato per la classica media tra la votazione ottenuta nei 45 minuti “entusiasmanti” e quella relativa ai 45 minuti “imbarazzanti”.

Il top player di giornata in casa Catania è  Ciccio Lodi che ha riportato una votazione media del 6,4 contro quella che si vocifera possa essere la sua prossima destinazione ovvero la Milano nerazzurra. Di certo il centrocampista etneo non ha sfigurato, fornendo gli assist di entrambe le marcature e facilitato dalla libertà  che i centrocampisti gli hanno tributato in entrambe le frazioni.

Molto elevato il numero di passaggi riusciti al punto che il giornalista della Repubblica gli affibbia un piede “telecomandato”  a cui però si scaricano le “batterie” nella ripresa, dove la sua percentuale di passaggi errati è aumentata a dismisura quando la squadra non è riuscita più a ripartire con efficacia ed ha subito le scorribande nerazzurre che hanno portato al ribaltone finale.

Dietro di lui si posizionano, con una media voto del 6,2 , il trio Bergessio, Marchese ed Izco, con i primi due autori delle due reti del Catania, mentre il capitano argentino è stato l’ultimo a gettare la spugna, tentando sempre con straordinaria generosità (anche troppa) le ripartenze in avanti anche quando la partita poteva e doveva essere gestita con maggiore intelligenza tattica.

Il voto più alto attribuito dai quotidiani ad un giocatore del Catania è stato proprio il 7 con cui Mariano è stato premiato dalla Repubblica che lo definisce padrone della fascia destra in quanto ha coperto una vasta porzione di campo tra difesa ed attacco.

Votazione elevata per Gonzalo Lavandina, che ha lottato per tutta la partita da solo contro Juan Jesus e Chivu, peccando di lucidità ad inizio ripresa quando a tu per tu con Handanovic ha avuto la palla per chiudere la partita ma la sua conclusione forte è rimasta centrale ed è stata respinta dal portiere sloveno.

L’errore è stato decisivo per le sorti della partita, ma non si può gettare la croce addosso ad un giocatore che sgomita ogni partita per creare spazi ai compagni permettendo e favorendo lo sviluppo dell’intera manovra. Bene anche Marchese, autore del gol del raddoppio, ma calato forse un po’ troppo nella ripresa quando ha concesso troppo campo e fiducia all’ex Schelotto autore di un’ottima ripresa.

Il peggiore di giornata è risultato invece l’uruguaiano Rolin, che è stato anticipato da Palacio in entrambe le segnature, molti 4,5 per lui che sin qui era stato impiegato altre cinque volte e sempre con votazioni sopra la sufficienza. Sia lui sia Spolli hanno sbandato clamorosamente nella ripresa, peccando di esperienza e non riuscendo più ad opporsi alle avanzate nerazzurre.

Nessun cambiamento in classifica generale, dove le prestazioni insufficienti del duo di testa Maran e Gomez consentono agli inseguitori Lodi e Marchese di avvicinarsi, anche se ancora il distacco è notevole, visto che comunque il tecnico rossazzurro ha sin qui raramente steccato ed è appena alla quinta insufficienza stagionale.

Maran – 6,3778

Gomez – 6,3336

Lodi – 6,28125

Marchese – 6,2431

A parte i quattro giocatori citati sopra (Lodi, Marchese, Izco e Bergessio), il resto dei compagni è andato ben sotto la sufficienza, a cominciare dal reparto difensivo che nelle ultime partite era stato per distacco il miglior reparto del Catania.

Molto male i due centrali Spolli e Rolin, colpevoli di essersi fatti anticipare in occasione delle tre marcature, mentre Andujar ed Alvarez alternano qualche sporadica sufficienza visto che comunque il portiere argentino aveva già salvato su Schelotto quando il punteggio era sul 2 a 2; ed il terzino destro è stato autore di un primo tempo sontuoso in marcatura sul malcapitato omonimo interista.

Le pecche attribuite ad entrambi evidenziano una poca reattività del portiere argentino nelle uscite, in particolare sulle prime due reti dell’Inter, i giocatori nerazzurri hanno colpito di testa indisturbati da dentro l’area piccola, e ad un secondo tempo timido e poco propositivo di Alvarez che condizionato dall’ammonizione del primo tempo si è lasciato superare da Pereira in occasione del secondo e terzo gol interista.

