Palermo, il punto: troppa gioventù e panchina non all’altezza i maggiori limiti

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La partita col Bologna ha dimostrato, ancora una volta come gli “allarmismi” di Rossi, lanciati durante le campagne acquisti, quella estiva e quella invernale, non erano del tutto infondati. Costruire una squadra con elementi giovani e non avezzi al campionato italiano, prima o dopo, avrebbe portato dei rischi, primo fra tutti, dovere mandare allo sbaraglio, giovani probabilmente di talento, ma non ancora pronti per sopportare troppe responsabilità. L’ultimo esempio lo abbiamo visto proprio nella partita di sabato: Santiago Garcia, chiamato alla prima partita da titolare, per sostituire lo stakanovista Balzaretti, fermato per un turno dal giudice sportivo, si è fatto espellere al quarto d’ora della ripresa (ma se l’arbitro lo avesse fatto su un fallo precedente, nessuno avrebbe potuto recriminare). Troppa gioventù e una panchina del tutto insufficiente per dare seguito ai proclami di un Presidente (non ce ne voglia Zamparini) che ad inizio campionato, magari non proprio con queste parole, aveva sbandierato la possibilità di conquistare, un quarto posto, valido per i preliminari di Champions League.

E’ pur vero che mancano dodici giornate alla chiusura di questa stagione, ma la sensazione sempre più netta è che questo Palermo, ancora una volta, dovrà guardarsi dalle sue dirette concorrenti e sperare in una maggiore continuità, per conquistare, non un posto in Champions ma un piazzamento in quella che da molti viene definita l’Europa Minore. La sensazione è che i tempi non siano ancora maturi: città e tifoseria, crediamo, dovranno aspettare ancora un po’ per coronare sogni più importanti e vedere la propria squadra scendere in campo contro le più prestigiose e blasonate squadre europee!

[Maria Concetta Casales – Fonte: www.tuttopalermo.net]