Hernanes, la sfida al Diavolo per ricominciare ad incantare e coltivare il sogno Selecao

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Quando Leonardo era ancora rossonero, indicò in Hernanes il colpo perfetto per il centrocampo milanista. Braida volò a San Paolo, ammirò il brasiliano, ne rimase piacevolmente colpito e riportò il suo entusiasmo a Galliani. Hernanes era l’uomo giusto per completare il centrocampo rossonero, il giocatore adatto a raccogliere l’eredità lasciata da Kakà. Ma le trattative con il San Paolo si arenarono subito. Come riporta il Corriere dello Sport, il club Tricolor, chiedeva 20 milioni, troppi in quel momento per il Milan. Il Diavolo venne ammaliato, abbagliato e colpito dal Profeta, ma non riuscì a tentarlo, non al punto giusto. Così l’anno dopo arrivò la Lazio e riuscì a strapparlo al club brasiliano per circa 11 milioni. Un affare.  Hernanes ha stupito subito, nonostante una tour de force di partite e una preparazione mancato. 11 gol e record di centrocampista più prolifico di sempre raggiunto (in coabitazione con Nedved).  L’anno scorso cambiò calcio e stile di vita in pochissimi giorni senza avvertire il distacco.

Alla sfida con il Milan tiene in modo particolare. Un po’ perché al Milan è stato vicino, un po’perché in rossonero giocano tanti brasiliani. Nel settembre scorso con un’azione dirompente tagliò in due la difesa rossonera e servì l’assist del pareggio a Floccari. A Milano, invece, rimase nell’ombra. Allora quale occasione migliore della prima partita di campionato per lasciare il segno? Ci tiene a fare bene Hernanes, anche per spedire un messaggio a Mano Menezes. Il Ct brasiliano continua ad ignorarlo. Non lo ha convocato nemmeno per l’amichevole contro il Ghana giocata a Londra. Il Profeta sogna il mondiale del 2014, quello da giocare in casa. La Lazio deve essere il suo trampolino di lancio.  E’ stato cercato in estate. Le magie con la maglia biancoceleste non sono passate inosservate in Europa. Come riporta la Gazzetta dello Sport, l’Adidas, suo sponsor, gli ha fatto firmare il rinnovo del contratto con bonus legati alle presenze con la maglia del Brasile. Si torna sempre lì, al sogno verdeoro. La Lazio, intanto, se lo tiene stretto. Ha bisogno del suo Profeta, perché c’è un Diavolo da esorcizzare.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]