Catania-Lazio 1-0: salvezza ipotecata, sguardo all’Europa …

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CATANIARichiamo d’Europa o di salvezza? Oltre 8.000 rossazzurri rispondono “presente” al Massimino; l’impianto etneo è una cornice di pubblico colorata e brulicante come una giornata di primavera qual è quella che splende sullo sfondo. Montella e Reja rischiano sapendo di rischiare. Sia Catania che Lazio si giocano molto più che il prestigio della vittoria in una domenica di campionato inoltrato. I risultati fanno punti, i punti fanno classifica, la classifica rende una stagione sorprendente od anonima. Ed allora, in campo sia Brocchi che Almiron, i grandi incerti della vigilia, con Reja costretto ad osare anche Radu sulla corsia sinistra.

Inizio col brivido. Appena due giri di lancette e Gomez, innescato in verticale, taglia fuori Marchetti in uscita per depositare la sfera in rete con un morbido tocco sotto. Il pubblico esplode, l’arbitro fischia: è fuorigioco. Gli etnei restano in avanti facendo circolare il pallone e sfruttando, sulla sinistra, la velocità si Gomez opposta alla non irresistibile progressione di Scaloni. Agli 11′ accade però sulla fascia opposta che Bergessio recuperi un pallone fermato da Dias, l’appoggi a Lodi che, rimettendolo al centro, trovi sul secondo palo proprio Gomez che libero di colpire sbaglia l’appoggio in rete di testa, apparentemente cosa facile dalla tribuna.

Accenni di Lazio solo dal primo quarto d’ora. Al 14′ tiro dalla distanza di Candreva, alto. Ai 17′ “caso arbitrale” in area biancoceleste. Sulla pressione di Gomez, Scaloni appoggia di piede a Marchetti che blocca a due mani. Il passaggio è intenzionale forse meno della presa del portiere, ma a norma di regolamento: punizione in seconda in area. Romeo sorvola. Possesso palla etneo, predominio territoriale, agli uomini di Montella manca però la stoccata in area. E’ così la Lazio che ai 26′ sfrutta le proprie ripartenze, con un suggerimento verticale di Ledesma, per innescare Mauri solo dinanzi a Carrizo, battuta al volo verso l’angolino alla sinistra del portiere che si distende, non sfiora, pallone fuori. Il Catania, che gestisce la manovra, soffre le accelerazioni improvvise della Lazio, come Bellusci, adattato a terzino, soffre l’esuberanza di Candreva, schierato esterno nel trittico di trequartisti alle spalle di Klose.

Passano 4′ dal grande spavento che Marchetti ne rabbrividisce ben più del collega, restando paralizzato quando, sul cross di Izco dalla destra, Bergessio svetta più in alto di Dias e sfiora il pallone il bastante per indirizzarlo verso l’incrocio dei pali anzi, un po’ più in alto. Al 34′ l’azione più clamorosa, Lodi in verticale per Almiron che sullo slancio supera anche Marchetti ma perde l’attimo ed anziché concludere a porta vuota si porta a sfera sul fondo, insieme alle speranze dei tifosi di veder il risultato sbloccato. Al 40′ è regolare la posizione di Bergessio che si lancia in area prima di esser fermato dalla bandierina del sig. Viazzi d’Imperia. Il pubblico sbotta, forse non lo sa, ma ha ragione, come sulla punizione non concessa da Romeo su Gomez nell’azione precedente. Ai 44′ debole tiro di Izco. Al 45′+2′ parata strepitosa di Carrizo sulla linea quando, dal calcio di punizione di Candreva, una inzuccata sotto misura rischiava di beffare il Catania. La bandierina del secondo assistente di Romeo si alza, ma non toglie meriti al portiere argentino.

Ripresa ed il Catania riparte forte. Insidioso il cross basso di Bergessio che la difesa laziale allontana solo dopo una serie di rimpalli fortunosi, quindi ai 47′ tiro di Gomez dai 24 metri, a lato. Ai 53′ Hernanes liberato al tiro da un velo di Klose, Carrizo fa buona guardia sul proprio palo. Ai 55′risposta del Catania con Gomez che serve Almiron al limite, tiro dall’argentino ma come il collega, anche Marchetti si fa trovare pronto sul palo più vicino. Al 57′ il gioco del fuorigioco libera Klose a tu per tu con Carrizo, provvidenziale chiusura di Spolli sul tentennamento del tedesco nel concludere a rete. Accade poco fino al 67′ quando uno stanchissimo Barrientos, in ombra per tutta la gara, fa posto a Llama che s’inverte di fascia con Gomez. Al 71′ disperata sforbiciata volante di Spolli ad anticipare Klose, tanto efficace da non concedere neanche l’angolo.

Un angolo invece se lo procura Bellusci quando è l’unico a credere in una respinta lunga su punizione di Lodi. E’ il primo tiro dalla bandierina del secondo tempo, Lodi mette al centro, il pallone spiove senza contatto fino a trovare la zampata di Legrottaglie che sfonda il muro davanti la linea di Marchetti mettendo dentro il suo quarto goal stagionale, il secondo interno e sempre a squadre romane: dopo la Roma, la Lazio. Esulta il pubblico etneo, Reja non può che osare il tutto per tutto: dentro Kozak e Rocchi nel giro di pochi minuti. Ai 86′ tiro dalla distanza di Mauri, Carrizo blocca. Ai 89′ Lodi tenta la prima rete su azione, ma nella propria porta, palo di testa, sulla respinta Mauri prende la palla, si lascia cadere, ammonito. Finale di partita incandescente, Reja espulso per proteste nei cinque lunghissimi minuti accordati da Romeo. Vince 1-0 il Catania 1-0, sei punti nel doppio turno casalingo, lo stesso risultato maturato sette giorni fa contro la Fiorentina, stessa sofferenza, stessa capacità di stringere i denti, non mollare, far prevalere la determinazione a vincere, lo spirito di squadra: qualcosa di intangibile ma riscontrabile tanto nell’azione del goal realizzato che in quelle, non poche, dei goal scongiurati dagli etnei. Soglia psicologica della salvezza acquisita per i rossazzurri, adesso si punterà ad altro.

Ed è festa sugli spalti, festa vera, si gioisce per l’inizio della primavera, della nuova stagione… sì ma quella del Catania.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]