Catania-Udinese: curiosità e aneddoti

289

La sconfitta (immeritata) di domenica scorsa allo Juventus Stadium ha ridotto ma non estinto le possibilità di conquistare un posto per la prossima Europa League. Il nostro presidente lunedì sera, in una nota trasmissione sportiva locale, ha dichiarato che il Catania lotterà fino alla fine per qualificarsi, e ha inoltre spiegato a tifosi e giornalisti che il progetto stadio è più avanzato di quanto non si creda. Se mi chiedessero di scegliere tra una qualificazione in Europa entro le prossime due stagioni ed un nuovo stadio di proprietà della società etnea entro i prossimi due anni opterei di gran lunga sulla seconda possibilità, voi?

Da adesso in poi comunque ci vuole un cammino impeccabile per non vedere staccare le antagoniste in questa corsa “Europea”, e lo si deve portare avanti sin dalla prossima giornata, quando di fronte avremo l’Udinese, un vero scontro diretto. I friulani, che distano un solo punto, si sono notevolmente indeboliti dopo la campagna acquisti estiva, vedendo sfumare  subito, su rigore a cucchiaio (parato) di Maicosuel, l’entusiasmo derivante dalla conquista dei preliminari di Champions.  Dopo la cocente eliminazione subita contro i modesti portoghesi dello Sporting Braga,  i bianconeri  sono partiti malissimo in campionato ed in Europa League, fuori già nella fase a gironi. La caparbietà di Mister Guidolin e la rinascita di un talento come Muriel, accanto al grande Di Natale, hanno fatto ridestato le sorti friulane che a dieci giornate dal termine ritrovano un panorama europeo.

I precedenti tra Catania e Udinese al Massimino dicono: sei vittorie etnee, tre udinesi e un pareggio. Particolare curioso, le sconfitte sono maturate tutte con lo stesso risultato zero a due, la più romantica per i nostalgici del calcio anni 80 è sicuramente quella della stagione 1983/84 con doppietta del grandissimo Zico, la più recente quella della scorsa stagione con reti di Di Natale e Fabbrini. Sono state molte le partite significative tra Catania e Udinese al Massimino, ma per la prima volta da quando scrivo questa rubrica, non voglio ricordare una partita di campionato, bensì una sfida di Coppa Italia che un po’ tutti i tifosi etnei portano nel cuore. Infatti quella partita portò la prima “storica” qualificazione ad una semifinale di Coppa Italia.

Naturalmente sto parlando del quarto di finale di ritorno della Coppa Italia 2007/08 giocato il pomeriggio di mercoledì 30 gennaio 2008. Il Catania allenato da Mister Baldini, aveva iniziato in maniera discreta il cammino in campionato ed era arrivato a giocarsi i quarti di finale di Coppa riuscendo nell’impresa di eliminare agli ottavi di finale il blasonato Milan vincendo due a uno a S.Siro per poi pareggiare il ritorno al Massimino per una rete a uno. Quella fu una particolare edizione della Coppa Italia, perché dopo quasi trentanni tornò a giocarsi soltanto tra le quarantadue società di serie A e B, e perché per la prima volta dalla stagione 1979/80 prevedeva la finale secca. Come sede della Finale fu scelta Roma, e tuttora è la città capitolina a ospitare l’evento finale della Coppa nazionale.

L’andata del quarto di finale contro l’Udinese, dopo una divertente e rocambolesca sfida, si concluse con il risultato di tre a due per i friulani, ma i due gol realizzati in trasferta diedero molte speranze di qualificazione alla squadra di Baldini. Ci furono polemiche nei giorni precedenti alla partita, per la scelta della Lega, di far disputare l’importante sfida di mercoledi’ alle 15, causando molti problemi ai tanti tifosi che a quell’ora erano impegnati nelle loro attività lavorative. Nonostante l’antipatico orario, però, eravamo in ben 7000 tra gli spalti a sostenere i nostri colori quel giorno. C’era entusiasmo e dopo la grandissima promozione di due anni prima, quella semifinale sarebbe stata un’altra splendida conquista.

I bianconeri allenati da colui che ci aveva portato in serie A (Mister Marino) e che avevamo sconfitto un mese prima in campionato per due reti a zero con una doppietta di Mascara, schieravano quel giorno tra gli altri, il “vecchietto” Chimenti tra i pali, l’attuale centrocampista partenopeo Inler, il centrocampista Candreva ora alla lazio e l’attaccante Pepe. La partita iniziò e ricordo un grandissimo entusiasmo sugli spalti, ma ci pensò Pepe a gelare un atmosfera scaldata dall’entusiasmo e da un bellissimo sole “primaverile” ( anche se si giocava a gennaio). Infatti dopo appena un minuto di gioco ci fu un corner dalla sinistra, la palla lanciata a mezza altezza in area di rigore passò tra una selva di gambe, e Pepe con una zampata spinse la palla in rete. Zero a uno. Ora tutto diventava più difficile, si dovevano fare almeno due reti per passare il turno.

