Lecce, Chevanton: “Pur di restare giocherei anche in porta”

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“Io ho il difetto che la gente mi vuole bene” sembra proprio che sia questo il vero “difetto” di un giocatore come Cheva, integro fisicamente e bomber nato. “Ancora nessun contatto” ci dice Ernesto Javier Chevanton in un’intervista in esclusiva concessa a pianetalecce.it e, tramite il nostro sito, rivolta ai tifosi che, tutti, non aspettano altro che la notizia del rinnovo del contratto al giocatore simbolo del Lecce e simbolo della salvezza più bella della storia della squadra giallorossa.

“Non ho ricevuto nessuna telefonata da parte dei dirigenti del Lecce ma me lo sentivo sin dall’ultima partita di campionato. Senza nessun motivo infatti non ho mai creduto che fosse facile il rinnovo del mio contratto sebbene tutti, anche in società, sappiano quanto io tenga a rimanere nella squadra salentina e a quanto io abbia rinunciato in termini economici lo scorso anno per ritornare a Lecce. Sapevo di avere affetto e stima da parte del patron Giovanni che mi ha sempre dimostrato il suo attaccamento anche quando l’ho incontrato mentre ero al Monaco ed al Siviglia. Ricordo che parlai con Fenucci e con il presidente Pierandrea Semeraro che furono entusiasti di avermi di nuovo in squadra anche perché la mia forma fisica era in perfette condizioni. Gli dissi infatti a Pierandrea di venire a vedere tutti i miei allenamenti e di valutare da solo la mia condizione atletica. Quando sono arrivato a Lecce avevo alle spalle il precampionato col Siviglia e poi ho dovuto rifare il ritiro con la squadra salentina; solo per un mese ho sofferto il campo di erba sintetica che mi procurava dolori ovunque, poi però mi sono abituato e da allora non ho mai avuto nessun calo fisico. Voglio cogliere l’occasione per chiarire che la mia forma fisica era l’anno scorso, ed è oggi, spettacolare. Non c’é mai stato nessun problema con i miei compagni durante tutto il campionato e che mai ho ritardato l’appuntamento degli allenamenti, anzi sono sempre arrivato un’ora prima degli altri per potermi allenare di più sulle gambe e andato via sempre dopo i miei compagni per potenziare la parte superiore del corpo in palestra. Il mio rapporto con De Canio è stato improntato da parte mia nel pieno rispetto del suo ruolo anzi ricordo che dopo la partita con il Cagliari (quella in trasferta), quando dette le dimissioni, avrei voluto telefonargli per dirgli di rimanere perchè la salvezza partiva da lui ma non lo feci per non sembrare ruffiano. Ho giocato con la Primavera del Lecce senza sentirmi sminuito nonostante alla mia età avrei potuto anche rifiutare e passare la giornata in famiglia.

Non ho mai fatto le bizze ed ho sempre rispettato le decisioni del mister anche quando andavo in tribuna oppure giocavo solo scampoli di partite. Sono certo che se avessi giocato con più continuità avrei almeno segnato 12 gol. In nessun momento ho detto ‘io devo giocare titolare’ anche se il mio contratto era a rendimento e quindi se non giocavo non guadagnavo. Riguardo la partita contro il Bari è stato detto che ero tornato con due giorni di ritardo dalle vacanze di Natale, in realtà siamo tornati insieme a Grossmuller e Giacomazzi solo un giorno dopo degli altri compagni. Penso che De Canio abbia voluto trattarmi così perché soffriva il fatto che la gente mi volesse bene e che avessi il ruolo di protagonista in squadra nonostante, e lo ribadisco, nel gruppo io non mi sia mai sentito superiore agli altri.

Mi dite che c’è una petizione firmata da tifosi indirizzata alla Società per il rinnovo del mio contratto; ne sono molto contento e so che i tifosi hanno fatto moltissimo per me, di più non posso chiedere loro. Per rimanere sarei disposto a giocare anche da portiere, e sono a disposizione del direttore Osti riguardo i termini della mia permanenza a Lecce; conosco la realtà economica della società e non mi sognerei mai di chiedere cifre spropositate. Ho ricevuto e ricevo molte telefonate dai miei compagni, e soprattutto da Giacomazzi ed Olivera, che mi chiedono notizie riguardo il mio rinnovo.

Ho avuto molte richieste da squadre sia straniere (brasiliane ed argentine) che italiane ma sto ancora aspettando perchè vorrei concludere la mia carriera fra qualche anno nella città che ormai considero mia”.

In seguito all’intervista rilasciata da Chevanton, è stao contattato sempre da pianetalecce.it il direttore sportivo Osti per portare alla sua attenzione la voce dei tifosi che “vogliono” Cheva. Il diesse ha garantito: “La prossima settimana incontrerò Paco Casal, che si trova all’estero, per discutere di un eventuale rinnovo del contratto del suo assistito. Chevanton è un calciatore che apprezzo anche perchè l’ho portato all’Atalanta. Valuteremo”.

[Francesco Romano – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]