Napoli, “Così è”: dati di fatto, non invenzioni

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E’ il momento topico della stagione. Quello in cui inizia la volata finale, in cui chi persegue un obiettivo deve premere il piede sull’acceleratore e aumentare i giri del motore: dieci partite alla fine, trenta punti in palio e una classifica per nulla definita.

SVISTE ARBITRALI – E’ il momento cruciale, ed ecco che alcune ombre, puntuali come ogni anno, iniziano ad aleggiare sul campionato. Roma, con la vittoria all’Olimpico, è stata probabilmente lo spartiacque. L’obbrobrio giuridico con cui Giudice Sportivo e Corte di Giustizia Federale hanno squalificato Lavezzi (che va condannato dal punto di vista morale, ma dove finisce la morale inizia il diritto, e dal punto di vista giuridico il calciatore non andava squalificato) ha provocato una reazione negativa in tutto l’ambiente, che ha iniziato a rumoreggiare sentendosi ancora una volta sopraffatto da un’ingiustizia tanto lampante quanto efficace.

A Milano, nella stessa azione la terna arbitrale non vede un fuorigioco di Ibrahimovic, non sanziona un fallo dello stesso svedese su Cannavaro e poi assegna un rigore non proprio limpido. Tralasciando almeno tre fuorigioco fischiati ingiustamente. Contro il Brescia, il tacco di Cavani viene parato da Arcari quando la palla era già entrata in porta, Accardi ostacola Maggio in area e Kone atterra Mascara: per Mazzoleni tutto regolare, con fallo fischiato addirittura contro l’attaccante siciliano nel secondo episodio.

BUONA SORTE E FORMA FISICA – Nel primo tempo della partita con il Brescia, gli azzurri hanno costruito tre palle gol nitide, su cui Arcari è riuscito a compiere altrettanti interventi miracolosi; nella ripresa Lucarelli ha avuto il match point sui piedi, ma non è stato lesto a sfruttarlo. Un mese fa, una di queste quattro occasioni sarebbe entrata, e la partita avrebbe assunto un aspetto diverso. A questo bisogna aggiungere il momento di flessione fisica che la squadra di Mazzarri sta attraversando. E’ venuta a mancare un po’ di lucidità in alcuni giocatori, Cavani non va a segno da tre partite (quattro considerando anche la gara con il Villarreal) ed ecco la faticosa vittoria con il Catania, la brutta sconfitta di Milano e il deludente pareggio con il Brescia. La partita di Parma, contro un altro avversario ostico come il Brescia, rappresenta a questo punto un banco di prova importantissimo per gli azzurri. Mazzarri ha una settimana intera per serrare i ranghi e ricompattare la squadra; il ritorno di Lavezzi darà quel brio che sicuramente è mancato in queste partite.

Buona sorte, forma fisica, sviste arbitrali. “Così è”: realtà, non fantasia.

[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]