Con il Marsiglia la gara spartiacque della stagione

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Massimo Moratti, nella serata di ieri, l’ha definita “Gara spartiacque della stagione”. Stagione nera per i nerazzurri i quali hanno abbandonato da subito la lotta per lo Scudetto, in maniera sfortunata la corsa alla terza Tim Cup e, dopo la serie continua di sconfitte, anche la ricerca del terzo posto, l’ultimo utile per la conquista della Champions League tramite play off. Gara spartiacque, quella contro l’OM, per diversi motivi. Per potersi regalare un gioia in una stagione piena di ombre. Il Marsiglia non è il Real Madrid, ne tanto meno il Barcellona e nella gara d’andata si è dimostrata sì una squadra con qualche individualità interessanti, ma non certo un complesso imbattibile. D’altronde, i francesi, nelle ultime quattro gare di Ligue 1 hanno raccolto la miseria di due punti. La vittoria dell’andata è stata senz’altro frutto del momento buio e della distrazione palese dei nerazzurri.

Un ultimo guizzo in Champions, insomma, prima del saluto alla competizione, nella prossima stagione. Moratti vuole questo, non soltanto per una questione di prestigio, ma anche per un ritorno economico. Il passaggio del turno, più i premi e gli incassi del girone e dell’ottavo, possono di fatto ammortizzare la perdita degli introiti per l’accesso alla Champions, un qualcosa che la prossima stagione non verrà iscritto a bilancio. Una perdita anche per il mercato nerazzurro, vista la minore quantità di fondi da poter spendere.

Non solo economia però, ma anche prestigio, si diceva. I nerazzurri, campioni d’Europa due stagioni orsono, ed eliminati ai quarti di finale lo scorso anno (non fosse stato per l’inesperienza tattica di Leonardo, l’Inter se la sarebbe giocata in semifinale contro il Manchester United), non possono permettersi di uscire dalla competizione contro una squadra modesta come l’OM. Moratti si affida all’orgoglio e allo spirito della vecchia guardia, tesa alla ricerca di un ultimo sussulto d’orgoglio. Se si passasse il turno , si potrebbe sperare in un altro accoppiamento ‘morbido’ evitando così le fortissime spagnole.

Una vittoria anche per poter rasserenare il clima intorno all’allenatore. Nonostante le smentite (vedi il caso Mourinho del 2008), Massimo Moratti ha in testa Andrè Villas-Boas per ricostruire la sua Inter. Un progetto futuro, però, in quanto il presidente intende andare avanti (sino a fine stagione, tragedie sportive permettendo) con Claudio Ranieri, ‘salvato’ domenica scorsa dalla papera di Carrizo e dal gol di Milito. L’uscita della Champions significherebbe, al 99,9%, esonero per il tecnico romano. Sta perciò a Ranieri fare le sue scelte giuste, ponderare al meglio ogni decisione e congelare la panchina, sino alla fine di questo ‘anno orribile nerazzurro’.

[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]