Guidolin: “Dobbiamo rimanere in Europa perché abbiamo le possibilità”

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Nonostante la sconfitta casalinga inflitta dall’Inter di Andrea Stramaccioni, l’Udinese rimane sempre a tre punti dal terzo posto e può continuare a sperare. Nella consueta conferenza stampa post partita, il tecnico bianconero Francesco Guidolin si è detto fiducioso e ha spiegato i motivi della sconfitta.

Mister è stata una gara strana, dopo l’ottimo inizio vi siete persi?
“Purtroppo è così e la colpa è mia. Sono io che mando in campo la squadra e detto le linee guida. La squadra ha dimostrato che ha salute, ha lottato e corso per novanta minuti. Siamo partiti bene, avevamo la partita sotto controllo. Dopo aver preso il gol del 1-1 è come se non avessimo accettato la situazione, ma può succedere. In quel momento dovevamo gestire la gara, stare tranquilli e non lasciare spazi. Il secondo tempo è stato praticamente tutto nostro, abbiamo creato diverse situazioni. Ero convinto di poter riaprire le sorti del match perché vedevo che c’erano le situazioni per pareggiare, ma non è stato così e abbiamo perso.

Come vede adesso la lotta per il terzo posto?
“Tutti vogliono il terzo posto, noi ci crediamo e ci pensiamo da quando abbiamo costruito questa classifica, ma adesso le squadra che erano lontane ci hanno raggiunto e alcune superato. Noi guardiamo tutta l’Europa, ma oggi c’erano in palio tre punti importanti per l’Europa più importante. È anche vero che noi non siamo stati costruiti per il terzo posto avendo attuato un certo tipo di politica. Quindi non dobbiamo subire queste pressioni, ma dobbiamo rimanere in Europa perché abbiamo le possibilità. Lottare due anni consecutivi per la Champions è motivo di grande orgoglio”.

Lo schema iniziale dell’Inter vi ha messo in difficoltà?
“Non è stato lo schema iniziale dell’Inter a metterci in difficoltà, abbiamo vinto molte partite contro squadre schierate con il 4-3-2-1. Non abbiamo avuto la capacità di gestire e di andare a cercare la vittoria dopo aver riequilibrato tutto. Questo perché volevamo vincere, ma è stato un atteggiamento che ci ha nuociuto”.

Il gioco sulle fasce non ha funzionato?
“Sapevo che dovevo gestire Basta dal punto di vista fisico perché non è al top, Armero era in difficoltà e così li ho cambiati tutti e due. Non si può andare a cento all’ora tutta la vita, ci sono questi momenti. Abbiamo avuto difficoltà dovute al pareggio dell’Inter. Invece di far passare qualche minuto gestendo la situazione, abbiamo pensato che dovevamo rimettere le cose a posto subito”.

Punta forte su Armero perché lo crede un grande giocatore o perché non ha alternative?
“Armero è un ottimo giocatore, lui come tutta squadra nel secondo tempo con il Chievo aveva dato buoni segnali. Ho ritenuto che per il dispositivo che aveva l’Inter potesse essere il giocatore adatto a puntare Maicon e a non subirlo. Probabilmente in questo momento questo è quello che può dare, ma rimane un ottimo giocatore. L’alternativa c’è ed è Pasquale, ero in dubbio su chi far giocare”.

La squadra ha la possibilità di invertire il trend negativo?
“Non lo posso dire, devo concentrarmi sulla partita di domenica. Farò del mio meglio, casomai vorrà dire chenon ci possiamo qualificare in Champions per due anni di fila”

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]