Maran: “Ci serve un altro risultato positivo, dobbiamo contare solo su noi stessi”

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MASCALUCIA (CT)Prima che il sogno serie A si realizzasse sulla panchina del Catania, s’interruppe bruscamente sulla panchina del Varese. Accadde tutto in pochi giorni. La sconfitta nella finale play-off contro la Sampdoria, il contatto con il Catania, arrivo, firma, presentazione ed esordio da allenatore di serie A. Per Rolando Maran la sfida con i blucerchiati significa tanto, quanto per il Catania, ma anche qualcosina di più, anche di quel che dice in sala stampa, rispondendo alle domande di cronisti e tifosi partecipanti alla rubrica “Fai la tua domanda a..”

“Ci serve un altro risultato positivo, un’altra prestazione come quella che ci hanno portato fino a qua. Dobbiamo contare su noi stessi. Il nostro futuro è nelle nostre mani. Con la giusta carica agonistica, spritio di sacrificio, riusciamo a creare problemi a tutti. Abbiamo grandi motivazioni da tradurre in campo così.

Non sarà semplice, per confermarsi bisogna raddoppiare gli sforzi adesso. Avremo di fronte una squadra che come noi ha bisogno di punti. Proprio per questa consapevolezza deve stimolarci a dar il meglio. Gomez non è dei nostri. Meglio tenerlo in cautela visto il dolore forte che accusa. Rolin ha lavorato solo oggi”.

Guardando indietro, incontrare la Sampdoria significa qualcosa di più oppure i conti col passato sono già tutti chiusi?
“Mi torna alla memoria una serata poco felice. Però c’era l’orgoglio di esser arrivati là (finale play-off col Varese, ultima gara della gestione Maran prima del suo approdo al Catania) e di meritare qualcosa in più. Abbiamo pagato molto la gara d’andata, con episodi particolari. Prima c’era tanta amarezza, adesso c’è comunque la felicità di aver intrapreso questa trada. Però.. ricordo ancora e spero che qualcosa mi possa torna indietro dalla partita di domani. Ma sono storie e percorsi diversi.

C’è bisogno dell’intero organico. Stiamo attingendo ad ogni risorsa. La crescita di Salifu non si interromperà col ritorno di Almiron ed Izco. Ha dimostrato a sé stesso ed agli altri di meritare lo spazio che gli è stato concesso.

Servirà rabbia da squadra ferita per battere la Sampdoria. Dobbiamo mostrare che non vogliamo fermarci. L’entusiasmo deve stimolarci a far questo. Dobbiamo stare molto attenti alla compattezza della Sampdoria. Non dobbiamo aver fretta, andremmo a dar forza alla loro compattezza. Non dobbiamo perdere palloni facili e non farci interrompere le trame nellla zona nevralgica.

Spolli si è allenato tutta la settimana anche se viene da un periodo un po’ complicato. Mi sono preso ancora del tempo per dcidere la formazione. Frison? Deve mettere in difficoltà Andujar. Questo non deve mettere pressione, è il loro lavoro. Nessuno si deve accontentare del ruolo che gli dà l’allenatore. Sono felice di aver passato il turno in coppa italia anche perché così ci sarà più spazio per tutti.

Io metto del mio. E’ anche normale che sia così. Se si parla di motivazioni, voglia di migliorarsi sempre sono felice che questo emerga dalla squadra. Non sono preoccupato per la stanchezza che potrebbe emergere. La fatica pesa meno quando si vince”.

Il rendimento di Morimoto la soddisfa?
(domanda suggerita da Carmelo Occhipinti)
“Morimoto l’ho fatto giocare poco. Spesso le prestazioni di un attaccante sono influenzate dall’arrivare o meno al goal. Non è facile giocare poco. A Parma ha mostrato progressi”.

Aveni sta facendo molto bene in Primavera. Cosa può dare alla prima squadra ed in che ruolo lo vede?
(Domanda suggerita da Cristian di Bella)
“Deve crescere, e lo sta facendo bene. Si sta ritagliando visibilità. Deve continuare così. E’ il classico attaccante esterno per velocità e capacità realizzativa”.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]