Catania, Maran: “Per me qui è l’apice della mia carriera”

481

MASCALUCIA (CT)Ieri è stato il giorno tanto atteso, da Maran e non solo. La pazienza di aspettare il termine dei play-off, osservata dalla società, è giovata; la pazienza di attender i primi risultati, da parte dei tifosi, gioverà a partire da adesso. Nella sala conferenze della sede sociale di Torre del Grifo, la dirigenza etnea presenta il successo di Vincenzo Montella, Rolando Maran, lo scorso anno allenatore del Varese.

Conferenza Integrale: inizia il Presidente Pulvirenti dando il benvenuto a Maran. “Contratto biennale per Mister Maran, abbiamo messo per sicurezza una clausola rescissoria, ma non dirò l’importo. Abbiamo avuto fin dall’inizio le idee chiare per il dopo Montella, abbiamo parlato con altri allenatori ma la scelta iniziale cadeva proprio su di lui. Ha voglia e motivazioni e noi da sempre puntiamo principalmente su questo. E’ stata un’idea di tutto lo staff societario. Volevo ricordare,  in questa sede, che la società ha sostituito tutti i suoi componenti dimissionari e siamo sulla strada giusta  per continuare a crescere.

“Personalmente sono rimasto male per la partenza di Montella, ma vedendo in Tv mister Zeman che annunciava il suo addio dal Pescara mi sono fatto un’idea di  come si ci comporta nel calcio. Chi viene a Catania deve venire con la voglia di allenare in una piazza importante e in una società solida. Gli devono brillare gli occhi.

Sergio Gasparin (Direttore Calcio Catania): “Maran arriva a Catania con un contratto di 2 anni accompagnato dal secondo, Mararer. Da anni i due formano un binomio di esperienza e stima reciproca. Il preparatore dei portieri ed il preparatore atletico saranno sostituiti. Maraner e Irrera si occuperanno dell’area  tattica. Saranno in tutto cinque le unità che collaboreranno con il mister alla guida della squadra. Faccio i migliori auguri al nuovo mister. L’aspetto relativo al modulo tattico?  In questi anni il modulo è stata sempre su una disposizione tattica del 4 3 3. Noi vogliamo perseguire questa strada.  Inoltre aggiungo che, avere un modulo tattico di riferimento è fondamentale ma è fondamentale essere flessibili tatticamente impiegando durante il campionato diversi moduli tattici, questo va visto come un valore e non un limite. Il Mister nel passato ha giocato con diversi moduli  e ha sempre alternato i propri moduli in base al valore e alle caratteristiche organiche della squadra. Mercato? Come ho detto nelle precedenti conferenze non c’è un solo giocatore che ha lasciato la società.  Il dolcetto al mister e alla tifoseria? L’aver tenuto il gruppo per me è aver dato alla tifoseria troppo glucosio. La società ha sempre lavorato sul capitale umano e i giocatori sono cresciuti nel tempo. Questo rimarrà sempre fedele negli anni.”

Mister Maran (Allenatore Catania): “Per me è un sogno essere qui come responsabile dell’aria tecnica del Catania Calcio. Per me è l’apice della mia carriera. Lavorerò in una società splendida, solida e in un centro sportivo magnifico. Non vedevo l’ora di venire a Catania e ho tanta voglia di cominciare a lavorare in questa piazza prestigiosa. Se è arrivata ora la chiamata in serie A significa che ho meritato adesso di fare questa esperienza. Ho da sempre cercato di dare sempre me stesso e adesso  il lavoro mi è stato ripagato.

“Il derby con il Palermo?  Ci penso tanto, però non è il momento di parlare di questo. Non sono un difensivista anche se ero un difensore, mi piace la fase di possesso. Ho sempre cercato di trasmettere ai miei giocatori il concetto di poter sbagliare e avere il coraggio di farlo. La differenza in campo comunque la fanno i giocatori. Marino al Catania? A me la concorrenza ha sempre fatto piacere, soprattutto perché  adoro Marino, sia come uomo che come allenatore. Io sono Maran e lui è Marino, non devo confrontarmi.

“Adesso sta a me fare bene. Cominciare con un progetto biennale può dare stimoli. Mercato? Vedremo con la società chi resta e chi va, ma sicuramente l’allenatore spera sempre che rimangano tutti. L’esperienza a Brescia non è stata traumatica. Anzi è servita per crescere. Mi ha dato visibilità anche se sono convinto che potevamo raggiungere la promozione. Sarà un campionato molto impegnativo. Non ci sono squadre cuscinetto.

“In caso di promozione in serie A del Varese avrebbe avuto la tentazione di rimanere?
(domanda suggerita da Antonio)

Una piazza come Catania è una piazza molto importante. Ho tanto affetto per la società e la città di Varese che mi ha accolto benissimo,  ma la chiamata Catania era così prestigiosa che non potevo rifiutare.

“Cosa vorrebbe che avesse del suo Varese, se non il modulo, il suo Catania?
(domanda suggerita da Giancarlo Lionti)

“Quando una squadra è costituita in un certo modo è da folli cambiare la mentalità tattica. Stavo programmando la prossima stagione con il Varese proprio con il modulo tattico del Catania. La flessibilità è importantissima nel modulo tattico. Non ci si può fossilizzare in un solo modulo. Credo che per fare calcio bisogna attaccare sempre gli spazi e le profondità. I concetti sono questi secondo me. Il lavoro è provare certi schemi e portarli sul campo in modo da avere dei automatismi che a me piacciono.

“Pensa che Kurtic e De Luca siano pronti alla serie A magari in maglia rossazzurra?
(domanda suggerita da Mario, Mirko Vinci e Cristian di Bella)

“De Luca ha fatto bene a Varese. A Catania ci sono giocatori molto bravi anche se ho affetto per De Luca.

“Al momento di parlare di ciclo tecnico a molti tecnici passati da Catania è venuto il mal di pancia. Secondo lei manca qualcosa a questo club perché un tecnico possa decidere di restare anche in presenza di offerte di altri club?
(domanda suggerita da Giuseppe)

“Sono troppo felice di essere qui e non vedo l’ora di mettermi a lavoro, mi piace a stare sul campo. Il resto non conta. Ho pensato al progetto e secondo me c’è la possibilità di fare bene.

[Giuseppe Puglisi – Fonte: www.mondocatania.com]