Catania Pro & Contro: Dov’è Finito Mascara?

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Pro – Ciò che appare maggiormente in risalto in questo Catania è il dato riguardante la difesa: 12 gol subiti in 14 gare vogliono dire un media di neanche un gol preso a partita. L’equilibrio trovato da Marco Giampaolo è da squadra di alta classifica dato che il Catania ha lo stesso numero di gol subiti del Milan capolista. I nostri difensori si stanno rilevando tra i migliori dell’intero campionato: Silvestre è, forse, alla sua migliore stagione in Italia.

Non si riesce a capire come mai il ct dell’Argentina non pensi a lui, anche considerando gli svarioni difensivi dell’albiceleste agli ultimi Mondiali e il grave infortunio incorso a Samuel. E chissà se non ci pensi pure Prandelli: Matias ha il passaporto italiano, se in nazionale ci vanno i “naturalizzati” Ledesma e Amauri, perché non sognare?

L’altro protagonista è Terlizzi: come ogni anno parte da dimenticato (chiuso da un buon Spolli) ma piano piano si conquista la maglia da titolare. Quest’anno poi è il goleador aggiunto della squadra di Giampaolo. Attento e preciso, sembra aver dimenticato la brutta abitudine di litigare con Lo Monaco. E poi i due esterni: Potenza e Capuano (ma una nota di merito va anche ad un ritrovato Alvarez). Molti dicono che sono l’anello debole della squadra ma il loro lavoro è davvero fondamentale. Potenza non si esprimeva a questi livelli da diversi stagioni, Capuano è fondamentale in zona cross (e in zona tiro). Non dimentichiamoci anche di Bellusci (bravo ma sfortunato) e Marchese (forse il meno in forma). Un reparto da oscar.

Contro – Paradossalmente, l’anello debole della squadra è la gestione offensiva da parte di mister Giampaolo. Paradossalmente in quanto le qualità ci sono, eccome! Maxi Lopez è cercato da mezza Europa, Morimoto, fino allo scorso anno, piaceva al Manchester di Ferguson, Antenucci ha gonfiato le porte di serie B 24 volte la scorsa stagione. Ed in più mezze punte del calibro di Mascara, Gomez, Barrientos e Ricchiuti fanno invidia a molte squadre della nostra serie A. E allora qual è il problema? Molti dicono che sia il modulo di Giampaolo che prevede un’unica punta. Modulo o meno, è evidente una gestione sbagliata del reparto offensivo. Se contro la Lazio Morimoto è stato praticamente a guardarsi la partita non è colpa del giapponesino. Giampaolo ha il compito di trovare una soluzione anche perché non si può sperare sempre nella zuccata vincente di qualche difensore. E per di più si bruciano patrimoni della società che rispondo al nome di Lopez, Antenucci e Morimoto (ed anche di Mascara).

Su – Se Terlizzi e Silvestre dormono sogni tranquilli anche quelle poche volte che vanno a vuoto è grazie ad un altro baluardo del reparto difensivo del Catania: Mariano Andujar. Il portierone di Buenos Aires si sta rivelando come uno dei migliori d’Europa. Difficile, a questo punto, che il ct dell’Argentina gli preferisca ancora Sergio Romero. Contro la Lazio sfodera un partitone spegnendo i sogni di vittoria di Hernanes, Zarate e Mauri. Non può nulla sulla conclusione di Hernanes che porta al pari biancoceleste. Un portiere così affidabile a Catania non si vedeva dai tempi del Pantanelli di serie B. Chissà a Palermo quanto rosicano per non averlo aspettato nel 2006…

Giù – A malincuore, diciamo Peppe Mascara. Ma non è tanto per i demeriti suoi, ma quanto per il non riuscire ad entrare nella tattica preparata da Marco Giampaolo. Spesso corre in campo alla ricerca di una posizione che esalti le sue immense qualità, ma non riesce a trovarla. Contro la Lazio Giampaolo gli affianca Llama, il che per Peppe è ancora peggio: tutti e due nascono come giocatori perfettamente intercambiabili e finiscono, difatti, per pestarsi più volte i piedi. Giampaolo pensa bene di sostituirlo nella ripresa, ma dovrebbe pensare anche a ritagliargli una posizione a lui più consona.

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]