Focus Bologna, tra mercato e fischio d’inizio

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“Mi immagino un Bologna orgoglioso di scendere in campo con questa maglia”. Parole e musica di Pierpaolo Bisoli, bolognese e tifoso rossoblu’ da sempre, lui, nativo di Porretta Terme, non si nasconde. “Allenare il Bologna è per me una grande occasione”. Ha sposato in pieno il progetto e si è subito rimboccato le maniche, ancor prima di iniziare la preparazione estiva era già carico come una molla. La squadra è cambiata radicalmente rispetto alla passata stagione e se all’ultimo momento non saranno ceduti il talentino bizzoso Ramirez e la diga del centrocampo Mudingayi, il Bologna potrebbe togliersi qualche soddisfazione. S
acrificati Viviano (sarebbe partito comunque nonostante l’errore alle buste) e Britos (ceduto al Napoli per 10 milioni di euro), sono arrivati in rossoblu’ alcuni nomi importanti. I pali saranno difesi da Gillet, pararigori per eccellenza ed esperienza decennale nel campionato italiano con la maglia del Bari (il vice sarà Agliardi dal Padova).

A giocarsi un posto come esterno difensivo di destra tre uomini: Crespo, prelevato dal Padova, dove si è messo in luce l’anno scorso; Garics, non ancora al meglio dopo l’infortunio della passata stagione e Andrea Raggi, recente arrivo dal Palermo, che all’occorrenza può essere utilizzato anche come centrale difensivo, dove la concorrenza sarà più agguerrita. Al momento i titolari al centro della retroguardia rossoblu’ dovrebbero essere Portanova e Cherubin, con Antonsson, non ancora calatosi alla perfezione nei meccanismi difensivi, ma pur sempre giocatore di livello che può vantare diverse presenze in Champions League. Più defilato Rickler (acquistato dal Chievo in cambio di Bassoli) che non ha potuto mettersi in mostra, causa un infortunio che gli ha fatto perdere parte della preparazione atletica. Partito Rubin, la fascia arretrata sinistra vedrà un dualismo Morleo-Vitale, con quest’ultimo arrivato in prestito dal Napoli nell’affare Britos. Sarà quindi una difesa a quattro, ma non è escluso che nel corso della partita o in particolari situazioni si giochi a tre, modulo provato qualche volta da Bisoli. Il centrocampo non è cambiato, nelle idee del mister i titolari saranno Mudingayi, Perez e Della Rocca.

Con Casarini, Pulzetti e Krhin pronti a subentrare. Proprio lo sloveno è apparso molto in palla e, a differenza dell’anno scorso, ha potuto svolgere tutta la preparazione con i compagni. L’attacco è il reparto che appare il punto di forza: a dar manforte a Di Vaio sono stati acquistati Diamanti dal Brescia e Acquafresca dal Genoa. Bisoli ha provato due opzioni nelle partite amichevoli: Diamanti e Ramirez dietro all’unica punta Di Vaio, oppure il solo Diamanti alle spalle del duo Di Vaio-Acquafresca, senza dimenticare che c’è anche un certo Vantaggiato che non vorrà lasciarsi sfuggire l’occasione della vita. Note positive da Paponi, considerato più trequartista che attaccante, e da Saphir Taider, appena diciannovenne, ma dotato di tanta personalità, che ha dimostrato fin dalle prime partite disputate tra Andalo e Sestola. Incerto il futuro di Federico Rodriguez, prelevato dal Genoa in cambio di Meggiorini e Henry Gimenez. Quello della prossima stagione, sarà un Bologna che userà prevalentemente il 4-3-1-2 o 4-3-2-1, senza escludere però il 3-5-2. A breve la stagione ufficiale partirà con la consapevolezza che, nonostante una situazione finanziaria non ancora del tutto eccezionale, la squadra potrà dire la sua, forte dei miglioramenti apportati in fase di calciomercato. E potrebbe non finire qui.

[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]