Maglia Rosa 2024: tra le novità una dedica al Grande Torino 1949

giro d'italiaMILANO – È stata svelata oggi, tra i capolavori della Pinacoteca di Brera, la Maglia Rosa 2024, sponsorizzata da Enel per il nono anno consecutivo, e realizzata da Castelli. All’evento, organizzato in collaborazione con la Pinacoteca di Brera e Opera Laboratori, hanno partecipato Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup; Angelo Crespi, Direttore della Pinacoteca di Brera; Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport; Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia; Stefano Barigelli, Direttore de La Gazzetta dello Sport; Nicola Lanzetta, Direttore Italia, Gruppo Enel; Steve Smith, Brand Manager di Castelli; Beppe Costa, Presidente di Opera Laboratori; Alessandro Onorato, Assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport del Comune di Roma; Fabrizio Ricca, Assessore allo Sport della Regione Piemonte; Ivana Faccioli, Direttore Responsabile delle news di RTL 102.5; e Vincenzo Nibali, ultimo vincitore italiano della Corsa Rosa nel 2016 oltre a tanti rappresentanti delle istituzioni, degli sponsor e dei media.

LA DEDICA AL GRANDE TORINO

Una delle novità significative di quest’anno si trova all’interno del colletto della Maglia Rosa. Infatti, su sfondo granata, vi è inserita una citazione in omaggio agli Invincibili con la scritta: “Grande Torino 1949 – Solo il fato li vinse”. Il 4 maggio, a 75 anni esatti dalla tragedia di Superga, anche il Giro d’Italia omaggerà la squadra granata.

Il video di presentazione della Maglia Rosa è disponibile a questo link

STORIA DELLA MAGLIA ROSA

La Maglia Rosa, simbolo che contraddistingue il leader nella classifica generale a tempi, fu istituita per il Giro del 1931. Il primo ad indossarla fu Learco Guerra, vincitore della prima tappa del 1931, la Milano-Mantova (10 maggio 1931).

In 88 edizioni, sono 263 gli atleti ad aver vestito per almeno una frazione la Maglia Rosa nella storia del Giro.

Il corridore che ha indossato più Maglie Rosa nella storia è Eddy Merckx: 78 frazioni, seguito da Francesco Moser a quota 57 e Gino Bartali a quota 50.

Eddy Merckx detiene il record per la più lunga sequenza di Maglie Rosa consecutive, 36 frazioni.

Due ciclisti sono stati in grado di vestire la Maglia Rosa dalla prima all’ultima tappa: Eddy Merckx nel 1973 e Gianni Bugno nel 1990.

La nazione con più Maglie Rosa è l’Italia, a quota 1009: l’ultimo italiano in Rosa è stato Alessandro de Marchi, nella 4^ e 5^ tappa del 2021. L’Italia è seguita dal Belgio a 164 e la Spagna a 140.

La Maglia Rosa è stata indossata da atleti di 28 nazioni diverse.

DICHIARAZIONI

Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup: “La Maglia Rosa è il simbolo, riconosciuto nel mondo, del nostro Giro d’Italia. Poterla indossare è il sogno di tutti i corridori che prendono il via alla Corsa Rosa. Quest’anno per me avrà ancora più valore affettivo in quanto le storie dei grandi campioni che l’hanno indossata si intrecceranno con quelle degli Invincibili del Grande Torino che, nel giorno del 75° anniversario della tragedia di Superga, andremo a celebrare nella prima tappa. Maglia Rosa e Grande Torino raccontano storie che uniscono tutti gli appassionati di sport”.

Angelo Crespi, Direttore della Pinacoteca di Brera: “Sono onorato che sia stata scelta la Pinacoteca di Brera per presentare la Maglia Rosa del Giro d’Italia 2024. La Maglia Rosa, nel corso di quasi un secolo, è diventata un simbolo non solo sportivo. Gli atleti che hanno avuto l’onore di indossarla sono spesso stati elevati a veri esempi di umanità, incarnando le doti necessarie a prevalere in uno sport antico che ha nella fatica e nella resistenza il proprio modo di essere. Non a caso, l’esposizione di alcune riviste storiche negli spazi della Biblioteca Nazionale Braidense stanno a dimostrare come la narrazione del Giro e dei suoi eroi sia qualcosa che ha travalicato la semplice cronaca sportiva, facendosi racconto sociale”.

Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport: “Oggi, in questo splendido scenario, si incontrano tantissime eccellenze italiane. Da una parte la Maglia Rosa dall’altra la Pinacoteca di Brera, uno dei Musei più importanti del nostro Paese. Inoltre, grazie al contributo di brand storici e riconosciuti a livello italiano e internazionale come Enel e Castelli, mostreremo ancora una volta un altro simbolo del Made in Italy riconosciuto in tutto il mondo che quest’anno sarà unico e speciale. Il ricordo del Grande Torino accompagnerà il viaggio del Giro d’Italia e della Maglia Rosa a partire da oggi e non solo nei giorni della corsa quando la vestiranno i grandi campioni”.

Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia: “Da Direttore in corsa ho visto tante imprese di campioni che hanno portato negli anni la Maglia Rosa. Tutti coloro che l’hanno vestita sono meritevoli di menzione ma voglio sottolineare due grandissimi corridori che, attraverso le loro gesta, mi hanno particolarmente emozionato. Alberto Contador e Vincenzo Nibali. Quest’anno il Giro partirà da Torino dove lo Squalo ha vinto la sua ultima Maglia Rosa nel 2016 e siamo pronti a celebrare nuovi campioni che la vestiranno”.

