Maran: “Abbiamo confermato la nostra identità ma le altre squadre ora sono preparate ad affrontarci”

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MASCALUCIA (CT) –Nuovo anno, nuovo campionato. Questo preannunciava Maran nella conferenza stampa di San Silvestro, alla vigilia del 2013. Alla vigilia della prima sfida dell’anno, contro il Torino, che chiuderà il girone di ritorno, il tecnico del Catania torna in sala stampa per rispondere alle domande dei cronisti e dei tifosi partecipanti alla rubrica Fai la tua domanda a..”

La situazione contrattuale di Marchese come sta incidendo sul campo sulle prestazioni del giocatore?

“Marchese si sta allenando bene, come tutti gli altri. Non entro nel merito, considero l’applicazione e l’attenzione, e le vedo in tutti i giocatori. A Pescara Bellusci ha figurato bene. Al posto di Alvarez giocherà lui”.

Alla vigilia del 2013 ha parlato di un campionato diverso. In cui le squadre si approcceranno al Catania in maniera diversa. Come cambierà l’atteggiamento del Torino?

“Possono cambiare gli organici delle squadre. Abbiamo sempre confermato la nostra identità ed adesso le altre squadre sono preparate ad affrontarci. A me interessa principalmente del Catania. Bergessio è convocato. Non so se o impiegherò dall’inizio. Negli ultimi giorni si è allenato con la squadra. Abbiamo grande consapevolezza dei nostri mezzi e dei nostri obiettivi. La salvezza è l’obiettivo primario. Il difficile adesso è bilanciare i carichi di lavoro senza sovraccaricare alcuni giocatori che avevano bisogno di stop. Bisogna gettarsi dentro questa nuova fase del campionato con la mentalità giusta.

Il Torino è una squadra che concede pochi spazi. E’ un avversario ostico. Dobbiamo metter rabbia, ripartire di slancio. Dimenticare l’ultima sconfitta e chiudere il girone di andata come abbiamo sempre affrontato ogni parti, con la consapevolezza dei nostri mezzi. Ventura dimostra ogni anno di saper dare grande identità alle sue squadre. Concedono sempre molto poco. Ci conosciamo, lo stimo come allenatore. Cercano di allungare le squadre avversarie. Dobbiamo saperli attaccare alti senza alternare gli equilibri per non metterli in condizione di giocare come piace a loro. Non posso pensare a quel che pensa Ventura. Prepariamo la gara sulle nostre caratteristiche. L’abbiamo fatto anche questa volta tenendo anche in considerazione alcune caratteristiche del Torino.

Castro può giocare in cinque ruoli, anche come interno di centrocampo. Non è l’alter ego di nessuno. Sta dimostrando na crescita notevole dal suo arrivo. Ha un gran potenziale da mettere a disposizione. La Coppa Italia? Non influisce sulle scelte. Ogni gara va giocata al massimo. Di volta in volta in base alla situazione si prenderanno i dovuti correttivi. Frison è un nostro giocatore e ce lo teniamo ben stretto. Ci garantisce affidabilità, non è mia intenzione privarmene”.

Un commento su quanto accaduto ieri nell’amichevole Pro Patria-Milan, interrotta al 26° da Boateng, stanco dei cori razzisti rivolti a lui ed ad alcuni altri suoi compagni?

“Sono episodi da condannare. Bisogna trovare il modo giusto per non dar importanza a certe persone ed al contempo condannare qualcosa che non deve accadere. É stato un gesto responsabile”.

Ha rigenerato Paglialunga quando ci si attendeva la sua cessione a Giugno. Tra i giocatori che meno spazio hanno avuto finora chi potrebbe ripercorrerne le orme?

“Mi auguro tutti. Ho sempre allenato tutti indifferentemente. Anche quelli meno gratificati dalle mie scelte si sono fatti trovare pronti. Paglialunga è uno di questi”.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]