Inter: non solo Inghilterra per Castaignos

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Si infiamma come non mai il mercato intorno a Luc Castaignos. Secondo le ultime che arrivano direttamente dall’Olanda, interessi per il centravanti nerazzurro sarebbero stati lanciati non solo dall’Inghilterra, dov’è in corso una contesa tra Everton, West Ham e Queens Park Rangers, ma anche dalla stessa Eredivisie. Oltre al Feyenoord, infatti, che vorrebbe riportare a casa l’attaccante ceduto all’Inter la scorsa estate per 3 milioni di euro, si sarebbe fatto avanti il Twente, prossimo a vendere il bomber Luuk De Jong al Borussia Mönchengladbach ed ora alla ricerca di un sostituto. Sondaggi sono stati fatti inoltre dallo Sporting Lisbona, che segue da tempo il talento olandese, mentre in Germania rimane accesa l’ipotesi Amburgo.

Il Feyenoord, squadra in cui Luc è esploso, spera in un diritto di precedenza dovuto all’affare concretizzato lo scorso anno con la società nerazzurra. Tuttavia, al momento, sono i club di Premier League a ritrovarsi in netta posizione di vantaggio in un’eventuale asta rispetto alle altre contendenti. Possibile che alla fine l’olandese venga ceduto al miglior offerente: al momento è il QPR l’unica squadra a proporre un acquisto a titolo definitivo (4 milioni di euro la base da cui parte il club di Briatore); presto la parola spetterà all’Inter, che ha già fatto capire di puntare ad un introito più elevato.

Nerazzurri che ora si prenderanno il loro tempo per decidere in attesa dell’offerta adeguata. L’obiettivo, difatti, è quello di incassare dalla sua cessione almeno 8 milioni di euro, cifra che garantirebbe una netta plusvalenza rispetto a quanto speso per l’acquisto, che era stato già accordato nel gennaio 2011. Castaignos arrivava all’Inter a inizio ritiro dell’era Gasperini. L’esordio in Supercoppa, e poi le altre opache apparizioni (6 in Serie A) che non hanno mai convinto la dirigenza. La rete nel recupero a Siena il timbro che si porterà dietro della sua non fortunatissima esperienza in nerazzurro. E in tempi in cui occorre monetizzare per questione di bilancio e poter quindi sferrare l’assalto ai ‘pezzi grossi’ (Lucas, ad esempio, o un centravanti di livello), la vendita di un 19enne dal futuro promettente non è più considerata un rischio ma un fattore da cui trarre vantaggio, per la costruzione del tesoretto su cui investire, partendo dal presente.

[Daniele Alfieri – Fonte: www.fcinternews.it]