Vincenzo Nibali, vincitore del Giro d’Italia 2013 e 2016: “Per me il Giro d’Italia è un evento che unisce il paese da nord a sud, toccando non solo le grandi città ma anche i piccoli borghi. Ho vinto due edizioni e per me sono state delle emozioni indimenticabili, in particolare quello del 2016 vinto insieme ad un team eccezionale. Il ciclismo è uno sport individuale ma senza un grande team alle spalle è impossibile ottenere grandi risultati”.

Alessio Cremonese, Amministratore Delegato di MVC Group: “Produrre la maglia simbolo del ciclismo italiano nel mondo per noi è un orgoglio. In azienda proviamo sempre grandissime emozioni quando vediamo i campioni del Giro indossare le nostre maglie. Come azienda ci impegniamo da sempre a raccontare attraverso i nostri prodotti l’Italia, il made in Italy e lo stile che tutti ci invidiano. Il design pulito ed elegante della maglia si ispira alle linee sinuose dell’arte e dell’architettura italiana, offrendo un tributo visivo alla bellezza intramontabile dell’Italia”.

Beppe Costa, Presidente di Opera Laboratori (Cultural Art Supplier): “Il Giro, che da oltre un secolo attraversa l’Italia da Nord a Sud, rappresenta non solo un evento di straordinaria valenza sportiva, ma anche un inno alla bellezza dell’arte e del paesaggio del nostro Paese. Siamo, pertanto, onorati di essere cultural art supplier di questa operazione, dove i valori dell’arte e dello sport convergono, contribuendo all’unisono alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, in linea con la mission che da sempre contraddistingue l’attività imprenditoriale di Opera Laboratori”.

Lorenzo Suraci, Presidente di RTL 102.5: “RTL 102.5 è entusiasta di attraversare l’Italia in lungo e in largo con la carovana rosa. Il Giro d’Italia è un evento imperdibile, molto atteso da tutti. Per 10 anni, RTL 102.5 ne ha raccontato ogni sfumatura. Questa volta coinvolgeremo gli ascoltatori in ogni tappa, narrando la bellezza del nostro territorio”.

All’evento presenti anche gli assessori regionali Barbara Mazzali (Turismo) e Francesca Caruso (Cultura), e il sottosegretario allo Sport Lara Magoni che hanno evidenziato il grande valore del Giro in termini di attrattività, oltre che di competizione sportiva: “La Maglia Rosa è oggi un simbolo iconico del nostro ciclismo italiano ma anche della bellezza dei nostri territori”.

All’interno della Biblioteca Braidense, dove è stata svelata la Maglia Rosa, sono state esposte edizioni di Maglie Rosa del passato provenienti dal Museo del Ghisallo.

107° Giro d’Italia, i luoghi illuminati di rosa tappa per tappa

giro d'italia

La scalinata di Trinità dei Monti, con in primo piano la Fontana della Barcaccia, illuminata di Rosa in collaborazione con Roma Capitale e Enel

MILANO – A 100 giorni dalla Grande Partenza del 107° Giro d’Italia, prevista per il 4 maggio da Venaria Reale, le 40 città che ospiteranno le 21 tappe della corsa hanno illuminato di rosa i loro monumenti e i loro luoghi più simbolici.

Da Nord a Sud, dalla Regione Piemonte a Roma, dove la Corsa Rosa si concluderà il 26 maggio, tutte le località hanno aderito all’iniziativa organizzata da RCS Sport con la collaborazione di Enel, main sponsor dell’evento e della Maglia Rosa. Nella capitale rimarrà illuminata di rosa fino al 28 gennaio la Scalinata di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna, e si accenderà nuovamente in occasione del Grande Arrivo di maggio.

Questo l’elenco delle città presenti in ordine di apparizione: Roma, Torino, Venaria Reale, Livigno, Padova, Alpago, Selva di Val Gardena, Bassano del Grappa, Manerba del Garda, Genova, Riccione, Cusano Mutri, Spoleto, Perugia, Sappada)

Questi, tappa per tappa, sono i luoghi che si sono illuminati di Rosa:

1ª tappa – 04/05/2024 – Venaria Reale – Torino:

La Reggia di Venaria Reale; la Mole Antonelliana a Torino.

2ª tappa – 05/05/2024 – San Francesco al Campo – Santuario di Oropa (Biella):

Il Velodromo “Francone” a San Francesco al Campo; la Basilica Superiore del Santuario di Oropa.

3ª tappa – 06/05/2024 – Novara – Fossano:

La Cupola di San Gaudenzio a Novara; il Castello degli Acaja a Fossano.

4ª tappa – 07/05/2024 – Acqui Terme – Andora:

Piazza Bollente ad Acqui Terme; il Faro di Capo Mele ad Andora.

5ª tappa – 08/05/2024 – Genova – Lucca:

La Fontana in Piazza De Ferrari a Genova; la Chiesa di San Michele a Lucca.

6ª tappa – 09/05/2024 – Viareggio – Rapolano Terme:

Il Gran Teatro all’aperto “Giacomo Puccini” a Viareggio; una delle Strade Bianche nel comune di Rapolano Terme con sullo sfondo il Castello di Modanella.

7ª tappa – 10/05/2024 – Foligno – Perugia TUDOR ITT:

La Chiesa di Santa Maria Infraportas di Foligno; la Fontana Maggiore a Perugia.

8ª tappa – 11/05/2024 – Spoleto – Prati di Tivo:

Il Duomo di Spoleto; il Monumento celebrativo dei cento anni degli Aquilotti del Gran Sasso – Alpinisti di Pietracamela a Prati di Tivo

9ª tappa – 12/05/2024 – Avezzano – Napoli:

Piazza Risorgimento ad Avezzano; la Fontana del Nettuno a Napoli.

