Juventus-Catania 1-0: Giaccherini decisivo al 90′, bianconeri più vicini al tricolore

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logo-juventusTORINO – La gara d’andata, e le mille polemiche seguenti, possono mai essersi sopite? Il secondo tempo di domenica scorsa avrà lasciato strascichi od insegnato un’importante lezione? L’Europa è un obiettivo reale o non può esser che un sogno? Qual è la consistenza dell’attacco etneo senza Bergessio e Barrientos? A Torino il Catania va in cerca di risposte e punti che valgono doppio, entrambi, contro un avversario come la Juventus, in un contesto come lo Juventus stadium.

Nonostante le assenze Maran non rinuncia al 4-2-3-1 per il preannunciato 3-5-2, specchio del modulo juventino. Izco avanza coi trequartisti, Belluci riprende posto al centro della difesa. Primi minuti equilibrati, di studio, il Catania dimostra di non voler rinunciare alla propria identità, al proprio gioco ma ha difficoltà a proporlo in un centrocampo in cui Almiron dimostra di non esser al meglio. Un tiro per parte, Vucinic e Gomez, a riscaldare i guantoni dei due portieri ed il clima della sfida. Il boato più forte resta la notizia del vantaggio del Chievo sul Napoli fino al 34° quando Vucinic coglie il palo su incertezza difensiva Almiron-Bellusci. Al 36° Maran espulso, per proteste (sacrosante) sulla spinta di Bonucci ai danni di Gomez che innesca l’azione predetta. Disposizione del quarto uomo. Dura vita per Gomez e Castro alle prese con la marcatura degli arcigni difensori juventini, sottotono la prova di Izco, che in posizione più avanzata non rende come in mediana. Senza minuti addizionali né note di cronaca da addizionare si va all’intervallo.

Cambio di campo, si ricomincia. Juventus in pressione, più lavoro per Andujar che respinge a pugni chiusi una conclusione dalla distanza di Pogba. Difesa del Catania, meno sortite offensive, Al 21° Conte si gioca la carta Matri al posto di Giovinco per smuovere le acque. Al 27° ingenuità di Biagianti che manda Pirlo alla battuta su calcio piazzato dal limite, gli sviluppi vedono Marchisio sbagliare a tu per tu con Andujar. Al 29° fuori Asamoah per Giaccherini, tre attaccanti in campo per la Juventus. Dopo 1′ dentro anche Quagliarella, per Vucinic. Conte esaurisce le sostituzioni mentre la panchina del Catania resta intatta fino al 35° quando Biagianti lascia il campo a Salifu. Dopo 2′ dentro Cani per Gomez. Al 40° dentro Rolin per l’acciaccato Spolli. La difesa del Catania regge fino all’inizio del recupero quando Pogba rimette in mezzo un pallone che Andujar “smanaccia” come può, Giaccherini raccoglie e deposita in rete. E’ l’ennesima beffa oltre il 90° ma stavolta sarà difficile trovare un colpevole, col rischio che da casuale, prendere goal in pieno recupero, diventi un complesso.

Se due campionati terminano qui, quello scudetto per la Juventus (a +9 sul Napoli) e quello salvezza almeno per Palermo e Pescara, il campionato del Catania ricomincia con le prossime sfide di un ciclo meno terribile dell’uno-due Inter-Juventus. C’è Catania-Udinese al Massimino, il Catania l’affronterà con qualche domanda in meno e qualche certezza in più.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]