Milan: quali giocatori scegliere per gennaio?

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Che la società intendesse tagliare (termine con accezione soprattutto economica) con il passato, lo si era capito con la maxi operazione di non rinnovo applicata ai senatori nella primavera scorsa. Per troppa smania di tagliare però il Milan si è ritrovato senza luce in fondo al tunnel, uscendo dalle difficoltà incontrate con molta più ansia e affanno del lecito.

Con questa premessa va considerata l’ipotesi di acquistare non solo giovanissimi nel prossimo mercato di gennaio. Perchè troppo spesso negli ultimi tempi, il concetto di giocatore esperto legato al Milan è associato a quello di giocatore finito e fisicamente non più integro. Dalla scottatura causata dall’acquisto di giocatori con questo profilo (a memoria penso a Emerson, ma sono molti di più) si passa alla volontà collettiva di accollare a giovani talenti le intere sorti del Milan.

Altro distinguo. Esistono sul mercato giocatori giovani di tale valore e personalità da riuscire a sopperire con le doti all’inesperienza. Questi giocatori, ahi noi, sono però già segnati sui taccuini di tutti, sceicchi compresi. Prendo poi per buona la denominazione con la quale ci si riferisce alla finestra di mercato di gennaio, vale a dire “mercato di riparazione”. A giugno (meglio che ad agosto) si costruisce e puntare sui giovani talenti è l’obbligo, ma a gennaio si ripara. La stagione va aggiustata adesso, se si vuole pensare a investimenti significativi nella prossima. Soprattutto per il centrocampo, dunque, un cervello illuminato sarebbe di grande aiuto. Alle volte un trentenne perfetto per giocare un modulo è preferibile a un giovane scapestrato da gettare nella mischia, solo per gennaio s’intende.

Prendo il caso di David Pizarro. Prestito inconcludente al City, bocciatura a Roma da Zeman e fine dei giochi? Chiedetelo a Montella il quale, cercando un regista “alla Pizarro”, non ha pensato a un sudamericano 17enne che lo ricordasse ma a Pizarro stesso che, a 33 anni, ha ancora qualche cartuccia da sparare.

Non bisogna confondere il grande nome decaduto con il calciatore esperto e maestro di un ruolo. Quest’ultimo servirebbe come il pane. Certo bisogna scegliere con attenzione.

[Elia Lavelli – Fonte: www.ilveromilanista.it]