Intervista esclusiva al direttore del Corriere dello Sport Alessandro Vocalelli

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Dal flop azzurro dell’ultimo Mondiale di Calcio alla crisi dei quotidiani: ecco cosa ne pensa una delle firme più prestigiose del giornalismo sportivo.

Quali sono stati, a suo parere, i motivi principali offerti dall’ultimo Mondiale?
La grande stanchezza dei giocatori – con conseguenti numerosi infortuni- in un torneo che arriva a fine stagione, dopo campionati e coppe massacranti;

Dove ha sbagliato Lippi in Nazionale?
Ha sbagliato a non tenere conto delle indicazioni del campionato, lasciando a casa alcuni giocatori che potevano essere protagonisti, come Totti, Cassano e Balotelli;

Cosa si dovrà fare per rinsavire?
Servirà un ct che sia selezionatore, che sappia tenere conto della forma dei singoli nei momenti specifici;

Chi sono secondo Lei i migliori talenti italiani under ’21 in circolazione?
Ne cito uno su tutti, Mario Balotelli, destinato a segnare il calcio dei prossimi dieci anni;

Gli azzurri sfondano in ogni sport che si rispetti, ma al Tour de France e nell’Atletica, malgrado la felice tradizione, continuano a toppare: come mai?

Per quanto riguarda il Tour, ci sono condizioni particolari, come la grande concorrenza, la necessità di andare forte a cronometro e il fatto che molti italiani privilegino il giro, arrivando al Tour scarichi; nell’atletica per alcuni anni sono mancati gli investimenti e di conseguenza i talenti, ora stiamo lentamente risalendo come mostrano anche gli europei di Barcellona; ma lei parla di ogni sport che si rispetti, mentre gli ultimi mondiali di calcio, per esempio, hanno detto il contrario;

Chi sono stati i primi 10 sportivi all time?
Mi chiede una cosa impossibile, mettere in fila i dieci più grandi di sempre è un compito affascinante ma onestamente improbo;

Il quotidiano sportivo in Italia è veramente in crisi a causa dell’avvento del web? Se sì, cosa consiglia per scongiurare la morte di fior fior di quotidiani come La Gazzetta dello Sport e TuttoSport?

Nonostante il web, non credo che i quotidiani sportivi in Italia siano al canto del cigno, anzi; la crisi si è fatta sentire per tutta la stampa, ma i giornali sportivi, rispetto alle testate generaliste, hanno tenuto bene il mercato, segno che – a differenza di quanto molti pensano – alla gente lo sport interessa e i quotidiani sportivi sono fatti in maniera egregia;

I media snobbano sport vincenti come Scherma e Canottaggio: perchè?

Ha ragione, ma la gente è, in media, attratta di più da altre discipline: però quando questi sport registrano grandi vittorie, ottengono sempre lo spazio che meritano;

Le pare giusto nel 2010 che tutta (ma proprio tutta) la Serie A non sia trasmessa in chiaro come avveniva 100 anni fa?

A parte che 100 anni fa non esisteva la televisione, credo che il Mondo cambi e il mercato con esso; quindi il mercato televisivo si adegua ai tempi attuali.