E. Cataña: “Gomez di un altro pianeta. L’Inter..”

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Edmondo ritorna. Seconda intervista dell’uomo misterioso che dopo ogni partita di campionato racconta le sue impressioni agli amici della redazione di Mondocatania. Frizzante, irriverente, ma con la capacità di sdrammatizzare tipica di un catanese (ma sarà veramente catanese?). Ricordiamo che Edmondo Cataña è solo un nome (ed un cognome) di fantasia, di lui vi diciamo solo che è il “19esimo convocato” della squadra rossoazzurra. Con il solito pizzico di ironia, ecco cosa ci ha detto:

Salve Edmondo. Ci ritroviamo qui dopo una settimana e stavolta ci sarà da commentare il buon punto colto a Novara. Le è piaciuta la partita?

Si molto. E’ stata la classica partita che non fa uscire dagli armadi cuscini od oggetti morbidi: dal primo all’ultimo minuto ho visto grande agonismo da parte di tutte e due le contendenti. Pensate, questa nostra partita contro il Novara mi è piaciuta più di Juventus-Milan: ovviamente le grandi firme del giornalismo non saranno d’accordo con me (e non è una novità….), ma a mio avviso Novara-Catania è stata la partita da mettere nella copertina dell’album dei ricordi di questa quinta giornata di campionato.

La scorsa settimana abbiamo iniziato col racconto del pre-partita. Bene, anche oggi cominciamo da questa narrazione

A differenza della scorsa settimana, all’interno dello spogliatoio vi era molto entusiasmo. Un entusiasmo quasi sorprendente: in fondo, c’era da affrontare una spigolosa trasferta ed in più avevamo diversi infortunati. Invece, proprio questo dato sugli infortuni ha reso il morale della squadra alto: trascinati da un Legrottaglie voglioso di dimostrare al mondo che non è un giocatore finito ed un Marchese desideroso di giocarsi la sua chance da titolare, gente “guascona” come Del Vecchio, Capuano e Suazo hanno animato l’arrivo in pullman allo stadio Piola. Ovviamente, l’umore nero era quello di Maxi Lopez: comprensibile, ma Maxi sa’ come risolvere questo periodaccio.

Parliamo del campo. Chi è stato il miglior rossoazzurro?

Dire Gomez è davvero banale. Gomez ha giocato probabilmente la miglior partita della sua carriera ed in più sa che, con Lopez in panchina, è diventato il giocatore rossoazzurro più temuto dalle squadre avversarie. Dunque, Gomez è fuori classifica, di un altro mondo. Io vorrei elogiare Almiron partendo dal presupposto che l’ho criticato contro la Juventus. In settimana l’ho caricato a mille, mi prendo i meriti! Sergio ha finalmente ingranato la marcia giusta e sono sicuro che fra un paio di settimane parleremo di lui come una scommessa vinta da parte del direttore.

Almiron, dunque, è stato il “suo” migliore. E chi è stato il più in ombra?

Come al solito voi di Mondocatania volete mettermi nei guai con queste domande-critiche. Parto dal presupposto che la mia non è una critica, ma solo un appunto. A mio parere Capuano messo quasi sulla linea di centrocampo è uno spreco. Ciro è un buon difensore ma non una furia nei cross. Traducendo con una metafora “rossoazzurra”: non è un Silvestri! Ci ha messo impegno ma non è stato propriamente ciò che si aspettava mister Montella. Purtroppo non avevamo tanta scelta e quindi, per questa volta, non metterò troppo alla gogna il mio amico Ciro.

Passiamo al Novara: Morimoto, inizialmente in panchina, poi entra e segna: il giapponese è stata l’arma in più dei piemontesi?

Le qualità di Mori non le abbiamo scoperte certo solo in questa partita. Il giapponese è un’arma cristallina per ogni squadra medio-piccola di serie A: corre e, soprattutto, ha l’elevato senso del lavoro tipico delle persone provenienti dall’estremo oriente. A Novara forse ancora non hanno ben capito che tipo di gioiello hanno tra le mani, ed io so anche il perché. Il problema di Taka è la lingua. Lui stesso, a fine partita, ha risposto alla mia domanda: “Mori perché sei finito in panchina?” con un amaro: “Qui non mi capiscono”. Questa risposta di Morimoto che vi ho riportato è solo un italianizzazione: in realtà lui mi ha detto “Mbare, ca’ nuddu mi senti”. Adesso comprendete perché non viene capito dai “padani” Tesser, Ludi e Rubino? (ride divertito, Ndr)

Tralasciamo Morimoto e la sua lingua. Adesso vacanza o si pensa già all’Inter?

La partita con l’Inter non è poi così distante! La sosta (e non vacanza!) sarà un doppio beneficio per noi: ci permetterà di recuperare alcuni giocatori e soprattutto evitare il possibile “effetto compensazione arbitrale” per l’Inter dopo i fatti del Meazza. Questa pausa, infatti, farà sbollentare i bollenti spiriti della stampa di fede (dichiarata e non) interista e consentire un tranquillo Catania-Inter. Ci sarà da divertirsi, ne sono sicuro. Io già sono “pronto” da adesso! Magari gioco…

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]