10ª tappa – 14/05/2024 – Pompei – Cusano Mutri (Bocca della Selva):

Palazzo De Fusco a Pompei; la Chiesa di Santa Croce al Monte Calvario di Cusano Mutri.

11ª tappa – 15/05/2024 – Foiano di Val Fortore – Francavilla al Mare:

La Chiesa di Maria SS del Rosario di Foiano di Val Fortore; il Convento Michetti a Francavilla al Mare.

12ª tappa – 16/05/2024 – Martinsicuro – Fano:

La Torre Carlo V a Martinsicuro; l’Arco di Augusto a Fano.

13ª tappa – 17/05/2024 – Riccione – Cento:

La spiaggia di Riccione; la Rocca di Cento.

14ª tappa – 18/05/2024 – Castiglione delle Stiviere – Desenzano del Garda TUDOR ITT:

La Torre dell’Orologio a Castiglione delle Stiviere; Palazzo Todeschini a Desenzano del Garda.

15ª tappa – 19/05/2024 – Manerba del Garda – Livigno (Mottolino):

L’Isola di San Biagio di Manerba del Garda; la scritta “- 100” sulle piste da sci di Livigno.

16ª tappa – 21/05/2024 – Livigno – Santa Cristina Valgardena/St. Christina in Gröden (Monte Pana):

Pista di sci e fiaccolata sotto il Sassolungo a Santa Cristina Valgardena.

17ª tappa – 22/05/2024 – Selva di Val Gardena/Wolkenstein in Gröden – Passo Brocon:

Una scultura di neve a Selva di Val Gardena; la Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano a Castello Tesino.

18ª tappa – 23/05/2024 – Fiera di Primiero – Padova:

Castel Pietra a Fiera di Primiero; Prato della Valle a Padova.

19ª tappa – 24/05/2024 – Mortegliano – Sappada:

Il Campanile più alto d’Italia a Mortegliano; il Monte Sera a Sappada.

20ª tappa – 25/05/2024 – Alpago – Bassano del Grappa:

Il ponte di Farra d’Alpago; il Ponte Vecchio (Ponte degli Alpini) a Bassano del Grappa.

21ª tappa – 26/05/2024 – Roma – Roma:

Trinità dei Monti.

107° Giro d’Italia: l’elenco delle squadre e corse UCI WT primavera

giro d'italiaRCS Sport comunica l’elenco delle squadre al via del 107° Giro d’Italia e delle sue corse UCI World Tour di primavera: Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo. Le squadre partecipanti alle altre corse targate RCS Sport verranno comunicate in un secondo momento.

GIRO D’ITALIA (4-26 maggio) – 18 UCI WorldTeams, 4 UCI ProTeams (22 squadre di 8 corridori ciascuna).

18 UCI WorldTeams

ALPECIN-DECEUNINCK
ARKEA-B&B HOTELS
ASTANA QAZAQSTAN TEAM
BAHRAIN VICTORIOUS
BORA – HANSGROHE
COFIDIS
DECATHLON AG2R LA MONDIALE TEAM
EF EDUCATION – EASYPOST
GROUPAMA-FDJ
INEOS GRENADIERS
INTERMARCHÉ – WANTY
LIDL-TREK
MOVISTAR TEAM
SOUDAL QUICK-STEP
TEAM DSM-FIRMENICH POSTNL
TEAM JAYCO ALULA
TEAM VISMA | LEASE A BIKE
UAE TEAM EMIRATES

Qualificata in base al Ranking 2023

ISRAEL – PREMIER TECH

Wild Card

TEAM POLTI KOMETA
TUDOR PRO CYCLING TEAM
VF GROUP-BARDIANI CSF- FAIZANE’

STRADE BIANCHE (2 marzo) – 18 UCI WorldTeams, 7 UCI ProTeams (25 squadre di 7 corridori ciascuna)

18 UCI WorldTeams

ALPECIN-DECEUNINCK
ARKEA-B&B HOTELS
ASTANA QAZAQSTAN TEAM
BAHRAIN VICTORIOUS
BORA – HANSGROHE
COFIDIS
DECATHLON AG2R LA MONDIALE TEAM
EF EDUCATION – EASYPOST
GROUPAMA-FDJ
INEOS GRENADIERS
INTERMARCHÉ – WANTY
LIDL-TREK
MOVISTAR TEAM
SOUDAL QUICK-STEP
TEAM DSM-FIRMENICH POSTNL
TEAM JAYCO ALULA
TEAM VISMA | LEASE A BIKE
UAE TEAM EMIRATES

Qualificate in base al Ranking 2023

ISRAEL – PREMIER TECH
LOTTO DSTNY
UNO-X MOBILITY

Wild Card

CORRATEC – VINI FANTINI
Q36.5 PRO CYCLING TEAM
TEAM POLTI KOMETA
TUDOR PRO CYCLING TEAM

TIRRENO-ADRIATICO (4-10 marzo) – 18 UCI WorldTeams, 7 UCI ProTeams (25 squadre di 7 corridori ciascuna)

18 UCI WorldTeams

ALPECIN-DECEUNINCK
ARKEA-B&B HOTELS
ASTANA QAZAQSTAN TEAM
BAHRAIN VICTORIOUS
BORA – HANSGROHE
COFIDIS
DECATHLON AG2R LA MONDIALE TEAM
EF EDUCATION – EASYPOST
GROUPAMA-FDJ
INEOS GRENADIERS
INTERMARCHÉ – WANTY
LIDL-TREK
MOVISTAR TEAM
SOUDAL QUICK-STEP
TEAM DSM-FIRMENICH POSTNL
TEAM JAYCO ALULA
TEAM VISMA | LEASE A BIKE
UAE TEAM EMIRATES

