Juventus-Lazio 2-1: Del Piero ricama il successo dei bianconeri

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Sconfitta agrodolce quella subita allo “Juventus Stadium”: sconfitta che può starci viste le assenze con cui deve fare i conti Reja e per la superiorità mostrata nei 90′ dai bianconeri. Il primo tempo è un assedio coronato dalla giocata di Pirlo per Pepe che, come una tassa, punisce ancora la Lazio dopo i gol dello scorso anno e dell’andata. Assedio spezzato dalla zuccata di Mauri che bissa il gran gol siglato contro il Napoli e pareggia i conti a fine tempo. Nella ripresa la Juve c’è, è sempre pressante ma anche nervosa e allora ecco che Chiellini e Quagliarella vengono graziati da Damato che, forse, poteva anche optare per il rosso soprattutto nei confronti del difensore dopo tre falli meritevoli, tutti, di giallo. Ci pensa Del Piero a sbloccare la situazione con una punzione su cui barriera e Marchetti non si comportano al meglio. La sconfitta, come detto, è meritata ma non è poi così amara visto il crollo del Napoli contro l’Atalanta e la sconfitta dell’Udinese a Roma contro i giallorossi. Adesso la mente vola subito a Novara: la sconfitta di Torino lascia comunque la sensazione di una Lazio presente, viva. Dal Piemonte, domenica ad ora di pranzo, si dovranno portare via, per forza, tre punti.

FORMAZIONI – Tutti gli indizi sembravano portare al 3-5-1-1 e invece Reja non cambia e continua ad affidarsi al 4-2-3-1. Senza Radu e Konko, spazio a Garrido e Scaloni con Biava e Diakitè centrali. Cana e Ledesma cerniera davanti alla difesa. Il terzetto dietro a Rocchi è quello del secondo tempo con il Napoli con Mauri, Candreva e Gonzalez. Altra esclusione per Hernanes. Conte dopo una buona dose di pretattica sceglie il 4-3-3 con Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli e Chiellini in difesa. La mediana è guidata, come sempre, da Andrea Pirlo con Marchisio e Vidal ai suoi lati. Pepe, Quagliarella e Vucinic compongono il tridente.

PRIMO TEMPO – Il profumo dello Scudetto, la voglia di tornare davanti al Milan, vittorioso ieri a Verona, la Juventus parte subito forte. E’ Pirlo a prendere in mano le redini del centrocampo, dai piedi dell’ex rossonero partono tutte le azioni della squadra di Conte che, sfruttando il dinamismo di Vidal e Marchisio, mette alle corde la Lazio. I biancocelesti provano a contenere, Biava e Diakitè tentano sempre l’anticipo molto alti ma la Juve è incontenibile e al 9′ Marchetti, di faccia, devia un tiro insidioso di Quagliarella. Le ripartenze della Lazio sono timide e sporadiche, i bianconeri dominano nella zona centrale, Ledesma e Cana fanno fatica a contenere. I torinesi vanno vicinissimi al vantaggio al 28′: imbucata di Vidal per Pepe che, pregustato il gol, deve fare i conti con un miracolo di Marchetti che blocca il diagonale a botta sicura del numero 7 juventino. Ma la superiorià della Juventus è schiacciante e al 30′ passa: lancio illuminante di Pirlo per Pepe che, tutto solo a centro area, si coordina e con una semirovesciata batte l’incolpevole Marchetti.

Dominano i bianconeri e subito dopo il vantaggio è Vidal con un tiro da 45 metri a sfiorare la rete ma l’estremo difensore della Lazio è attento e devia in angolo. Sono minuti di fuoco per la difesa di Reja: al 33′ è sempre Marchetti a parare su tiro a botta sicura di Quagliarella da pochi passi. La Juventus sfrutta benissimo le fasce: ennesima invenzione di Pirlo per Lichtsteiner che centra per Vucinic il cui tiro, dall’altezza del dischetto del rigore, viene murato da Diakitè. Ma il calcio è gioco imprevedibile e allora al 45′ da un cross di Scaloni, Mauri svetta in mezzo all’area e beffa Buffon. E l’ultimo acuto di un primo tempo dominato dalla Juventus ma che grazie alle prodezze di Marchetti e al colpo di testa di Mauri vede la Lazio riuscire a mantere viva la partita.

SECONDO TEMPO – Il copione della ripresa è lo stesso del primo tempo: Juve arrembante e Lazio sulla difensiva. I bianconeri partono forte, ma Chiellini viene ammonito per un fallo su Scaloni: episodio dubbio perchè il difensore poteva essere ammonito anche poco prima per una gomitata a Diakitè. I bianconeri nonostante la pressione e la mole di gioco creata,   sembra un pò nervosa e anche Quagliarella viene ammonito per una manata a Garrido. La Juventus, però, è reattiva e al 52′ un lancio in profondità di Pepe trova Vucinic che, da posizione defilata, non trova lo specchio. L’azione dei padroni di casa è tambureggiante, ci prova Pirlo su punizione ma Marchetti è attento. Rispetto al primo tempo, però, nonostante un attacco costante, la Juve non crea gradissime occasioni. Lichtsteiner ci prova ma è in fuorigioco. Al 72′ girandola di cambi con Conte che inserisce Del Piero e Matri per Vucinic e Pepe, Reja lancia Hernanes per Mauri che, ammonito poco prima, salterà la gara di Novara. La partita è viva, la Juve ci prova ma la Lazio si difende con ordine e al 74′ è Kozak ad entrare per Rocchi.

Dopo pochi minuti altro episodio dubbio: Chiellini falcia Gonzalez, già ammonito poteva essere espulso. La Lazio c’è è attenta e al 78′ il tiro di Del Piero è innocuo, Marchetti para. La Juventus cala d’intensità, non è quella vista nella prima frazione e in avvio di ripresa ma all’82’ ecco l’episodio che condanna la Lazio: Del Piero calcia una punzione dai 25 metri, la barriera e Marchetti combinano un pasticcio e la palla s’insacca. La Lazio, subito il gol forse nel momento più inatteso, si riversa in avanti ma i bianconeri si coprono bene. Damato fischia un fallo di confusione sugli sviluppi di calcio d’angolo, Reja protesta e viene espulso. Il cartellino rosso lo rimedia anche Kozak ma Damato sbaglia ancora: è il ceco e prima Cana a subire fallo, il centravanti protesta, e già ammonito per un fallo su Pirlo, viene cacciato dal campo. L’ultima sussulto laziale è una mischia in mezzo all’area che, però, i biancocelesti non sanno sfruttare. Sconfitta mertita quella subita dalla Lazio: Juve superiore in entrambe le frazioni di gioco ma i biancocelesti possono recriminare per aver preso gol nel momento peggiore della Juve.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]