Genoa-Juventus 0-0: i bianconeri non sanno più vincere, attacco sotto accusa

248

Prosegue la pareggite della Juventus. Contro il Genoa la squadra di Antonio Conte raccoglie il quattordicesimo pareggio della stagione, il sesto nelle ultime sette partite e non riesce a risolvere i problemi in zona offensiva neanche contro la peggior difesa del campionato. Bisogna, però, sottolineare l’ottima prova dei bianconeri che per gran parte della gara hanno assediato l’area dei padroni di casa che si sono salvati con una prova di grande intensità difensiva, ma anche grazie ai due legni colpiti da Pepe e Vucinic. Non mancano le polemiche per un rigore non assegnato per trattenuta su Matri e un gol non convalidato a Pepe, che sembra regolare ma dopo un incrocio difensore-attaccante veramente al limtie, e dall’altra parte per un tocco su Palacio e per un intervento di Pirlo su Rossi nel finale.

Antonio Conte è costretto a schierare, considerando le assenze di Barzagli, Chiellini e Bonucci, la coppia di centrali composta da Caceres e Vidal, con Lichtsteiner a destra e De Ceglie a sinistra. A centrocampo Marchisio, Pirlo e Giaccherini mentre in attacco Alessandro Matri vince il ballottaggio con Borriello e parte dal primo minuto in coppia con Vucinic. Non sta poi tanto meglio la difesa del Genoa: Pasquale Marino deve rinunciare a Granqvist, Bovo e Antonelli e schiera al centro Roger Carvalho e Kaladze, Rossi a destra e Moretti a sinistra. In mezzo al campo la coppia composta da Kucka e Biondini mentre la spinta sugli esterni arriverà da Sculli e Jankovic. In attacco rientra Gilardino che sarà supportato da Palacio.

Passano pochi secondi e la Juventus si lascia sorpendere centralmente: Vidal non segue il movimento di Palacio che di fronte a Buffon tenta il pallonetto ma il portiere della nazionale non si lascia ingannare e con un prodigio tocca il pallone. La reazione dei bianconeri è immediata e sul capovolgimento di fronte Giaccherini si inserisce da dietro, salta Frey ma poi perde il pallone che si spegne sul fondo. Dopo cinque minuti Pepe parte dalla destra, rientra sul sinistro e impegna Frey che chiude in angolo. La partita è molta intensa, giocata su ritmi altissimi e in mezzo al campo la lotta è furibonda. Con il passare dei minuti cresce la squadra di Antonio Conte che al quarto d’ora costruisce una grande occasione con Vucinic, ispiratissimo, che serve in area Marchisio, la conclusione del centrocampista però è chiusa nuovamente in angolo da Frey. Gi ospiti alzano il baricentro e chiudono il Genoa nella propria metà campo. La squadra di Marino, però, non rinuncia ad attaccare ed in contropiede trova buone soluzioni: al 25′ Biondini dalla destra mette in mezzo un pallone interessante che di testa Gilardino indirizza di poco sopra la traversa di Buffon. Nella seconda parte del primo tempo il ritmo cala leggermente, sale in cattedra Vucinic che tra le linee crea non pochi problemi ai rossoblù che però in più occasioni salvano con il corpo rimpallando le conclusioni di Matri e compagni.

Nella ripresa Marino lancia nella mischia Mesto al posto di Sculli. La gara prosegue su ritmi molto alti e dopo sette minuti la Juventus sfiora nuovamente il vantaggio con una girata di Vucinic su calcio d’angolo che, con Frey ampiamente battuto, si stampa sulla traversa. Nel giro di cinque minuti la Juventus sfiora il vantaggio in ben tre occasioni: Pirlo dalla distanza trova pronto Frey che alza in angolo. Il portiere rossoblù però resta a guardare nell’azione seguente con Vucinic che stacca nuovamente, stavolta da due passi, colpendo il palo esterno. E’ Pepe, infine, a divorarsi il gol colpendo clamorosamente il palo da due passi quando era completamente da solo nell’area piccola. Dopo venti minuti la reazione del Genoa con Kaladze che chiama alla respinta Buffon con una conclusione di prima intenzione dal secondo palo, su suggerimento di Mesto. Ma la Juventus torna a chiudere i padroni di casa nella loro metà campo e al 23′ Marchisio colpisce con grande potenza da fuori, ma ancora un attento Frey chiude in angolo. Sull’azione seguente Pepe, pescato nuovamente da Vucinic sul secondo palo, stavolta mette in rete ma il gol viene annullato per un fuorigioco piuttosto dubbio su un incrocio difensore-attaccante difficile da valutare. Proprio l’esterno bianconero esce dal campo lasciando spazio ad Elia.

Alla mezz’ora il Genoa torna a farsi vedere dalle parti di Buffon con una punizione violentissima di Kucka dai trenta metri e sulla respinta Kaladze di testa manda alto. C’è un quarto d’ora anche per Alex Del Piero, al posto di Matri, e la partita diventa moto emozionante: il Genoa chiede un calcio di rigore per un intervento di Marchisio che tocca Palacio in area al momento del tiro da buona posizione. A seguire Gilardino scatta in posizione regolare, supera anche Buffon ma da posizione defilata calcia fuori misura. Protesta nuovamente il Genoa per un intervento di Pirlo su Rossi in area ma Rizzoli lascia proseguire. Nel finale è ancora più accentuato l’assedio bianconero, entra anche Borriello, al posto di Giaccherini, per avere un saltatore in più in area ma il Genoa si difende con ordine e riesce a strappare il pareggio.

[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]