Lecce, De Canio: “Nessuna distrazione, dobbiamo lottare fino all’ultima giornata”

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Se il campionato finisse oggi il Lecce di Luigi De Canio sarebbe salvo con merito. E invece ci sono ancora sei partite da giocare. Seppure il calendario, probabilmente, sia dalla parte dei salentini, De Canio – intervenuto a TuttoMercatoWeb – preferisce non abbassare la guardia.

De Canio, siete l’unica squadra tra quelle in lotta per la salvezza che nelle ultime due partite ha ottenuto due vittorie. Il Lecce è la compagine più in forma.
“Non so se siamo la squadra più in forma. Direi che come le altre neopromosse siamo le squadre più abituate a lottare per la salvezza in questo momento”.

Al di là dei risultati c’è un dato preoccupante che riguarda la Sampdoria: i blucerchiati tirano poche volte in porta. Due contro il Chievo e sei contro di voi.
“È difficile guardare in casa di altri. Certamente nessuno si aspettava dalla Samp un’involuzione del genere, ma nel calcio non c’è da meravigliarsi di nulla perché nella sua semplicità ha dei concetti ben precisi e quindi delle situazioni che si ripetono con regolarità quando le cose non vanno per il verso giusto”.

Il calendario, probabilmente, è dalla vostra parte.
“Non possiamo correre rischi sotto questo profilo. Siamo convinti che il nostro calendario, così come quello delle altre, sia difficile. Come abbiamo visto più volte sulla nostra pelle non possiamo distrarci. Dobbiamo lottare fino all’ultima giornata e così sarà”.

Chi teme di più tra le squadre in lotta per la salvezza?
“Il Lecce (sorride,ndr). Siamo una squadra strana e per quello che abbiamo dimostrato avremmo potuto avere qualche punto in più. Questo è il nostro limite”.

Sembra che per lei suoni qualche sirena inglese, dal West Ham.
“Non la commento perché non ne so nulla. Posso rispondere solo di cose di cui sono al corrente e non è questo il caso”.

Iachini ha gettato qualche ombra su Palermo-Cesena, finita 2-2. È un discorso che la riguarda, visto che, come il Cesena, siete in lotta per la salvezza. Cosa ne pensa?
“Non so cosa volesse dire realmente Iachini. Capisco il rammarico di chi lotta per la salvezza e vede ottenere un risultato positivo all’avversario. Non credo volesse dire altro”.

In Italia, nelle ultime partite, c’è sempre un certo clima di sospetto. Questo in Inghilterra, dove lei ha allenato, non accade.
“Non c’è il clima di sospetto però qualcosa accade anche lì così come da tutte le parti. Magari con meno frequenza, ma credo che anche da noi si stia eliminando questo modo di fare per tante ragioni. Stiamo migliorando, poi questa cultura del sospetto da noi è sempre esistita. Per quanto mi riguarda penso solo alle cose che posso valutare direttamente e quindi sul campo”.

Cosmi, riferendosi al fatto che nessuno dei colleghi lo ha chiamato dopo l’esonero, ha detto che il mondo degli allenatori è ipocrita.
“Lui è un allenatore italiano.
Però ricordo che mi è capitato di essere stato esonerato dal Genoa proprio in favore di Cosmi e in quell’occasione non mi è certo arrivata la sua chiamata o quella di altri colleghi. Ognuno si comporta come crede. Io ho sostituito Donadoni al Genoa l’anno prima e a lui ho telefonato. Quando sono stato sostituito non ho ricevuto alcuna chiamata, men che meno da Cosmi”.

Papadopulo due giornate a Torino, Cosmi quattro a Palermo. Perché gli allenatori vengono trattati così?
“Quando un allenatore viene esonerato è comunque pagato e i presidenti scelgono sulla base delle loro idee e competenze. Perché meravigliarsi?”.

Chi ha dimostrato competenza è l’Udinese, tenendo l’allenatore nonostante l’inizio negativo.
“Tutti guardano il modello Udinese e poi nessuno cerca di copiarlo. Anche questo è nella logica delle cose e del nostro modo di fare”.

Uno sguardo al futuro: Miccoli a Palermo non attraversa un bel momento. Qualora ci fosse la possibilità il Lecce lo riporterebbe a casa?
“È un discorso che non ha ragione di esistere perché dobbiamo ancora salvarci e quindi non possiamo parlare per ipotesi. Sinceramente preferirei non affrontare il discorso, per non creare alcun equivoco che possa turbare chissà quali equilibri”.

E lei? Si sente di dire che rimarrà a Lecce anche il prossimo anno?
“Come si fa a dire una cosa del genere? Ho un contratto di due anni, ma cosa ne sappiamo di cosa accadrà da qui alla fine? Io posso dire che voglio cercare di salvare con tutte le mie forze il Lecce”.

[Alessio Alaimo – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]