Noi, smaltita la delusione per il gol subito, ricominciammo a cantare più forte di prima perché capimmo che i ragazzi avevano bisogno del nostro supporto, e il Catania reagì subito, infatti al quarto minuto il nostro Sardo mise dentro un cross dalla destra e Mascara di testa indirizzò il pallone fuori a pochi centimetri dal secondo palo. Al settimo minuto i friulani sferrarono un nuovo attacco con Floro Flores, ma Bizzarri si fece trovare pronto. La partita fu da subito bellissima e intensa. Dopo alcuni attacchi non pericolosi da entrambe le parti, il Catania sfiorò il gol al ventottesimo, Sardo fece un nuovo pericoloso cross da destra e Peppe Mascara a porta vuota mancò clamorosamente il pallone. Mani tra i capelli per tutti i tifosi che cominciavano a preoccuparsi visto  il tempo che scorreva inesorabilmente.

Al quarantacinquesimo fortunatamente il difensore bianconero Ferronetti trattenne Mascara in area di rigore e l’arbitro fischiò il penalty! Spinesi andò dal dischetto e battè Chimenti! Uno a uno! La speranza e l’entusiasmo tornarono tra gli etnei in campo e quelli sugli spalti e ci fu anche il secondo curioso bacio sulle labbra tra il Gabbiano e Vargas dopo il “ primo bacio “ scoccato nella partita di campionato contro il Milan. C’avevano preso gusto..

Si andò al riposo con il risultato di parità, fondamentale per giocare a viso aperto la restante parte della gara. Iniziò il secondo tempo e i rossazzurri spinti dal fantastico pubblico conquistarono il terreno di gioco. Al cinquantunesimo minuto Spinesi non sfruttò un bellissimo assist di Martinez, e al nono minuto dopo un incursione di Pepe neutralizzata da Bizzarri, il nostro “topolinik” Mascara ebbe un’altra clamorosa occasione da gol, fece un’ottima incursione centrale e dopo aver saltato il portiere dell’Udinese col corpo sbilanciato tirò il pallone fuori a porta sguarnita! Il tempo passava e tutti sognavamo il gol della qualificazione che non voleva arrivare!

Ormai i friulani erano chiusi nella loro metà campo, alla difesa disperata del preziosissimo pareggio, gli etnei dal canto loro gettarono il cuore oltre l’ostacolo alla ricerca del goal qualificazione. Al minuto 73 ennesimo colpo per tutti i cuori rossazzurri , Mascara liberò Spinesi che tutto solo davanti a Chimenti si fece ipnotizzare e calciò fuori il pallone. La porta sembrava stregata! Arrivò il novantesimo e le speranze dei 7000 sugli spalti erano ridotte all’ossicino, serviva un autentico miracolo per conquistare la prestigiosa semifinale. E il miracolo arrivò! Vargas scattò sulla fascia sinistra, mise un cross basso al centro dell’area di rigore e il giapponesino Morimoto si avventò come un falco e con un colpo di destro mise la palla alle spalle di Chimenti! Gol!!!!!!!! Due a uno! Ad un minuto dalla fine. E storica qualificazione!

In curva l’entusiasmo coprì la ragione! Eravamo tutti uno sopra l’altro, e dopo qualche secondo mi ritrovai a svariati metri dal mio posto! La gioia fu davvero tanta! Un momento che difficilmente scorderemo. Approdammo così in semifinale, dove avremmo affrontato la Roma. Con i giallorossi perdemmo uno a zero all’andata all’Olimpico con gol di Totti, e al ritorno al Massimino pareggiammo zero a zero dopo una scialba prestazione. Talmente scialba e senza grinta, che indusse il pubblico dell Nord a cantare verso l’allora direttore, sventolando i biglietti in alto: “Coi nostri soddi, accattati i medicinali!”

Resta il ricordo di una bellissima avventura, conquistata dopo la vittoria contro l’Udinese. Avventure che continueremo a vivere finché esisteremo, perché siamo etnei e ce ne vantiamo!

[Ettore Attanasio – Fonte: www.mondocatania.com]