Catania: “Punto” di PartenzA!

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Al Luigi Ferraris di Genova va di scena Sampdoria – Catania. Due squadre in un periodo non semplice, dove gestione e risultato vengono spesso meno.

Giampaolo è costretto a cambiare molto, vuoi per necessità, vuoi per scelte tecniche. Assenti Capuano, Spolli e Terlizzi in fase difensiva, il tecnico etneo preferisce Alvarez a Marchese sull’out sinistro, schierando invece Bellusci, come previsto, al centro della difesa in coppia con Silvestre. A centrocampo non c’è Biagianti, spazio a Carboni che supporta Ledesma, Izco, Gomez e Mascara. In attacco c’è Lopez, preferito ad Antenucci, mentre è Ricchiuti a restare fuori in linea mediana.

La Sampdoria scende in campo col 4-4-2: Curci tra i pali; Zauri, Gastaldello, Lucchini Ziegler sulla linea difensiva; Koman, Palombo, Tissone Guberti in mediana; Marilungo e Pazzini ad insidiare la porta di Andujar.

Il Catania va in campo determinato, prova subito a rendersi pericolosi: Maxi Lopez dà l’impressione di essere in partita, Gomez e Mascara riescono però raramente a superare il centrocampo. La prima grande occasione è proprio rossazzurra: al quattordicesimo Mascara mette dentro da calcio d’angolo, Bellusci stacca di testa indisturbato a centro area, mandando però sul fondo.

E’ l’unico sussulto della squadra di Giampaolo. La Sampdoria prende il sopravvento, seppur sterile. Niente o quasi da annotare sul taccuino, se non una conclusione di Koman dal limite bloccata da Andujar sul finire del primo tempo ed una serie di angoli più che inutili.

L’intervallo è utile a riordinare le idee da entrambe le parti ma la ripresa è noia. I ritmi non decollano, nessuna delle due squadre riesce a prendere il sopravvento sull’altra.

Si procede così verso un inevitabile 0-0. Un buon punto per una prestazione poco convincente. Manca la fase offensiva, bene quella difensiva. L’ultimo gol segnato dal Catania in trasferte ufficiali risale al 18 settembre scorso quando, in campionato, impattò 1-1 in casa del Milan. L’autore del gol siciliano fu Capuano al 27’: da allora si contano i restanti 63’ di quel match, più le intere partite di campionato perdute per 0-1 contro Lecce e Genoa, per un totale di 243’ di digiuno esterno ai quali si aggiungono i novantatre di oggi.

Unico elemento positivo il numero zero alla voce goal subiti. In trasferta non accadeva dal 7 febbraio 2010 quando il Catania, nell’ultima sua vittoria esterna, vinse 1-0 con goal di Lopez. Da allora, compreso oggi, sei vittorie e sei sconfitte.

Serve concretezza, bisogna osare. Con l’Udinese per vincere, senza ma, né però.

[Fabio Alibrio – Fonte: www.mondocatania.com]