Centrocampo solido e dinamico, attacco pungente, retroguardia ordinata: scopriamo lo Slovan

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Non sarà una sfida impossibile, ma neanche così semplice quella di stasera, per la Roma. Lo Slovan Bratislava, compagine che negli ultimi anni ha palesato una crescita esponenziale sotto il profilo tecnico e tattico grazie ai preziosi insegnamenti di mister Weiss – che è, contemporaneamente, allenatore dello Slovan e ct della Nazionale slovacca – è una squadra da non sottovalutare, nonostante non possa ancora essere considerata una big del calcio europeo.

Tenace in retroguardia, roccioso in mezzo al campo, dinamico e pungente in avanti, lo Slovan fa della velocità la sua arma principale, sospinto dal duo di mediani Milinkovic e Kolcak che garantiscono alla squadra un ottimo tempismo sia in fase di costruzione di gioco che di copertura – soprattutto il secondo, ragazzo classe ’90 attualmente nazionale under 21, molto bravo in fase di interdizione. Occhio ai rapidi esterni di centrocampo: Kladrubsy da una parte, ala destra classe 1985 rapido nel dribbling, e Zofcak dall’altra, più esperto, nazionale slovacco, abile nella corsa e nel cross.

In retroguardia, a protezione della porta difesa da Putnocky, un tandem roccioso e ordinato composto da Marian Had, esperto centrale ex Sparta Praga, e Dobrotka, pilastro della retroguardia dello Slovan, in forza alla squadra slovacca da oramai sei anni – team con cui ha disputato finora centotrentasette partite dimostrando tra l’altro, in questi anni, un’ottima capacità di fare gol (undici realizzazioni). Bagayoko da una parte, Cikos dall’altra, si occuperanno della fase difensiva sulle fasce.

In avanti, a completamento del geometrico 4-4-2 che questa sera sarà contrapposto al 4-3-3 di Luis Enrique, la coppia d’attacco SeboLacny. Il primo, classe ’84, attaccante anche della Nazionale – con la quale, dal 2006 a oggi, ha collezionato dieci presenze e sei gol – è una punta vecchio stampo, fastidiosa nel pressing, abile nella corsa e nel gioco aereo. Con un passato ai Rangers Glasgow e al Valenciennes, Sebo vanta un’ importante esperienza europea, che di certo potrà risultare utile in campo internazionale. L’altro attaccante, Milos Lacny, più giovane e dinamico (è del 1988) è una seconda punta che tende spesso ad allargarsi sfruttando i lanci in profondità dalle retrovie.

Due gli indisponibili: Stepanovsky, centrocampista, e Ivana, attaccante. Assenze importanti ma non fondamentali per uno Slovan che, senza dubbio, ha risorse importanti a disposizione per poter mettere i bastoni tra le ruote a una Roma che dovrà porgli molta attenzione.

[Alessio Milone – Fonte: www.vocegiallorossa.it]