Catania-Parma: la presentazione della sfida

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PRESENTAZIONE DELLA GARA – Settimana dura, difficile in casa Catania. Scelte importanti, decisive per il proseguo del campionato. Rossazzurri a quota ventidue in classifica, in media salvezza, con un punteggio però troppo basso se confrontato alle aspettative di tifosi e dirigenza.

Questo ed il clima ormai teso all’interno dello spogliatoio rossazzurro hanno portato la società rossazzurra ad optare per il cambio alla guida tecnica, affidando la conduzione della prima squadra a Diego Simeone, argentino sì ma con un grande passato nel calcio italiano del quale è sicuramente profondo conoscitore.

A lui il compito di sfatare, già da domani, quello che ormai è un tabu in casa Catania: la vittoria lontano dal Massimino. Mai arrivata quest’anno, l’ultima risale alla scorsa stagione, quando all’Olimpico di Roma decise un goal di Maxi Lopez contro la Lazio.

Simeone ha avuto meno di una settimana per lavorare con la squadra che ha deciso di portare in ritiro da giovedì, al fine di conoscere meglio giocatori ed ambiente rossazzurro. La realtà in casa Catania parla adesso di mancanza di alibi: nessuna scusa, la forza tecnica c’è, l’allenatore è stato cambiato, ora parola a campo e giocatori per un girone di ritorno da protagonisti.

Chi al Catania c’è già stato e ne è uscito bene e da vincitore è Pasquale Marino, autore di una meravigliosa promozione in A e di una bella, quanto sofferta, salvezza al primo anno in massima serie.

L’ex tecnico etneo, ora allenatore del Parma, è pronto a ricevere i rossazzurri al Tardini. La sua squadra è reduce dalla brutta sconfitta rimediata a Brescia con un sonoro 2-0. Classifica che, così come per il Catania, non sorride ai gialloblu che sono alla ricerca di punti dopo l’impresa di Torino dove il Parma, appena tre giornate addietro, si è imposto col punteggio di 4-1 sulla Juventus. Nel mezzo un’altra sconfitta, arrivata col Cagliari, causa la doppietta di Acquafresca ed i micidiali errori arbitrali. E Ghirardi, presidente del club, si augura che la squadra faccia bene.

CAPITOLO FORMAZIONI

Due le ipotesi in chiave Catania: 4-2-3-1 o 4-3-1-2. Simeone sta ancora valutando cosa e come attuare. Il tempo per conoscere i suoi uomini non è tanto ma l’impostazione è chiara: Maxi Lopez va supportato, non può essere lasciato da solo in avanti, rischia di non concludere nulla. Probabile in questa prima fase la prima delle due ipotesi descritte: difesa già chiara e confermata; in avanti a destra l’imprescindibile Gomez, a sinistra uno tra Llama e Mascara; al centro Ricchiuti. In mediana, con questo trio di qualità lì in avanti, magari solo tanta sostanza e gente che porta preziosa legna, con Carboni, Ledesma e Biagianti a contendersi due posti da titolare.

Catania (4-2-3-1): Andujar; Alvarez (Bellusci), Silvestre, Spolli, Capuano; Carboni, Ledesma; Mascara; Ricchiuti; Gomez; Lopez.

In casa Parma formazione già fatta. Marino ha tutta la rosa a disposizione, fatta eccezione per Paci (squalificato) e Pisano che continua ad allenarsi a parte. L’ex tecnico rossazzurro, così come consuetudine delle sue squadre, scenderà in campo col tridente offensivo composto da Crespo, Giovinco e Palladino. Centrocampo a tre, difesa a quattro, resterà fuori Morrone, in panchina.

Parma (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Valiani, Dzemaili, Candreva; Giovinco, Crespo, Palladino.

UOMINI CHIAVE

Mascara: il capitano, dopo essere stato fuori per infortunio e non solo, avrà l’opportunità per riproporsi.

Lopez: nessun alibi per lui. Simeone non lo lascerà solo, ma gli affiancherà o una seconda punta oppure tre trequartisti che lo aiuteranno ad aumentare il numero di goal nella classifica marcatori.

Crespo: giocatore di esperienza, sempre temibile, soprattutto su palla inattiva.

Giovinco: grande velocità ed imprevedibilità. Lavoro super per gli esterni di difesa etnei.

[Fabio Alibrio – Fonte: www.mondocatania.com]