Qualificata in base al Ranking 2023

ISRAEL – PREMIER TECH

Wild Card

CORRATEC – VINI FANTINI
Q36.5 PRO CYCLING TEAM
TEAM POLTI KOMETA
TUDOR PRO CYCLING TEAM
UNO-X MOBILITY
VF GROUP-BARDIANI CSF- FAIZANE’

MILANO-SANREMO (16 marzo) – 18 UCI WorldTeams, 7 UCI ProTeams (25 squadre di 7 corridori ciascuna)

18 UCI WorldTeams

ALPECIN-DECEUNINCK
ARKEA-B&B HOTELS
ASTANA QAZAQSTAN TEAM
BAHRAIN VICTORIOUS
BORA – HANSGROHE
COFIDIS
DECATHLON AG2R LA MONDIALE TEAM
EF EDUCATION – EASYPOST
GROUPAMA-FDJ
INEOS GRENADIERS
INTERMARCHÉ – WANTY
LIDL-TREK
MOVISTAR TEAM
SOUDAL QUICK-STEP
TEAM DSM-FIRMENICH POSTNL
TEAM JAYCO ALULA
TEAM VISMA | LEASE A BIKE
UAE TEAM EMIRATES

Qualificate in base al Ranking 2023

ISRAEL – PREMIER TECH
LOTTO DSTNY
UNO-X MOBILITY

Wild Card

CORRATEC – VINI FANTINI
TEAM POLTI KOMETA
TUDOR PRO CYCLING TEAM
VF GROUP-BARDIANI CSF- FAIZANE’

Giro d’Italia Women e Next Gen, le città lombarde si illuminano di rosa e rosso

giro d'italia women 2024

Dal 28 dicembre fino al 6 gennaio le sedi di tappa si tingono di rosa e rosso per promuovere le eccellenze del territorio e sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne

MILAN – A partire dalla notte di ieri fino al 6 gennaio, le città lombarde che ospiteranno le tappe delle tre Corse Rosa illuminano di rosso e rosa i loro luoghi più caratteristici. Il progetto, ideato da RCS Sport in collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Regione Lombardia, ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare le eccellenze dei territori che verranno toccati da Giro d’Italia, Giro d’Italia Women e Giro Next Gen, oltre a sensibilizzare con l’utilizzo del colore rosso sul tema della violenza di genere.

DICHIARAZIONI

Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia: “Rosa e rosso sono due colori simbolo: il rosa è il colore del Giro d’Italia e lo accendiamo sui monumenti per valorizzare e promuovere il nostro territorio e il suo immenso patrimonio culturale artistico. Il rosso vuole essere invece un’ulteriore occasione per portare all’attenzione di tutti il dramma ormai quotidiano degli abusi e dei soprusi che moltissime donne e non solo, ogni giorno sono costrette a subire.

Attraverso uno sport come il ciclismo, che per definizione esprime valori di parità e rispetto, vogliamo ricordare che nessuno è solo e che bisogna denunciare, perché uno schiaffo non è un atto d’amore, ma la carezza è un atto d’affetto. E nulla più di una corsa ciclistica può rappresentare il valore della forza e della libertà. Non dimentichiamoci mai che la bicicletta è il primo mezzo di trasporto che nostra madre ci insegna ad usare per diventare autonomi e liberi. Quindi sono tanti i valori che camminano sulle due ruote”.

Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport: “Questa iniziativa in collaborazione con la Regione Lombardia è stata fortemente voluta e vedrà il coinvolgimento di tutte le tre Corse Rosa che organizziamo (Giro d’Italia uomini, Giro d’Italia Women, Giro Next Gen). Il colore rosa della Maglia che incoronerà campioni e campionesse delle due ruote, si sposa benissimo con il colore rosso che simboleggia la lotta contro la violenza sulle donne. Un tema che vogliamo portare avanti all’interno dei nostri eventi perché siamo convinti che lo sport debba dare voce a battaglie che riguardano tutta la comunità e crediamo che anche una piattaforma multimediale con una forte componente internazionale come il Giro d’Italia possa dare il suo contributo nel sensibilizzare su questi argomenti”.

Percorso del Giro d’Italia Women 2024: tutte le tappe

tappe giro d'italia women 2024MILANO – Presentazione oggi, martedì 12 dicembre delle Giro d’Italia Women 2024. Quasi 12mila metri di dislivello nel menù che prevede una cronometro individuale, due tappe pianeggianti, tre di media montagna e due di alta montagna con due arrivi in quota. Il Blockhaus è la “Cima Alfonsina Strada”, che contraddistingue la salita più alta della corsa, istituita alla memoria della ciclista che prese parte al Giro d’Italia maschile del 1924. Charity Partner dell’evento sarà Scarpetta Rossa. Presenti al vernissage volti noti dello sport e delle istituzioni. Andiamo a vedere il percorso analizzando tappa per tappa.

07/07/2024, TAPPA 1, BRESCIA-BRESCIA 14.6 KM ITT

Cronometro individuale interamente cittadina. Partenza dallo Stadio per una prima parte oltre il fiume Mella lungo strade prevalentemente pianeggianti e rettilinee intervallate da rotatorie. Dopo il secondo passaggio sul Mella si entra nel centro cittadino raggiungendo il Castello che rappresenta l’unica breve asperità della corsa. Discesa verso il centro storico e arrivo in Piazza della Loggia.

08/07/2024, TAPPA 2, SIRMIONE-VOLTA MANTOVANA 102 KM

Tappa pianeggiante con circuito finale. Partenza sulle rive del Garda per seguire la riva attraverso Desenzano e poi entrare nella pianura bresciana toccando Lonato, Montichiari, Asola e Medole prima di giungere a Guidizzolo dove si entra in un circuito di 20 km da ripetere una volta. Dentro il circuito ci sono piccole ondulazioni a Cavriana prima di arrivare alla volata finale di Volta Mantovana.

