Livorno-Catania 2-0: doppio Paulinho lascia i siciliani a zero punti

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logo-cataniaLIVORNO – Il calciomercato si è chiuso: Barrientos è rimasto, Biraghi, Plasil e Guarente sono stati acquistati per irrobustire difesa e centrocampo. Due settimane di lavoro: per ritrovare la condizione fisica, cercare la giusta amalgama, nuovi equilibri e soluzioni tattiche opportune. In campo il Livorno: Dopo Fiorentina ed Inter, due pretendenti allo scudetto, ecco una neopromossa, sulla carta la grande occasione per ritrovar slancio morale e concreto, schiodando la classifica da quota zero. É ciò che fa della partita un appuntamento più importante del semplice scontro con Biagianti, capitano del passato, adesso in maglia amaranto.

Primo tempo – Catania subito in avanti. Sugli sviluppi di un calcio piazzato, Plasil coglie in contro tempo la difesa amaranto, serve Spolli sul secondo palo che piedi da difensore incespica a porta vuota mettendo a lato. Al 7° minuto Bardi si rifugia in angolo su calcio dai 35 metri di Alvarez, pericoloso il colpo di testa di Castro sugli sviluppi del tiro dalla bandierina. Al 34° filtrante di Barrientos per Bergessio che incrocia da dentro l’area di rigore, conclusione di prima intenzione a lato di pochissimo.

Le emozioni non mancano ma i pericoli reale sì. Nessun delle due squadre centra lo specchio della porta se non il Livorno, allo scadere, su errore marchiano della retroguardia etnea. Il Catania “fa la partita”, tiene il possesso palla ma non riesce a sfondare la difesa ad undici uomini dei padroni di casa, che chiudono bene gli spazi, aiutati anche da un terreno di gioco che interferisce non poco nella circolazione di palla. Con Tachtsidis più arretrato sta a Barrientos orchestrare la manovra ed a Plasil inserirsi negli spazi. Ma non tutto quel che Maran ha preparato in settimana funziona, specie a ridosso dell’area avversaria, dove manca la soluzione risolutiva.

Secondo tempo – Palo del Livorno in apertura, su punizione generosa concessa da Gervasoni arriva la conclusione di Paulinho da posizione defilata, Barrientos si frappone mandando sul palo. Al 15° una conclusione di Plasil sporcata da Bergessio per poco non inganna Bardi. Al 20° la rete del Livorno, cross basso di Schiattarella, difesa rossazzurra immobile, due amaranto sul pallone, da pochi passi Paulinho mette in goal. Maran mette dentro Leto per Tachtsidis arretrando Castro in mediana. Al 26° raddoppio del Livorno con Paulinho, lesto a sfruttare un’indecisione di Andujar in uscita e concludere a rete a porta vuota. Al 31° occasione per il Catania, un rimpallo favorisce Bergessio che non riesce a spedir a rete con la decisione che serve, salvataggio sulla linea del Livorno. Al 32° dentro Lopez e Monzon per Castro e Biraghi. Quando al 34° Bergessio coglie la traversa in rovescia il Catania comprende che nemmeno l’aria è favorevole, tanto che si può già entrare in sede di commento nonostante i 6′ di recupero.

Non può esser stavolta la forza dell’avversario a spiegare la sconfitta, né solo la sfortuna che un ruolo seppur marginale gioca nel frustrare le iniziative rossazzurre magnificando quelle amaranto. Terza giornata storta, terza casistica diversa: contro la Fiorentina, la forza dell’avversario; contro l’Inter, calciomercato e stanchezza; contro il Livorno, l’atteggiamento sbagliato: troppo cauto fino allo svantaggio, quindi aggressivo come ci si attendeva, ma troppo tardi ed a risultato già compromesso. Maran ha cambiato tanto, ha trovato compattezza e tenuta fisica ma non ancora il DNA combattivo del Catania, che vien fuori solo quando il risultato è già compromesso.

Tre sconfitte consecutive non sono un inedito nella storia rossazzurra. Sarebbe sciocco far di falsi presagi ulteriori ostacoli. La settimana prossima il Parma arriverà al Massimino: le scusanti sono finite, perché questo non è un Catania da zero punti, perché quel che bisogna evitare adesso è cader nella frustrazione, nello scoramento, nell’insofferenza: facile non è, ma la forza una piazza matura ed una squadra matura vien fuori proprio in momenti come questo, in cui niente gira dal verso giusto e tutti devono dare una mano per spinger il Catania fuori da questa situazione di stallo.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]