Male anche Castro, da cui ci si aspettava qualcosa in più soprattutto in termini di lucidità e contributo alla fase offensiva, mentre invece il fantasista argentino andava puntualmente a sbattere contro il muro nerazzurro senza riuscire a tenere palla ed a tenere lontani gli avversari dalla propria metà campo.

Discorso simile anche per il Papu Gomez, che è scomparso nel momento topico della gara, proprio quando le sue doti di scattista e di bravura nell’uno contro uno avrebbero fatto comodo alla squadra. Dispiace perché il Papu è sicuramente il top-player dell’organico del Catania e doveva prender per mano i compagni, prendersi qualche responsabilità in più e non nascondersi sulla fascia destra lasciando campo e spazio al duo Zanetti- Schelotto.

Riepliogando i migliori tre sono Lodi – Bergessio – Marchese con le seguenti votazioni medie 6,4 – 6,2 – 6,2.; mentre Rolin chiude la classifica con la media totale di 4,7 punti.

I singoli della Giornata.

Gazzetta dello sport. Podio per Izco, Lodi, Bergessio Il peggiore: Rolin

Tuttosport. Podio per Bergessio, Izco, Lodi     Il peggiore Rolin

La Sicilia. Podio per Lodi, Alvarez, Marchese. Il peggiore: Spolli, Rolin, Castro

Corriere. Podio per Lodi, Bergessio, Marchese Il peggiore: Rolin

Repubblica. Podio per Izco, Marchese, Lodi  Il peggiore: Rolin, Spolli

Capitolo arbitro. Nel ribaltone nerazzurro ha inciso nulla la prestazione dell’arbitro Bergonzi, che ha preso la sufficienza in quasi tutti i quotidiani ed ha di contro prolungato la sua striscia negativa nei confronti del Catania che con lui non riesce proprio a vincere. Vede bene sul contatto tra Chivu e Bergessio (non era rigore), e fischia qualche fallo di troppo allo stesso attaccante argentino quando invece il fallo era stato subito da lui ed avrebbe permesso alla squadra di tenere alto il baricentro. Anche Maran, che di solito di arbitri parla poco e niente, ha sottolineato questa sfumatura nel post-gara. Affrettata e condizionante nei confronti del giocatore per il proseguo della gara, anche l’ammonizione di Alvarez a fine primo tempo.

Allenatore. Dopo settimane e partite in cui Maran ha sbagliato nulla, qualche appunto è stato mosso al tecnico rossazzurro sulla gestione dei secondi 45 minuti nella gara di domenica scorsa. L’ingresso di Palacio non è stato tamponato a dovere, il fantasista argentino ha spaccato la partita creando scompiglio e nessun punto di riferimento su tutto il fronte d’attacco. Sulle fasce Zanetti e Pereira hanno pian piano conquistato campo e giocavano in costante proiezione offensiva, tutto questo di fronte ad un Catania inerme, quasi vittima sacrificale, che ha effettuato la prima sostituzione solo a dieci minuti dalla fine della partita, quando la partita era già in parità ed incanalata sul dominio territoriale nerazzurro.

Maran non se l’è sentita di dare alla squadra un segnale negativo inserendo legna in mezzo al campo sin dalle prime avvisaglie di sofferenza, ma anzi i ragazzi non hanno snaturato il loro gioco cercando sempre di attaccare a testa bassa alla ricerca della terza rete che avrebbe chiuso la partita.  La troppa generosità e la poca esperienza ad un certo tipo di gestione della gara hanno fatto il resto, ma la prima frazione di gioco resta sin qui il punto più alto della storia rossazzurra e difficilmente verrà dimenticata dai tifosi.

Mondocatania premia come miglior giocatore Alvarez dando 7 al terzino rossazzurro autore di un’ottima prima frazione pur essendo calato alla distanza nella ripresa, la mancanza di dinamismo e di efficacia è il leit-motive nei giudizi riportati per ciascun singolo. Male Bergonzi, autore di troppi fischi “invertiti” verso la sponda nerazzurra e male anche Maran, le cui sostituzioni hanno purtroppo inciso nulla vista la tardività con la quale sono arrivate

[Giovanni Famulari – Fonte: www.mondocatania.com]