09/07/2024, TAPPA 3, SABBIONETA-TOANO 111 KM

Primo arrivo in salita in una tappa nettamente divisa in due parti: la prima fino a Ponte Secchia tutta in leggerissima ascesa attraverso la pianura Padana e gli ultimi 12 km tutti in salita fino all’arrivo. La prima parte è caratterizzata dall’attraversamento di numerosi centri abitati del Reggiano per poi entrare nella valle del Secchia e risalirla fino ai piedi della salita finale. La salita finale di circa 11 km effettivi, primo GPM del Giro, presenta una prima parte attorno al 6% per alleggerire lo sforzo dopo la località “La Collina”.

10/07/2024, TAPPA 4, IMOLA-URBINO 133 KM

Ancora una tappa divisa in due parti: l’avvicinamento completamente pianeggiante e il finale molto mosso. Da Imola fino a Savignano sul Rubicone si segue la via Emilia praticamente rettilinea e pianeggiante punteggiata solo dagli abitati e dalla loro collezione di ostacoli al traffico. Dopo Savignano si entra progressivamente nell’appennino romagnolo. Si attraversa la Repubblica di San Marino dove è posto un GPM e si raggiunge direttamente Urbino via Mercatino conca con alcune ulteriori salite oltre allo strappo finale di arrivo.

11/07/2024, TAPPA 5, FRONTONE-FOLIGNO 111 KM

Ultima tappa tranquilla prima del trittico finale che determinerà la classifica del Giro. Si attraversa l’Appennino Umbro-Marchigiano toccando Pergola e Sassoferrato prima di entrare nella via Flaminia che con le sue continue ondulazioni in progressiva discesa porterà fino all’arrivo. Finale molto veloce in città. Arrivo a Foligno come per le precedenti edizione della Tirreno-Adriatico o del Giro d’Italia.

12/07/2024, TAPPA 6, SAN BENEDETTO DEL TRONTO-CHIETI 155 KM

Tappa composta da un susseguirsi di salite e discese a mano a mano che la corsa passa da una valle all’altra. Si possono contare dieci salite più o meno dure lungo il percorso con altrettante discese. Non vi è praticamente pianura. Finale tutto all’insù con le pendenze in doppia cifra che portano al centro di Chieti.

13/07/2024, TAPPA 7, LANCIANO-BLOCKHAUS 123 KM

Tappone di montagna. Praticamente un susseguirsi senza respiro di salite brevi all’inizio terminato dalla doppia scalata del Passo Lanciano che al secondo passaggio prosegue fino al Blockhaus (Mamma Rosa). Si scalano Bocca di Valle dopo Guardiagrele e La Forchetta dopo Pretoro prima di entrare nel terribile circuito finale. La prima scalata da Lettomanoppello si conclude al Passo Lanciano per scendere alla Forchetta e ritornati a Lettomanoppello si risale al Passo Lanciano completando la salita fino all’arrivo al Blockhaus. Le strade sono molto impegnative caratterizzate da numerose curve e numerosi saliscendi soprattutto nella prima parte.

14/07/2024, TAPPA 8, PESCARA-L’AQUILA 109 KM

Tappa finale di montagna. Prima parte tutta a salire attraverso Cepagatti, Civitaquana e Brittoli fino alla Forca di Penne. Si scala in seguito la salita più impegnativa di giornata a Castel del Monte ai piedi del Gran Sasso per scendere leggermente su Calascio e Santo Stefano di Sessanio. L’ultima lunga discesa di quasi 20 km porta alle porte di L’Aquila dove il breve strappo di Acquasanta fa da preludio alla volatina finale sul rettilineo della Villa Comunale dove è già arrivato diverse volte il Giro d’Italia.

Giro d’Italia Women 2024: presentazione della gara ciclistica

giro d'italia woman 2024

Prenderà il via il 7 luglio da Brescia per concludersi a L’Aquila il giorno 14. Charity Partner dell’evento sarà Scarpetta Rossa

MILANO – E’ stata presentata oggi al Grattacielo Pirelli, storica sede della Regione Lombardia, l’edizione 2024 del Giro d’Italia Women, la prima organizzata da RCS Sport. All’evento, tenuto a battesimo da due grandi atlete del recente passato come Marta Bastianelli, campionessa del mondo nel 2007 e campionessa europea nel 2018, e Fabiana Luperini, vincitrice di cinque edizioni del Giro d’Italia Women, erano presenti diversi volti noti dello sport e delle istituzioni. Collegate dai loro ritiri, sono intervenute anche Mavi Garcia, Elisa Longo Borghini e Silvia Persico.

DICHIARAZIONI

Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia: “Il Giro d’Italia Women 2024 sarà una grande occasione per raccontare attraverso un grande evento il nostro territorio. Quest’anno la partenza sarà da Brescia, città di straordinaria bellezza, ‘abbracciata’ dal suo lago di Garda e avvolta dalle sue colline di Franciacorta, che ci regalano calici di bollicine uniche. Si passa poi in due splendide località del Mantovano, Sirmione e Sabbioneta. Già con ‘Il Lombardia’, la classica maschile, abbiamo visto come la corsa ciclistica nazionale sia capace di attrarre centinaia di appassionati e curiosi. Abbiamo, quindi, voluto rilanciare perché le ‘due ruote’ sono uno straordinario strumento di marketing territoriale. E, non da ultimo, anzi, il tema è di primo piano: quest’anno il Giro Donne è da dedicare proprio a noi donne, che oggi rispondono, a chi ci vuole prevaricare, da protagoniste, con tenacia, costanza, pronte ad andare oltre ogni muro”.

Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup: “Per noi è molto importante l’organizzazione di questo evento, una nuova sfida che arricchisce la nostra offerta di ciclismo già ampia con il Giro d’Italia, il Giro Next Gen e tutte le corse targate RCS Sport. Sono tutte competizioni che attirano un forte interesse globale ed è giusto puntare sul movimento femminile, così in crescita negli ultimi anni e così ricco di campionesse sia italiane che internazionali. Ci aspettiamo di vederle al via per una settimana di altissimo livello che porti il meglio del ciclismo femminile in Italia. Inoltre da sempre RCS Sport è attenta alle tematiche sociali e il Giro d’Italia Women sarà un veicolo importante per mandare messaggi che oltrepassino il concetto dello sport”.

Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport: “La nostra macchina organizzativa si sta preparando per quello che sarà il terzo Giro in meno di tre mesi. Uno sforzo impegnativo ma necessario per raccontare a 360° l’universo ciclismo coinvolgendo, oltre ai campioni di oggi e quelli di domani, anche le grandi campionesse del ciclismo femminile. Uno spettacolo entusiasmante che ci consente di continuare a puntare con decisione sul binomio tra sport e turismo. Oltre al fattore agonistico, infatti, c’è da rimarcare il lato della promozione e della valorizzazione dei territori che verranno toccati dai vari eventi”.

Giusy Virelli, Project Manager Giro d’Italia Women: “Abbiamo studiato una corsa che possa offrire occasioni a tutte le atlete. Partiamo con una cronometro sufficientemente lunga per creare distacchi in ottica classifica generale. Dopo tappe che vedranno protagoniste le sprinter e le cacciatrici di tappe, arriverà il terribile trittico finale in Abruzzo con gli oltre 3600 metri di dislivello il giorno del Blockhaus”.

Cordiano Dagnoni, Presidente Federazione Ciclistica Italiana: “Quest’anno, con il Giro d’Italia Women, si completa una filiera di grandi eventi organizzati da RCS Sport. La loro professionalità offre un valore aggiunto alla corsa, in quanto sinonimo di qualità. Sarà un grande spettacolo e un volano importante per la promozione del ciclismo femminile”.

Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo: “È con grande soddisfazione e trepida attesa che la nostra regione si prepara ad accogliere il Giro d’Italia Women. Dopo lo straordinario successo registrato l’anno scorso con la partenza dalla Costa dei Trabocchi della “corsa degli italiani” – come l’ha definita Urbano Cairo, presidente di Rcs MediaGroup – e le tre tappe di quest’anno, l’Abruzzo in bicicletta si tinge di rosa, confermando di avere le carte in regola per ospitare eventi sportivi di prestigio internazionale. Una tradizione che si rinnova di anno in anno e si arricchisce di nuove manifestazioni sportive, valorizzando sempre più la vocazione dell’Abruzzo quale terra di bicicletta, in grado di esaltare le prestazioni di questa storica disciplina nella straordinaria cornice offerta dai nostri territori. Un evento, quello del Giro d’Italia Women, che consolida la collaborazione con Rcs MediaGroup e offre all’Abruzzo un’altra memorabile pagina di sport”.

Elisa Longo Borghini: “E’ un Giro che mi piace molto, una corsa nella quale non bisogna mai abbassare la soglia della tensione perché anche le tappe pianeggianti nascondono diverse insidie. La cronometro di Brescia è perfetta per la tipologia di atleta che sono anche se poi tutto si deciderà nella seconda parte, ricca di salite”.

Mavi Garcia: “Dopo una stagione sottotono mi auguro di poter tornare sui miei livelli e di poter lottare per la Maglia Rosa. Chiaramente la tappa decisiva sarà quella del Blockhaus, raramente ho affrontato dislivelli simili in corsa. Passeremo molte zone belle d’Italia, anche se non potremo goderci troppo i panorami”.

Silvia Persico: “Andrò a caccia di successi parziali, anche se nelle ultime stagioni mi sono piazzata bene in classifica generale. Mi piace particolarmente la tappa di Urbino, che con i suoi strappi si addice molto alle mie caratteristiche. Sarebbe piaciuta molto anche a Marta Bastianelli, a cui mi ispiro e con la quale ho avuto fortuna di poter correre insieme”.

Fabiana Luperini: “Per quelle che erano le mie caratteristiche, un finale così duro mi sarebbe piaciuto molto. La corsa sarà un continuo crescendo, che favorirà le atlete che hanno fondo. Sono convinta che chi vincerà sul Blockhaus sarà con ogni probabilità la vincitrice del Giro”.

Marta Bastianelli: “Il ciclismo femminile sta crescendo e il Giro d’Italia Women sarà una bella sfida, sia per gli organizzatori che per le ragazze, che saranno chiamate a superare i loro limiti. Mi aspetto molto dalla tappa del Blockhaus e sono certo che le atlete sapranno regalarci spettacolo, come hanno fatto l’anno scorso al Tour de France sul Tourmalet”.

SCARPETTA ROSSA, CHARITY PARTNER DEL GIRO D’ITALIA WOMEN

Il Giro d’Italia Women, insieme al Giro d’Italia e al Giro Next Gen, sosterrà Scarpetta Rossa, che diventa Charity Partner delle tre manifestazioni. L’Associazione è in prima linea per combattere la piaga sociale della violenza contro le donne. Scarpetta Rossa è nata a Milano nel 2014. È attiva su tutto il territorio nazionale con una rete di volontari ed esperti che offrono assistenza, consulenza e alloggi alle donne in difficoltà. Simbolo distintivo di Scarpetta Rossa sono le “panchine rosse”, dislocate in numerose regioni italiane.

