Napoli, il punto: tante forse troppe voci di mercato

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logo-napoliTroppe voci di mercato intorno al Napoli. In un momento in cui si decide la stagione azzurra e proprio quando la squadra sembra essersi ritrovata, appare sempre più deleterio e inutile parlare in maniera così incessante del futuro di Cavani e Mazzarri. Le posizioni delle parti sono ormai chiare e il raggiungimento o meno del secondo posto inciderà ulteriormente sulle decisioni dei due. Va da sè che paventare scenari contrastanti anche a distanza di ore, diventa poco credibile per chi legge o ascolta. Mazzarri dovrebbe restare, in mancanza di proposte presumibilmente migliori da altri club. Cavani dovrebbe partire senza garanzie di una squadra competitiva per vincere, fatto salvo il pagamento dell’intera clausola dalla quale hanno già preso le distanze da Madrid. Il presidente non fa sconti e non gradisce contropartite che potrebbero invece interessare il tecnico, ma soltanto dopo averne avuto le certezze anagrafiche. Intanto Cavani è tornato al gol, e non a caso è tornato a vincere il Napoli. Due doppiette di fila e altrettante vittorie per un Napoli che stava dimenticando i tre punti. L’ulteriore dimostrazione che Cavani resta ed è sempre stato il reale valore aggiunto di una squadra. Senza di lui il Napoli non è mai andato oltre una faticosa qualificazione in Europa League e quando ha rallentato anche il ciuccio si è fermato smarrendo la via del gol. Questa incidenza del “Matador” è anche figlia di un mercato stagionale discutibile.

Il Napoli avrebbe potuto inserire in organico una quarta punta più consistente sin da giugno o rimediare meglio a gennaio. Per il terzo anno consecutivo il patron non si è fatto trascinare dalla voglia di voler vincere qualcosa di importante, pur senza mettere a rischio i conti. Il Napoli poteva, avrebbe potuto già lo scorso anno e ancor meglio l’altro ancora con qualche ritocco incisivo a gennaio e senza compromettere il bilancio. La tifoseria è delusa per tutto ciò e il raggiungimento del secondo posto è necessario per restituire il sereno tra chi ci mette la materia prima in questo Napoli, i soldi. Torna al gol Cavani e arriva a 22 mentre Hamsik vola nella speciale classifica europea degli assist. A differenza del bomber, lo slovacco non ha subito cali rilevanti durante la stagione. Marek ha fin qui giocato il suo miglior torneo da quando è a Napoli e non solo per i 12 passaggi finiti a rete. Il centrocampista azzurro è diventato il vero jolly della squadra, l’ago della bilancia sotto il profilo tattico. La sua posizione e il suo gioco cambiano dalla mediana in avanti in base all’avversario e ai frangenti di gioco.

Una duttilità nata in Trentino e figlia della maturazione tattica di un centrocampista che oggi sa fare tutto, in barba a chi parlava di una sua dipendenza esclusiva dal gioco di Lavezzi (Senza gli spazi dell’argentino Hamsik non segna più ndr.). Cavani e Hamsik, gli unici veri top player azzurri pronti a difendere il Napoli dall’assalto del Milan. Il prossimo turno è favorevole e dà l’opportunità ai partenopei di far visita al Diavolo con un buon vantaggio. Occorre battere il Genoa sperando che la Fiorentina blocchi i rossoneri. Un vantaggio di quattro punti darebbe l’opportunità agli uomini di Mazzarri di trovarsi in avanti anche in caso di sconfitta a San Siro. Il calendario favorevole farebbe poi il resto a sei giornate dalla fine. Occorre, però una tregua sulle inutili ipotesi di mercato che distano fin troppo da ciò che è stato già ampiamente affermato dalle parti. C’è un grifone da battere e un secondo posto da difendere per non lasciare soltanto il bilancio contabile in positivo.

[Marcello Pelillo – Fonte: www.tuttonapoli.net]