Catania-Lazio: le voci del dopo partita

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CATANIA Dalla mix zone dello stadio Angelo Massimino ecco le voci dei protagonisti di Catania-Lazio che si sono presentati ai microfoni dei giornalisti.

DAVIDE LANZAFAME (ATTACCANTE CATANIA): “Minuti importanti per rientrare in squadra e dare il mio contributo. Siamo una squadra fortissima e lo vogliamo dimostrare fino alle fine. L’obiettivo non è più un segreto, vogliamo l’Europa e ci proveremo fino in fondo. Io sto bene adesso e spero di trovare più spazio”.

GIOVANNI MARCHESE (DIFENSORE CATANIA): “Raggiunto il primo obiettivo della salvezza adesso puntiamo a quello del record e dei 50 punti. Una volta raggiunto anche quello chissà… all’Europa ci crediamo, giochiamo forse il calcio migliore a detta di tutti, perchè non crederci. Essere così in alto è una grande soddisfazione ma bisogna dimenticare quello che abbiamo fatto e giocare come se non avessimo ancora raggiunto niente. Col Napoli può essere scontro diretto, sarà dura anche per il loro pubblico ma dobbiamo andare ad imporre anche lì il nostro gioco come facciamo sempre. Siamo una squadra compatta ed è dura per chiunque passarci e Legrottaglie ci ha fatto fare il salto di qualità come dico da quando è arrivato”.

GIUSEPPE BELLUSCI (DIFENSORE CATANIA): “Non è oggi che ci nasce il pensiero delle coppe. Fino ad oggi ovunque siamo andati abbiamo imposto il nostro gioco e questo ci aveva già dato convinzione, il pensiero all’Europa ce l’abbiamo da un po’. Dopo un po’ di tempo che non giocavo da terzino ero un po’ arrugginito, io sono un centrale ma se c’è da dare una mano mi sacrifico e do tutto dove c’è di bisogno. A Napoli andiamo con sensazioni positive, se tutti i convocati interpreteranno la gara come abbiamo fatto oggi ci sarà da divertirsi”.

IGLI TARE (D.S. LAZIO): “Non volevamo pareggiare, abbiamo provato a vincere e pensato di vincere dall’inizio alla fine. Con tanti rientri ci manca il ritmo partita e la squadra non è ancora completa per gli infortuni. Il Catania sta facendo bene e a fine campionato si vedrà dove arriverà. Le due sconfitte si gestiscono non facendosi prendere dal panico, parlare poco e non pensare agli altri, guardare solo a noi. È ancora tutto nelle nostre mani, dobbiamo stare tranquilli, non cambia niente per noi”.

NICOLA LEGROTTAGLIE (DIFENSORE CATANIA): “Ho detto a tutti che con una vittoria si apriva uno scenario incredibile per noi, e tra 39 e 41 c’è un enorme differenza. Dopo il gol non potevo che andare sotto la curva, avrei voluto dividermi per andare anche sotto l’altra ma l’arbitro mi avrebbe ammonito. Noi giochiamo per loro che sono il dodicesimo uomo in campo, è giusto dedicare questa vittoria a loro. All’Inter le cose sono totalmente diverse che qui nonostante gli stessi punti, ma i momenti come questi sono momenti di crescita, i fallimenti non sono che momenti per conoscere meglio se stessi e Dio. La Nazionale? I cosiddetti esperti sono messi troppo di lato, ma se il mister mi chiamasse sarei ben felice di andare a fare un’esperienza così bella. Non sono mai stato come Cannavaro, non sono mai stato neanche un difensore vero e proprio, e fare quello che ha fatto lui è da pochi. La mia finale 2006 è qui a Catania, il mio mondiale è questo. Montella avrà un grande futuro, soprattutto se si porta dietro Legrottaglie. Scherzi a parte quest’anno gli sta servendo per fare esperienza e capire come si sta nello spogliatoio da allenatore e non da giocatore, lo stimo come uomo e come mister. Senza esagerare ma continuiamo a sognare, non vogliamo illudere nessuno perché tenere questo ritmo per 10 gare non è facile, ma ci proveremo perché vogliamo aiutare la gente a sognare”.

CRISTIAN BROCCHI (CENTROCAMPISTA LAZIO): “Sianmo un po’ delusi perchè un punto muove sempre la classifica, e lo scorso anno proprio per un punto abbiamo perso la Champions. Potevamo segnare gol sullo 0-0 ed è un peccato prendere gol da calcio piazzato, anche se il Catania è una buona squadra. È normale che ci crediamo ancora, siamo sempre lì da due o tre anni ormai, mettiamo da parte gli eccessi e due sconfitte non cancellano tutto quello che di buono fatto. Preferisco comunque vincere i due derby e perdere le due partite dopo, ma se vogliamo andare in Champions bisogna fare punti importanti come quelli di oggi. Sono contento della mia partita, non sono al 100% e in certi momenti ci vedevo doppio ma dopo tre mesi e mezzo posso ritenermi molto soddisfatto della mia partita. Il Napoli è una grande squadra ma lo è anche la Lazio, solo che hanno avuto meno infortuni di noi e chi ha tenuto duro e giocato in condizioni precarie avrebbe bisogno di ricambio, la differenza è tutta qui. Stasera speriamo che nessuna tra Udinese e Napoli riesca a vincere”.

[Daniele Lodini – Fonte: www.mondocatania.com]