Giro d’Italia Virtual 2023: come si partecipa, i premi

giro d'italia virtual 2023

La Corsa Rosa lancia una nuova edizione virtuale sulla piattaforma di indoor training Bkool con le tappe del 2023. Tutte le info sul sito web

MILANO – Avete mai sognato di vivere la magia del Giro d’Italia dall’interno? La piattaforma di allenamento Bkool e RCS Sport si sono uniti ancora una volta per avvicinare la Corsa Rosa e i suoi tifosi. È partita una nuova edizione del Giro d’Italia Virtuale hosted by Bkool, un’esperienza di allenamento indoor che trasporta i partecipanti nelle vere tappe del Giro 2023 senza dover uscire di casa.

COME SI PARTECIPA AL GIRO D’ITALIA VIRTUAL?

Per partecipare a questa esperienza virtuale è sufficiente possedere una Smart Bike o una Smart Wheel e creare un account utente sul sito www.bkool.com. Offre una prova gratuita di 30 giorni per tutte le nuove registrazioni e partecipare al Giro d’Italia Virtual non comporta alcun costo aggiuntivo rispetto all’abbonamento sulla piattaforma. L’app è disponibile per computer, tablet e telefoni cellulari e può essere scaricata direttamente dal sito web o dall’app store.

LA TECNOLOGIA IMMERSIVA DEL GIRO D’ITALIA VIRTUAL

Per creare un’esperienza il più possibile realistica e coinvolgente, ha implementato un’innovativa tecnologia di simulazione che combina video ad alta definizione girati durante le tappe reali dell’ultima edizione del Giro con elementi 3D. Il risultato permette all’utente di scoprire nel dettaglio i tratti più importanti della corsa come se fosse presente, condividendo la propria esperienza con migliaia di ciclisti di tutto il mondo.

EVENEPOEL, FREIRE, FROOME, CONTADOR. OSPITI DI LUSSO

Tutti gli appassionati che parteciperanno all’evento non solo potranno ricreare i percorsi delle tappe del Giro, ma avranno anche l’opportunità di farlo con ospiti speciali come Chris Froome, Alberto Contador, Óscar Freire, Remco Evenepoel e le altre stelle della squadra Soudal-Quick-Step. Il Giro d’Italia Virtual hosted by Bkool consentirà a qualsiasi partecipante di incontrare virtualmente i propri idoli, allenarsi con loro e persino interagire nell’Instagram LIVE che accompagnerà ogni ride di gruppo.

ESTRAZIONE PREMI

RCS Sport ha confermato la partecipazione di sponsor come Enel, sponsor della Maglia Rosa e Title Sponsor del Giro Italia Virtual, Namedsport, Nutrition Partner del Giro d’Italia e del Giro d’Italia Virtual, Technogym, Training Partner del Giro d’Italia e del Giro d’Italia Virtual, Astoria Wines, Vino Ufficiale del Giro d’Italia e del Giro d’Italia Virtual, Castelli, che disegna e realizza la Maglia Rosa del Giro d’Italia e del Giro d’Italia Virtual. Insieme a RCS e Bkool, questi sponsor forniranno una lunga lista di premi da mettere in palio tra tutti i partecipanti. L’unico requisito per partecipare all’estrazione finale è completare tutte le tappe dell’evento, permettendo a tutti i concorrenti, a prescindere dal loro livello, di vincere fantastici premi.

Un Giro sempre meno “italiano”

Una considerazione sul momento attraversato dal ciclismo professionistico italiano, prendendo la sua competizione più importante come metro di valutazione

giro d'italia the route 2024Nell’articolo di commento al percorso del Giro d’Italia 2024, ci chiedevamo in chiusura quali saranno i protagonisti per la classifica generale, quanti e quali grandi nomi stranieri saranno al via della Corsa Rosa (quelli accreditati al momento sono Tadej Pogacar e Wout van Aert, che è un corridore eccezionale ma non da classifica generale). La presenza dello sloveno avrebbe due rovesci della medaglia, perché sarebbe da una parte un motivo di orgoglio per gli organizzatori e di lustro per la corsa, ma dall’altra rischierebbe di svuotare di interesse la lotta per la classifica generale, se non vi fosse qualcuno in grado di impensierirlo adeguatamente.

La soluzione alternativa sarebbe quella di avere una corsa equilibrata, con stranieri di ottimo calibro ma senza alcuno dei ciclisti al momento faro del del movimento internazionale e di richiamo per un pubblico non di stretti appassionati, un po’ come è stato nell’edizione del 2022, che ha visto sul podio nell’ordine l’australiano Hindley, l’ecuadoregno Carapaz e lo spagnolo Landa.

Un dato è comunque fuori discussione, e non sarebbe neppure la presenza di tutti i più forti ciclisti al mondo al Giro a cambiare questo stato di cose: il ciclismo professionistico in Italia, e con esso il Giro, che è la sua manifestazione più importante, non se la sono mai passata così male.

Sarebbe un discorso molto complesso da affrontare, ma è inoppugnabile come questo Paese, che è stato per tutto il ‘900 il cardine di questo sport radicato soprattutto nella vecchia Europa, assieme a Francia, Spagna, al Belgio e all’Olanda, abbia patito enormemente la globalizzazione del movimento ciclistico. Basti pensare che non vi è nessuna squadra italiana fra le 18 che compongono il World Tour, la serie A del ciclismo. Da quando esso è entrato in vigore, nel 2005, solo la licenza del World Tour garantisce ad una squadra il diritto di partecipare al calendario internazionale delle corse più importanti. Per le altre, c’è da sperare solo di essere ripescata fra le 4 o 5 wild card a disposizione degli organizzatori. Gli spazi per le squadre sostenute dagli sponsor più piccoli, di matrice nazionale, si sono ristretti, perché ci sono meno possibilità di partecipare agli eventi più importanti. Ma uno sponsor che non abbia la certezza di poter vedere la propria squadra al via almeno del Giro d’Italia, ci pensa due volte ed anche di più prima di finanziarla.

Questo ha fatto sì che il Giro d’Italia si internazionalizzasse ma che perdesse la sua anima più genuina e nazional-popolare, che consentiva a tutto il movimento italiano, ed in particolare ai corridori più forti, anche a quelli che magari non erano capaci poi di essere protagonisti al Tour de France o nelle classiche internazionali, di vivere in qualche modo di rendita tutto l’anno su quelle tre settimane di ottima visibilità che il Giro ha sempre garantito in Italia.

Senza andare ai tempi di Bartali e Coppi, ma pure a quelli di Gimondi, nei quali il ciclismo contendeva al calcio il posto di primo sport nazionale, anche nei decenni seguenti il Giro d’Italia costituiva sempre un momento di grande attrattiva anche per il pubblico generalista.

C’è un dato statistico che è assolutamente eloquente al proposito, quello degli italiani piazzatisi fra i primi 10 della classifica generale del Giro. La nostra ricerca si è spinta indietro fino al 1990, e da lì è ripartita per valutare quanto numericamente forte sia stata la presenza ai primi posti dei corridori di casa, al fine di cercare un indicatore che supportasse l’effettivo e indubbio calo di interesse del pubblico generalista italiano verso un evento che resta comunque storia dell’Italia contemporanea.

Di seguito i numeri: gli italiani nei primi 10 furono 4 nel 1990, 5 nel 1991 (i primi quattro posti tutti italiani) 5 nel 1992, 4 nel 1993 e nel 1994, 3 nel 1995, 4 nel 1996, 6 nel 1997 e nel 1998, 5 nel 1999 (i primi tre, con Pantani escluso quando aveva già stravinto la gara…) 6 nel 2000 (i primi quattro della generale), 5 nel 2001, 3 nel 2002, 6 nel 2003, 5 nel 2004, 6 nel 2005, 5 nel 2006, 7 nel 2007, 7 nel 2008, 5 nel 2009, 4 nel 2010, 2 nel 2011, 4 nel 2012 e nel 2013, 2 nel 2014 e nel 2015, uno nel 2016 (Nibali, l’ultima edizione vinta da un italiano) 3 nel 2017, 2 nel 2018, uno nel 2019, 2 nel 2020, uno nel 2021, 2 nel 2022, uno nel 2023.

Va rilevato inoltre che dal 1997 al 2007 il Giro è sempre stato vinto da corridori italiani.

Come si può notare, negli ultimi 10 anni solo una volta ci sono stati 3 italiani fra i migliori 10, ed è stato il picco positivo della statistica, laddove nel primo decennio del nuovo secolo erano stati 3 solo una volta, nel 2002, ma era stato il dato più basso registrato. E la stessa cosa vale per gli anni ’90, dove tale numero rappresentava il picco solitario negativo nel Giro del 1995.

E se si facesse un raffronto sul numero di tappe vinte complessivamente dagli italiani in ogni edizione, la tendenza emergerebbe ugualmente. Si nota come ancora nei primi anni dall’introduzione del World Tour, anche grazie alla presenza di squadre italiane come Liquigas e Lampre, il numero di italiani ai primi posti sia ancora consistente, e come esso invece sia crollato quando questi sponsor hanno lasciato.

Il più forte corridore italiano del momento, il monumentale Filippo Ganna, pluri iridato della pista, dove è anche campione olimpico, e della cronometro su strada, non è d’altronde un ciclista adatto alle grandi montagne e non gli si può chiedere di essere più forte di quanto già lo sia.

Intendiamoci, avere un Giro d’Italia con una partecipazione estera qualificata è sempre stato assolutamente auspicabile. Il Giro è stato vinto da molti fra i più forti corridori da fare a tappe non italiani. Il problema è costituito però dal fatto che un numero molto elevato di corridori stranieri al via di medio livello, del tutto sconosciuti al grande pubblico e militante in squadre straniere, finisce col togliere spazio vitale a corridori italiani che non sarebbero da meno, come potenziale, ma che avrebbero, in quanto italiani (e la stessa cosa vale per i francesi al Tour) delle motivazioni molto maggiori per essere protagonisti nella corsa più seguita dagli italiani, facendo così un favore tanto a se stessi quanto al loro sponsor, che vedrebbe ripagati i propri investimenti.

Il Giro è invece diventato un prodotto in tutto e per tutto figlio della globalizzazione, e basta seguire la storica trasmissione del Processo alla Tappa per rendersene conto. Al posto delle polemiche e delle emozioni raccolte, prevalentemente nel nostro idioma, a ridosso della conclusione della tappa, con protagonisti ciclisti inzuppati di sudore e giornalisti, c’è un momento dedicato alla interviste ai protagonisti, collegati da una specie di salotto virtuale, che pare di collegarsi con la navicella di Star Treck, e con l’ormai indispensabile intervento della voce del traduttore.

Il fatto che il Giro stia perdendo, a favore della Vuelta, il posto di grande corsa a tappe più competitiva dopo il Tour, ha a che fare anche con la sua perdita di identità, ed allo stato attuale, con la piega che le cose hanno preso, il ciclismo sembra avere in Italia più spazio come sport praticato che come movimento professionistico.

A cura di Fabio Alfonsetti